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BISIGNANO Le dimissioni di Arturo Vilardi da assessore al Bilancio hanno creato un incredibile clamore negli ambienti politici e tra i bisignanesi, con le certezze accumulate mesi fa che si stanno sgretolando ora dopo ora. La maggioranza di Umile Bisignano ha perso un pezzo rappresentativo, con Vilardi che ha formulato le dimissioni irrevocabili anche da capogruppo della maggioranza, lasciando non pochi grattacapi ora al primo cittadino. Queste dimissioni sono da valutare in un contesto ben più ampio, con la dimostrazione dello scarso feeling tra il sindaco Umile Bisignano e chiunque occupi la delicata posizione di assessore ai Tributi. Nel 2006 ci furono netti contrasti tra Umile Bisignano e l’allora assessore al Bilancio, Elio Stavale, poi si passò a nuove elezioni, e rivinse l’attuale sindaco che scelse in quel ruolo l’ex vicesindaco Antonello Gallo. A fine 2010 il colpo di scena, con Umile Bisignano che ha tolto dalla sua maggioranza Gallo e Russo, allora assessore alla Cultura, sostituendoli con Fernando Bisignano e Mario D’Alessandro che sedevano tra l’opposizione. Proprio al posto di Gallo, Umile Bisignano promosse al ruolo di economista dell’Ente Arturo Vilardi, che ha rassegnato, due giorni fa, le proprie dimissioni in contrasto con il sindaco. I problemi sembrano non finire, con altri malumori che si creano nella maggioranza, che potrebbe perdere qualche consigliere nei prossimi giorni, mettendo a serio rischio lo stesso equilibrio della giunta, ora precarissimo. Non è, dunque, la prima volta che la giunta Bisignano è messa in difficoltà: prima di Vilardi e del “doppio scambio” d’inizio 2011, ci furono le dimissioni di Roberto Cairo da assessore all’Urbanistica, con il contendere dovuto a una mancata promessa per elezioni provinciali di Maggio 2009. Da aggiungere, anche, che i problemi ritorneranno per “Solidarietà e Partecipazione” nella prossima tornata elettorale che si svolgerà a maggio. Il numero di assessori si ridurrà, in caso di riconferma, a quattro e qualcuno dei “fedelissimi” sarà, per forza di cose, degradato a consigliere di maggioranza. Situazione, dunque, da prendere con le molle, in un quadro di difficile interpretazione, e se due indizi fanno una prova, gli addii di Gallo prima e Vilardi, ora fanno pensare seriamente allo stato finanziario dell’Ente, anche dopo aver sbandierato di aver rispettato l’ultimo patto di stabilità. La coalizione di “Solidarietà e Partecipazione”, nonostante qualche giovane ingresso tra le sue fila, ora sembra avere tutto da perdere nella tornata elettorale di Maggio. Dall’altro lato, due saranno, in base alle trattative sinora effettuate, i raggruppamenti che sfideranno il sindaco in carica. È in via di definizione l’accordo di massima tra Api, Udc, Pd e il movimento “Città in comune”, che lo scorso anno fu presentato al pubblico. I quattro partiti tireranno fuori una mini-lista di sei candidati a testa su cui lavorare, per poi andare a eseguire qualche taglio e stilare la lista dei sedici elementi definitivi e del candidato a sindaco. Un’altra probabile lista sarà quella formata dal gruppo politico “La Svolta”, che conta anche sull’appoggio di Fli e guarda con interesse anche agli altri partiti bisignanesi. La situazione, dunque, potrebbe evolversi nel corso di questi giorni e sicuramente, nella prossima bagarre elettorale, vedremmo delle liste civiche, poiché sia il centro destra e sia il centro sinistra non si accorperanno univocamente in unico schieramento.

CALABRIA ORA 11-2-12