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Per tutto l'inverno siamo stati con il fiato sospeso a vedere cosa ci stava combinando l'Artico. I suoi ghiacci, a causa di una persistente debolezza del vortice polare, non sono riusciti a crescere a dovere, manifstando una cronica stanchezza. In più di un'occasione i valori satellitari ci hanno mostrato dati piuttosto preoccupanti, con valori che sono a tratti scesi sotto la fatidica soglia negativa dell'inverno 2006-2007. Ora qualcosa si è mosso e ha salvato in zona cesarini la preziosa riserva d'acqua dolce presente sulla grande calotta polare. Una provvidenziale saccatura ha raccolto le ultime forze del'inverno polare permettendo la spinta della banchisa verso l'area oceanica scandinava già pedisposta ad accoglierla grazie alle temperature quest'anno decisamente rigide. Ora però il picco di estensione stagionale, quello che nella prima settimana di marzo aveva fatto registrare il valore di picco di 14 milioni 375 mila chilometri quadrati, è alle spalle. L'alba artica ha già fatto capolino e i ghiacci hanno iniziato la loro naturale deplezione. L'evento risulta complessivamente in linea con il periodo in cui si inverte la tendenza che mediamente si colloca tra il 5 e l'11 marzo.

A PRESTO!