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ANALISI MODELLI GFS E ECMWF

Post n°284 pubblicato il 27 Gennaio 2010 da tizi88_2006

Mappa a 500HPA 
 Mappa a 850HPA
Ormai ci siamo, il nocciolo scandinavo del Vortice Polare si appresta a scardinare il ponte anticiclonico formatosi sul Centro Europa di unione fra l'Alta delle Azzorre e quella Russia. Lo sfondamento della saccatura, accompagnata da geopotenziali in quota molto bassi, sarà davvero incisiva, tanto da giungere molto rapidamente fino al cuore del Mediterraneo: sul nostro Paese nel week-end si avrà dunque l'incursione di due sistemi frontali, accompagnati da un'evoluzione ciclonica seguita da masse d'aria gradualmente più fredde, di matrice artico-marittima, che avranno nel frattempo invaso il cuore dell'Europa. Sulle mappe GFS osserviamo l'evoluzione per sabato, quando si attende un primo affondo perturbato legato alla saccatura polare: si noti il vasto anticiclone di blocco strutturato lungo i meridiani atlantici, fino a giungere sulla Groenlandia, elemento congeniale per la penetrazione artica meridiana sul Mediterraneo. L'anticiclone delle Azzorre sui meridiani atlantici non sembra in grado di sostenere a lungo il blocco per le ingerenze oceaniche ad alte latitudini che faranno probabilmente shiftare la saccatura molto fredda verso i Balcani, così come lo stesso anticiclone andrà ad invadere Spagna e parte della Francia. Quando tutto sembrerebbe perduto, ecco però che l'anticiclone russo-siberiano si farà di nuovo prepotentemente spazio, espandendosi verso il Baltico ed il Centro Europa, laddove aggancerà le propaggini orientali dell'anticiclone più mite azzorriano, con il quale tornerebbe a formare un blocco unico. Naturalmente, con questa configurazione, il persistente lago rigido sui Balcani verrebbe in buona parte dirottato anche al nostro Paese, tramite sostenute correnti gelide nord/orientali. Se una tale tendenza venisse ulteriormente confermata, le regioni adriatiche sarebbero quelle maggiormente esposte all'influenza rigida ed in parte anche instabile, con nevicate che teoricamente potrebbero facilmente cadere fino al livello del mare. Le mappe GFS ed ECMWF fanno vedere la sostanziale identità di vedute in merito all'evoluzione fra il 3 ed il 4 Febbraio. In merito a questo possibile episodio gelido d'inizio Febbraio, si tratta di un'evoluzione ancora lontana, sulla quale è doveroso continuare ad avere prudenza, in quanto un'eventuale traiettoria più orientale rischierebbe di tener fuori la nostra Penisola dal cruento episodio invernale. Tuttavia non dobbiamo trascurare come le varie emissioni dei modelli matematici continuano a confermare, giorno dopo giorno, questi scenari gelidi e nevosi, per il nostro Centro-Sud.

A PRESTO!

 
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