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FERITA NEL CUORE DEL MEDITERRANEO: QUANTO E' PROBABILE?

Post n°327 pubblicato il 26 Marzo 2010 da tizi88_2006

Mappa a 500HPA
 
Non è infrequente che nel mese di aprile ci possano essere ritorni di freddo improvvisi sull'Italia. In alcune circostanza (anche se rare) la neve può raggiungere le zone di pianura, magari condita da lampi e tuoni. Ovviamente il freddo primaverile non ha nulla a che spartire con quello invernale. Il sole è già alto sull'orizzonte e bastano pochi raggi per mitigare l'atmosfera in un tempo abbastanza breve. Quello che prevedono le analisi oggi disponibili per il lungo termine è qualcosa di veramente particolare. Sembra che le alte pressioni vadano ovunque, tranne sul Mediterraneo. Solo qualche anno fa un'affermazione del genere ci avrebbe fatto sorridere...e non poco, dato che il Mare Nostrum sembrava non conoscere altra situazione barica. Adesso tutto è cambiato, o meglio il Mediterraneo sembra aver ritrovato quella dinamicità climatica che sembrava ormai perduta. Alta delle Azzorre ad ovest. Alta russa a nord-est. In mezzo l'Italia, alle prese con una depressione a basso geopotenziale e con termiche al suo interno non propriamente primaverili. Cosa comporterebbe una situazione del genere? Per prima cosa una diffusa instabilità, con possibili grandinate su gran parte del centro-nord. In secondo luogo la neve tornerebbe a cadere anche a bassa quota, se non localmente sulla Pianura Padana in caso di rovesci intensi o temporali. Insomma, sarebbe un quadro tutt'altro che esaltante per gran parte d'Italia. Quanto è attendibile questa evoluzione? Per il momento poco! Controllando i run paralleli del modello ci si accorge che il run ufficiale è uno dei più freddi e perturbati. Molto probabilmente la prossima emissione rimetterà le cose al loro posto. Tuttavia non si può ignorare del tutto questa evoluzione, che denota la presenza di una primavera complessivamente variabile e soggetta a possibili colpi di scena.
 
A PRESTO!

 
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