Merry & Pippin

Dedicato a Merry Brandybuck, Pippin Took e THE LORD OF THE RINGS, il capolavoro di J. R. R. Tolkien. Una sconfinata, profonda passione: sanamente folle, come me!

 

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FAREWELL TO MIDDLE EARTH

Bilbo una volta mi disse che la sua parte in questa storia sarebbe finita, che ognuno di noi deve venire e andarsene nel raccontarla...

 

NOBLE LOVES

Ma io non amo la lucente spada per la sua lama tagliente, né la freccia per la sua rapidità, né il guerriero per la gloria acquisita.

Cosa temi, mia signora? - La gabbia. Stare dietro le sbarre finché l'abitudine e la vecchiaia le accettino, e ogni occasione di valore sia diventata un ricordo o un desiderio.

Se con la mia vita o la mia morte riuscirò a proteggerti, io lo farò.

Preferirei dividere una sola vita con te, che affrontare tutte le Ere di questo mondo da sola.

 

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SONDAGGIO

Post n°48 pubblicato il 07 Febbraio 2006 da Meriadoc_Brandybuck
 
Foto di Meriadoc_Brandybuck

QUAL E' LO HOBBIT DEL LIBRO E DEL FILM CHE PIU' TI HA COLPITO, E PERCHE'?

(Frodo, Sam, Merry e Pipino... Ma potete scegliere anche Bilbo, o Sméagol)

Innanzitutto, è opportuno riconoscere che i quattro Mezzuomini della Contea vantano gesta che hanno eguagliato, e persino superato, le eroiche imprese di Elfi, Uomini e Nani; Frodo Baggins, Samwise Gamgee, Merry Brandybuck e Pipino Took sono accumunati da buon senso, valore e forza d’animo straordinari, nonché da uno spiccato e innato senso di lealtà e amicizia. Chiaramente, ognuno di essi possiede un temperamento che lo distingue dagli altri; trovo che Sam e Pipino, ad esempio, si differenzino per certi aspetti dai loro due compagni, essendo cuori di natura più “semplice”… Presi singolarmente, rappresentano il Mezzuomo per antonomasia, giusto per intenderci!

Come ormai saprete, lo Hobbit del libro che più mi ha colpito nel profondo è Meriadoc “Merry” Brandybuck, detto “il Magnifico”. Seguito (naturalmente!) da Peregrino “Pipino” Took.

Per quanto io ami pazzamente gli inimitabili Merry e Pipino del film, il mio giudizio resta comunque obiettivo: trovo che non sia stata resa giustizia ai rispettivi autentici personaggi, che conosco come le mie tasche… So che le cose stanno così per ovvie ragioni, per cui comprendo e giustifico le scelte di Peter Jackson, che lo hanno visto ridurre “ai minimi termini” i due singoli caratteri in questione. Oltre a rappresentare l’Hobbit e il personaggio della Saga di Tolkien che più mi appassiona, Merry incarna ai miei occhi l’immagine dell’eroe “per eccellenza”; partendo da un tale presupposto, è mio dovere rimarcare il fatto che quello di Peter Jackson non è che l’ombra del “vero” Messer Brandybuck! Al contrario di Pipino, la cui figura è stata a mio avviso valorizzata nel giusto modo, nella trilogia cinematografica.

Pertanto, posso affermare che il Mezzuomo da me preferito nel film è Frodo. Lo so, dall’altra parte c’è il grande Sean Astin nei panni dell’incomparabile Sam Gamgee, e tutti noi sappiamo che il Portatore dell’Anello non sarebbe andato molto lontano senza Sam… Non avrei potuto immaginare un attore più adatto al ruolo di Sam, eppure… Per me, Frodo è Frodo: incredibile, in una parola. L’interpretazione di Elijah Wood è impeccabile! La fuga di Frodo dal pericolo verso il pericolo, circondato dal pericolo; il suo spirito di abnegazione e quindi il suo “abbracciare” la Missione, andando eroicamente incontro al proprio destino, senza mai voltarsi indietro; il peso del suo Fardello, che ad ogni passo si faceva più pesante, avvicinandolo alla Montagna di Fuoco e alla “fine di tutte le cose”; il dubbio, il terrore, il dolore, la fame, la sete, la stanchezza e la speranza sono stati magistralmente rappresentati da Elijah, attraverso la straordinaria regia di Peter Jackson!

Ma tornando al personaggio preferito del libro, confesso di aver amato profondamente Merry Brandybuck sin dalle prime pagine del romanzo, vale a dire da quando Frodo lo mise di guardia a Casa Baggins, dopo la festa in onore di Bilbo! Restai letteralmente folgorata da questa figura ammirevole e sorprendente di Mezzuomo, che sento particolarmente vicino a me, molto di più rispetto a Pipino… E’ vero, lo spirito allegro del giovane Peregrino Took, che nonostante le apparenze si dimostra sempre all’altezza della situazione, mi ha fatto innamorare, insieme al suo essere grottesco e serio al tempo stesso, come pure curioso e indisciplinato. Riconosco in me il suo entusiasmo di Mezzuomo, la forza di volontà che lo caratterizza e il suo essere talvolta ribelle e impulsivo, tuttavia… E’ soprattutto la voce di Meriadoc a parlare attraverso me; è il suo spirito a fondersi inesorabilmente col mio. Ho scoperto me stessa nella sua perspicacia, nel suo animo accorto e intrepido; mi rivedo nel suo ostinato coraggio di Mezzuomo “comune” e al tempo stesso “non comune”, e nel suo naturale buonsenso (singolare per uno della sua razza, proprio come l’indole tanto sensibile quanto avventurosa). Sento di possedere la sua tenacia e la sua fierezza; mi rispecchio nella sua genuinità e razionalità; mi sorprendo nel suo essere vivace e gaio, e al tempo stesso serio, riflessivo e capace di agire in modo saggio e responsabile, nei momenti di maggiore difficoltà o pericolo. Dentro di me, sento ruggire la sua medesima forza interiore e il suo spirito d'azione.

Il mio pensiero vola a quel “lontano” giorno a Crifosso, quando Merry parlò con Frodo e lo convinse a non partire senza di lui e gli altri, organizzandosi al meglio per aiutarlo a lasciare la Contea… E quando guidò i compagni attraverso la Vecchia Foresta… Rammento il rischio che corse a Brea seguendo i Cavalieri Neri, mentre gli altri erano al “Puledro Impennato”, e ancora la sua intuizione dinanzi alle porte di Moria… Il suo feroce coraggio mentre era prigioniero degli Uruk-hai di Isengard… La sua volontà d’acciaio e il suo spirito di abnegazione, che trovano la massima espressione dall’incontro con Re Théoden sino all’arrivo nelle Case di Guarigione, dopo aver combattuto dinanzi alle mura di Minas Tirith. Da non dimenticare che mentre Frodo era in viaggio verso Mordor con Sam e Sméagol, Aragorn si trovava con Legolas e Gimli, Pipino era a Minas Tirith in compagnia di Gandalf o di Beregond… Merry era solo.

E solo si ritrovò alla vigilia della più grande battaglia della Terza Era, un “messer sacco” del quale nessuno si curava, a cui nessuno rivolgeva la parola. Si ritrovò improvvisamente smarrito, spaventato e vittima dello sconforto.

Quando Pipino ebbe guardato nel Palantìr e fu partito con Gandalf, diretti a Minas Tirith, Merry si sentì triste e solo, essendo lontano dai compagni: un peso inutile per tutti, persino per sé stesso. Ma con sua grande gioia e stupore, Théoden di Rohan lo prese sotto la sua ala protettrice per breve tempo, nominandolo Scudiero del Mark; tuttavia, lo stesso Re gli negò in seguito il permesso di combattere. “Ti libero dall’impegno di seguirmi” – disse Théoden – Ma non da quello di essermi amico”. Ma Meriadoc l’Hobbit non si arrese all’idea di essere messo da parte, come un inutile fagotto da ritirare a guerra finita: egli voleva combattere per aiutare le persone che amava, dal Re agli amici lontani, e contribuire, pur coi propri modesti mezzi, alla salvezza della Terra di Mezzo e della sua adorata patria, la Contea.

Scese in battaglia all’insaputa di tutti, insieme a Dama Eowyn (il Cavaliere Dernhelm), cavalcando con lei sul grande destriero grigio Windfola. Fu così che Merry combatté valorosamente nei Campi del Pelennor, guadagnando onori e fama, affondando la sua spada dei Tumulilande nei tendini del Signore dei Nazgul, salvando così la vita a Dama Eowyn. E quella fu la fine per il Re degli Stregoni di Angmar, Schiavo dell’Anello, che fu annientato da un Mezzuomo e da una Donna… Lui, che nessun “uomo vivente” poteva uccidere.

E come dimenticare, al ritorno dalla Guerra dell’Anello, la Battaglia di Lungacque che Meriadoc organizzò prendendo le redini della situazione, al fine di sradicare dalla Contea le ultime tracce del male?! Mezzuomo d’azione fino in fondo, fu proprio Merry, coi suoi piani accuratamente studiati, a scuotere i compaesani incoraggiandoli alla rivolta, con tanto di ingegno, determinazione e coraggio, guadagnando così il titolo di “Capitano Meriadoc”, detto “il Magnifico”: una delle persone più famose nelle Terre dell’Ovest, le cui gesta vennero narrate in canti e racconti. Dei suoi scritti più popolari, Tolkien ci illustra appena “L’Erborista della Contea” e il breve trattato intitolato “Antichi Termini e Nomi della Contea”; al contrario, viene dettagliatamente riportata nell’Appendice B del Sesto Libro “La Cronaca degli Anni”, realizzata da Meriadoc nei Grandi Smial di Tucboro, dove raccolse tutte le informazioni necessarie alla compilazione di una tale interessantissima Cronologia dell’Occidente.

Infine, non posso non aggiungere che piango (stranamente?) come una bambina, di fronte all’ultima parte delle Appendici ne “Il Ritorno del Re”, leggendo di Merry che fu nominato “Consigliere del Regno del Nord” da Sire Elessar, e di quando morì e fu composto a Rath Dìnen, insieme con i grandi di Gondor…

 

Ma ho parlato abbastanza, ora passo la parola a voi: il sondaggio è aperto!!!

                                                                                    

 

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La nave veleggiò nell'Alto Mare e passò a Ovest, e infine, in una notte di pioggia, Frodo sentì nell'aria una fresca fragranza, e udì dei canti giungere da oltre i flutti. Allora gli parve che, come quando sognava nella casa di Bombadil, la grigia cortina di pioggia si trasformasse in vetro argentato e venisse aperta, svelando candide rive e una terra verde al lume dell'alba.

 

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"L'universo ci aiuta sempre a lottare per i nostri sogni, per quanto sciocchi possano sembrare. Perché sono i nostri, e soltanto noi sappiamo quanto ci costa sognarli".

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THE RIDE OF THE ROHIRRIM

Avanti, avanti Cavalieri di Théoden!

Gesta crudeli vi attendono: fuoco e stragi!

Saran scosse le lance, frantumati gli scudi,

e rosso il giorno prima dell'alba!

Cavalcate, cavalcate! Cavalcate verso Gondor!

Dal dubbio e dalle tenebre verso il giorno galoppai,

E cantando al sole la spada sguainai.

Svanita ogni speme, lacero è il cuore:

Ci attende la collera, la rovina ed il notturno bagliore!

 

THE WIZARD OF WISDOM AND PEACE

Ma non tocca a noi dominare tutte le maree del mondo, il nostro compito è di fare il possibile per la salvezza degli anni nei quali viviamo, sradicando il male dai campi che conosciamo, al fine di lasciare a coloro che verranno dopo una terra sana e pulita da coltivare. Ma il tempo che avranno non dipende da noi.

 

"NON INCHINATEVI A NESSUNO!"

"Frodo era molto coraggioso, nevvero papà?". "Sì ragazzo mio, il più famoso degli Hobbit, ed è dir molto".


"Hai dimenticato uno dei personaggi principali: Samvise il cuor di leone. Voglio che mi parli ancora di Sam, papà. Perché nel racconto hanno messo così poco delle sue chiacchiere? E' quel che mi piace, mi fa ridere. E Frodo non avrebbe fatto molta strada se non avesse avuto Sam".


"Non sa quale fine l’attende, ma se pure lo sapesse continuerebbe tuttavia ad andare avanti".


"Non ti nasconderò, Messere Peregrino, che a noi sembri quasi un bambino, un ragazzo di nove estati o giù di lì, eppure hai affrontato pericoli e veduto meraviglie di cui pochi dei nostri vegliardi canuti possono vantarsi".

 

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