Creato da Marvelius il 21/08/2012

Marvelius

Elrond lands :dove il mito e la fiaba, la realtà e la fantasia si incontrano al crocicchio del vento

 

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Muta Indifferenza...

Post n°76 pubblicato il 14 Novembre 2013 da Marvelius
 

 

 

 

La cercava come cerca l’acqua un pesce.

In Lei vedeva ogni bellezza del creato

il puro disegno di un tratto d’orizzonte.

I suoi capelli erano il crine della notte

e la pelle, nivea corona simile al manto

d’una luna piena.

Il corpo suo era freschezza d’acqua di fonte

e nei suoi occhi la scura

intensità di un pozzo senza fine.

 

 

La cercava come cerca l’acqua un pesce.

Dalla  sua bocca le parole s’adagiavano

come stille sulle rive d’una ciglia

 e l’uscio delle labbra sue

Lui lo custodiva

come perla rara in fondo al mare.

Ai suoi pensieri prestava la più cieca fede 

come verità fissa e senza un vizio d’ombra.

La cercava come cerca l’acqua un pesce.

D’ogni suo passo ne seguiva seco il destino

 e dell’ombra sua ogni più oscura parvenza

si disvelava come un raggio di sole

scaccia tenebre e bruma solida

dal folto della foresta.

E Lei… Lei lo ignorava senza una vera colpa.

D’ogni suo delicato  gesto nulla serbava,

come un fiore reciso che muto cede al taglio

e cade solitario nel rappreso fango.

Così ricambiava le promesse e i delicati affetti

nel fatuo incenso della dimenticanza.

E Lei… Lei lo ignorava senza una vera colpa.

E ogni sua attenzione svaniva nel vuoto

di buie stanze e tartari silenzi.

Negli occhi suoi mai un lampo

a bruciare le chiare stelle

ne l’eco di un tuono che squarcia il velo

di un cielo sempre spento .

Muto il nulla e muti i Loro corpi nella voce stanca.

Ma giunge l’ago del tempo che miete e

capovolge le mute indifferenze.

Così la rugosa marea volse al suo compimento,

negli occhi d’Ella un velo sembrò precipitare

e le gentilezze di Lui si palesarono come

livrea adorna di trame l’amor dimenticato.

Lo cercò come cerca l’aria la fiamma ch’arde lesta.

Le cure di un tempo le riempirono gli occhi,

le carezze di giorni volati via nel caldo soffio

 le si depositarono addosso come

granelli di rossa sabbia nel turbinio del vento.

Lo cercò come cerca l'aria la fiamma ch'arde lesta.

Così l’alito del suo calore l’avvolse come

densa coltre

e gli abbracci un tempo respinti le parvero

un nido di pula dove ripararsi nelle sue

 notti ghiacce.

Il sonno le divenne caro al fianco suo

e il buio un pretesto per farsi piccola vestale

e in Lui rinchiudersi

come mallo tenero nel suo gheriglio.

 

 

Lo cercò come cerca l’aria la fiamma ch’arde lesta.

Così i suoi occhi guardava con rinnovato incesto

muta a fissare lo sguardo suo nel cuore del sonno

ed ogni piega del suo volto ed ogni  lieve ruga

a Lei

sembrava il greto di un fiume d’acque sante,

il magico poetare di un cuore senza colpe.

 

 

Lo cercò come cerca l’aria la fiamma ch’arde lesta.

Ma il tempo è l’anima di un tiranno senza cuore

e il destino il braccio di un giudice bendato.

Così nell’ora di una ritrovata intesa

nel cuore di una vita che sboccia teneri getti

colmi di gemme stillanti tumidi germogli,

la falce di una rossa luna

schiuse lo sguardo sulla mietitura

e batté il tintinnio della roncola l’acerbo grano.

Si cercarono come le acque dei fiumi il loro mare.

Così come gocce infuse si perdono tra

stagni di mota e rivoli sciolti e il

 guasto fango mischia e sgretola il greto fondo

tutto fu perduto nel giorno stesso

di un ritrovato segno

e Lui …

come giovane giunchiglia fu colto

 e raso nel taglio di un falcetto esangue.

 

 

Si cercarono come le acque dei fiumi il loro mare.

Così … nei suoi giorni recisi

un ultimo respiro lasciò sui verdi campi

mentre  nei loro  occhi fiumi di ricordi

si incontrarono mischiando le chiare acque

nel dimentico fluire della corrente del cuore

… come il guizzo di un pesce si perde

nel flusso maestoso del suo grande mare …

MARVELIUS

 
Rispondi al commento:
Terrible_storm
Terrible_storm il 25/11/13 alle 15:29 via WEB
un ritorno un po alle origini qui nelle tue terre colme di intensità un viaggio emozionale dove l'anima sosta ed è obbligata ad una riflessione e ad una introspettività molto profonda un saluto soffice e lieve come una piuma nel suo volo Giorgia
 
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