Creato da archetypon il 03/08/2005

Ombre di Luce

Davanti a me fluttua un'immagine, uomo o ombra, più ombra che uomo, più immagine che ombra. (W.B. Yeats)

 

poi c'è

Post n°1537 pubblicato il 27 Febbraio 2015 da archetypon
 

slope
Mi impigrisco. Il mondo può restare lì fuori.

Poi c'è però che per viverlo, il mondo, la natura ci ha incollati una forza esistenziale. Per essa troviamo un motivo e viviamo il mondo. Alle volte poi c'è che c'è un mondo che vive in noi.

Poi c'è che pendiamo da un lato, ognuno il suo, e sembra che andiamo in una qualche direzione. Ma è solo pendenza. Così se vi impigrite, sempre un po' di più, siatene certi, non andrete verso alcuna direzione e il mondo si dimenticherà di voi.

Poi c'è che la natura ci ha incollati il bisogno dell'altro. Peggiore aggeggio interiore della forza esistenziale. Una complicazione. Cosi, oltre al motivo, cercate qualcuno, e la pendenza si accentua e cominciate ad andare più veloci, in una direzione, verso qualcuno. Ma se vi impigrite, sempre un po' di più, siatene certi, non andrete verso alcuno e vi dimenticherete del mondo.

Cosi l'opera è completa. Elogio alla pigrizia, tranne che poi c'è che dovete fare i conti con i "poi c'è".

 

 
 
 

nascondimento

Post n°1536 pubblicato il 23 Febbraio 2015 da archetypon
 

nascondimento
Carissima,

Dove mi nasconderò ora?

Mi sono nascosto nel deserto, ma nel deserto possono nascondersi i puri d'anima ché il deserto la rispecchia per loro con voce silenziosa. Così sono tornato.

Ho scelto poi l'oscurità tra vicoli e palazzi decadenti, ma troppi ne ho trovati che si nascondono in quei luoghi così che mi sono riflesso in loro. E sono tornato.

Come un bimbo poi mi sono acquattato in un armadio ma ho paura dei fantasmi, e sono tornato. Altri nascondimenti ho scelto: piccoli inganni, grandi mancanze, grasse parole e finti poteri. Eppure sono tornato.

Dove proverò ora a nascondermi per poi tornare nella tua gabbia? Tuo,

AM

 
 
 

filastrocca vuota

Post n°1535 pubblicato il 20 Febbraio 2015 da archetypon
 
Tag: Poesie


Un odio misurato ti spezza nella nottata, nell'ora più celata,
ma non per te vecchio, che elenchi torture e paure,
sì può essere che anche altri ora riscaldano con livore il loro cuore,
eppure solo tu vecchio sai che nel fondo c'è un sottofondo,
e nascosto c'è il segreto, una pietra, un fuoco, e da lì nasce l'odio,
che della passione brucia il cuore, e ora dormi vecchio amore.

 
 
 

il dilemma dello scalatore

Post n°1534 pubblicato il 16 Febbraio 2015 da archetypon
 

dilemma dello scalatore
febbraio 1953


... arrivi alla vetta. Lì il piacere riempie eccessivo lo spazio e il tempo. Vedi tutto e non vedi nulla, tanto in alto. Cerchi l'aria, un attimo non respiri e un attimo dopo la mangi. La mente si ottenebra e percepisci solo la pervasività di quell'attimo, in alto. E dopo devi scendere. E li hai due possibilità poiché puoi salire in vetta o con la passione o con la sfida. Così in questa non troverai che la lucida disperazione della prossima e di quelle successive, tanto in alto non vedi nulla. In quella la pienezza che è sufficiente solo una vetta per le vette dell'universo, e saper vedere tutto...

 
 
 

viaggio dell'imperfezione

Post n°1533 pubblicato il 11 Febbraio 2015 da archetypon
 

viaggio della completezza


Cara,

un viaggio interiore, che è anche un viaggio attraverso l'altro, non porta, come credono i più, solo felicità poiché riconosci in te, attraverso gli altri, l'intera gamma dei sentimenti e delle emozioni, e comprendi che la perfezione, e la possibile felicità, non sono esclusivi della vita è che da essa si avranno, anche e soprattutto, imperfezioni che sono spine nel cuore e nella carne.

Allora riconosci che inquietudine e malinconia sono tra queste spine e che diventano una fortuna quando riesci a impadronirtene e a percepire il mondo nella sua totalità, più profondamente di un ottimista che, non dubitarne, non sarà spinto ad arricchire ciò che è. Esse e altre spine mi appartengono, essendo non solo un uomo tra gli uomini, ma in quanto uomo che vuole raggiungere una completezza e non la perfezione. Così, per le mie spine, viaggio ancora. Tuo,

AM

 
 
 

divenire

Post n°1532 pubblicato il 09 Febbraio 2015 da archetypon
 

divenire
351) Non un sogno ma più sogni insieme tracciano la propria personale equazione: oggi una variabile, poi un fattore, ancora un segno. La verità è consegnata: ciò che siamo, ciò che possiamo, ciò che ci diventeremo. E se la coscienza non ascolta il cuore si agita i sogni si fanno grassetto e non siamo, non possiamo, non diventeremo.

 
 
 

amore che non si vede

Post n°1531 pubblicato il 04 Febbraio 2015 da archetypon
 

amore all'ultravioletto
Carissima,

l'amore eccessivo è reo quanto l'amore lasso e tentatore? L'amore esclusivo è reo quanto l'amore fatto di ritagli? E così di questo passo, quanti tipi di amori, oltre una linea, e poi chi dispone la linea, dovremmo incolpare?

In fondo, direbbe un filosofo, modi di essere nel mondo, prospettive costruite con (la) ragione per osservare ciò che questa non comprende: come se un cannocchiale con cui l'arcobaleno sembra meraviglioso potesse cogliere oltre il meraviglioso, l'ultravioletto.

Certo, nella ragione abbiamo di che vivere e con ragione chiamati a giudizio per (e)mettere (il) giudizio e scegliere un essere nel mondo. Se poi, con irrefutabile certezza, riconosci che sei eccessivo, esclusivo, irrazionale guarda l'ultravioletto e lascia agli altri il loro arcobaleno. Tuo,

AM

 
 
 

nella terra di nessuno

Post n°1530 pubblicato il 30 Gennaio 2015 da archetypon
 

Ulisse nella terra di Nessuno - Leonardo Roperti
VI sec. d.C.


... fermiamolo, ho detto ai compagni. Ci condurrà di sicuro alla rovina, ad annegare in uno di questi agitati mari che solchiamo. Gli Dei sono contro la sua testarda ricerca. Un ammutinamento è un duro pensiero ma dopo maghe, sirene, giganti e mostri, i suoi che diventano i nostri, abbiamo paura dell'impulsiva animosità che lo percuote. Posseduto dalle ombre, altro che condottiero! Fermiamo Ulisse, anche se nessuno parlerà di noi, i suoi compagni e la nostra vera storia, che alla fine lo riportammo, legato e piangente, a Itaca dove solo Penelope, l'anima sua, lo poté rinsavire ...

 
 
 

vetro e argento

Post n°1529 pubblicato il 28 Gennaio 2015 da archetypon
 

Stefano Corso - Dicotomy
Carissima,

Anche questo giorno, come ogni giorno, vorrei ritrovarlo: offro l'obolo notturno, sacrificio della solitudine, tratteggio circonvoluti desideri, come solo i poveri sanno tratteggiare, eppure non ritrovo il mio specchio.

Dirai - è un tratteggio questo dirai - che bastano gli sguardi che il caso offre. Invierai - è un sogno nella notte questo invierai - note di circostanza affinché io coni la moneta notturna da pagare. Eppure né il vetro né l'argento so fabbricare affinché ricostruisca per intero il mio specchio.

Cosi accertata la mia incapacità - sciocco impedito uomo - vorrei che la misteriosa trama della vita mi regalasse lo specchio, anche quando oramai so - misero disperato so - che non offrirai, carissima, ciò che è nascosto sul fondo dell'anima tua, mio specchio. Tuo,

AM

 
 
 

se filosofico

Post n°1528 pubblicato il 26 Gennaio 2015 da archetypon
 
Tag: Appunti

mondo difficile
350) Se pensi che il mondo sia difficile rallegrati che non esistono difficoltà non essendoci il mondo ma solo il tuo mondo. Saprai allora che non si comprendono altri mondi se non comprendendo profondamente il tuo e che mai arriverai al mondo in sé.

 
 
 

enigmatici se

Post n°1527 pubblicato il 23 Gennaio 2015 da archetypon
 

enigma desiderio -Dalì
Se componi un treno non farlo più lungo dei marciapiedi delle stazioni dove si fermerà.

Se scavi una buca scavala così profonda da poterci cascare dentro ma da poterla poi risalire.

Se voli non credere di avere ali. Se nuoti non credere di avere pinne. Se cadi non credere che sia stato un sasso.

 

 
 
 

un fuori per un dentro

Post n°1526 pubblicato il 21 Gennaio 2015 da archetypon
 

esoscheletro
il tempo che è ora


... costruisco un esoscheletro per sorreggere le membra, vecchie e stanche, oramai solo una eco del tempo del sogno, l'unico eldorado che ho vissuto, dove non eravamo in pochi e non saremo mai abbastanza, esoscheletro di color nero per disperdermi nell'eros della notte, per impaurire nella rabbia del giorno, lega di due composti il cui segreto non è svelabile, distillati dalla medesima radice ma incredibilmente opposti ad essa eldorado dei sentimenti, passione del tempo del sogno di cui, lo so, non devo svelarvi il nome ché non siamo pochi e non saremo mai abbastanza...

 
 
 

inferni esclusivi

Post n°1525 pubblicato il 19 Gennaio 2015 da archetypon
 

Riley
Costruirsi un inferno personale, dopo aver riconosciuto ciò che in mezzo all'inferno non è inferno e non essere (stati) capaci di farlo durare e dargli spazio così che non può esserci altra espiazione che soffrire di dolori esclusivi (ognuno ne ha), ancorché ogni dolore è esclusivo, nel doppio significato, ci esclude (anche al consorzio umano) proprio laddove afferma la condizione umana che è (anche) un inferno. Eppure, se costruiamo un inferno esclusivo, può essere che esso sia un luogo di passione, (in fondo) meno inferno dell'inferno là fuori.

 
 
 

prove di felicità

Post n°1524 pubblicato il 14 Gennaio 2015 da archetypon
 

senza felicità
Carissima,

Spezzo le ultime forze sul fuoco del desiderio per bruciare la mia devozione e il tempo passato e ritrovare nella nera cenere la purezza. Così fanno i santi.

Verso acqua nel tepore della notte e nel vapore che si innalza intaglio immagini che evocano l'uomo che avrei voluto essere e che ho messo alla prova. Cosi fanno gli eroi.

Creo gesti e parole nel visibile che non vedi più e illudo i presenti che esisto solo per far svanire l'uomo che sono e inventare un automa a mia somiglianza. Così fanno i maghi.

E io che non sono né sarò santo eroe e mago, prego piango e vivo oramai senza la tua felicità. Tuo,

AM

 
 
 

non esisti

Post n°1523 pubblicato il 12 Gennaio 2015 da archetypon
 


Dio non esisti, gli dico sempre.

Se ci fossi, gli dico, avresti riguardo per i bimbi sacrificando i vecchi come me. Avresti riguardo per l'amore, quello che dà ma che non può avere, anche porgendo ambedue le guance, e si sacrifica nel dolore e nel silenzio. Avresti riguardo per chi patisce lentamente con continuità in una assurda persecuzione.

Questo basterebbe se esistessi. Ma tu, Dio, non esisti, gli dico sempre.

 
 
 

umana condizione

Post n°1522 pubblicato il 07 Gennaio 2015 da archetypon
 

effimero
... e benché la vita degli individui sembri differenziarsi in una grande varietà, tutto si riduce a questo:
effimeri riceviamo l'effimero.


Seneca, De Providentia, V,7


[È la seconda parte della vita che, se essa ha messo a dura prova il cuore e fatto crollare gli edifici della ragione, condizione necessaria a tutti ma sufficiente a pochi, riconosciamo la brevità delle cose, la caducità delle emozioni, la vanità dell'avere. Lasciato ai santi e agli eroi l'adesione alla rinuncia per quelli e al sacrificio per questi, a noi umani dal cuore fragile non resta che assaporare il quotidiano effimero e nulla altro voler affermare.]

 
 
 

buon anno Anima

Post n°1521 pubblicato il 30 Dicembre 2014 da archetypon
 

futuro arido
Se glorifichiamo troppo il passato il futuro sarà arido.

U2

[Che ti aspettavi un filosofo? Basta vivere e vivendo sbaglierai e soprattutto sbagliando riconoscerai che il passato ci sta davanti, ci ammonisce, dichiara le sue sentenze. Ma è il discepolo meno critico della propria religione quello che si condanna all'estinzione. Cosi glorifica il passato, non vivificarlo con nuovi simboli, lascia che ti morda il cuore, e di questo mordere fanne un piacere e un'estasi, e ti ritroverai a non guardare il futuro e da lì a un passo dal deserto. Buon anno Anima.]

 

 
 
 

lascia che ti uccida

Post n°1520 pubblicato il 19 Dicembre 2014 da archetypon
 

lascia che ti uccida
dicembre 1962

... uccidi il toro e le sue vacche, stermina il giardino e tutte le essenze, brucia tutti i libri e il legno che li sostiene, infilza la luna e fottitene delle stelle, demolisci le mura di ogni luogo in cui hai riposato eppure, anche quando avrai svolto questo, sul tuo volto ci saranno ancora le tracce dell'alcool che l'anima tua bevve e, sbronza, creò proprio quello che ora vorresti uccidere, sterminare, bruciare, infilzare, demolire, così resteranno lì sull'anima ebbra che non sapesti far rinascere, e per questo ora lascia che ti uccida...

 
 
 

non è follia?

Post n°1519 pubblicato il 15 Dicembre 2014 da archetypon
 

piero fornasetti 100 anni di follia pratica
Cara,

la mia follia, chiamala così, è un me amplificato. Tutto ciò che qui, fino a ora, è stato scritto lo dimostra. Ci sono - non li vedi? - anche quei segreti che, come ognuno di voi, ognuno, non sapete dirvi poiché vi renderebbero folli narrarli. Ahimè, io me li sono raccontati e di essi contaminato.

La mia follia, chiamala così, dismette il mio Io dove ognuno di voi direbbe di non stare, e ogni pensiero e ogni gesto è dislocato in un altr-ove che è una prospettiva in cui si inganna ma, nello specchio dell'Altro, il mio folle disinganno smascherato.

Così la mia follia nei segreti e nell'altr-ove non è più follia, chiamala come vuoi, ma solo un piccolo me che non vuole la sua unicità per poter tornare nel luogo dove ogni follia e non follia alla fine si raccoglie. Quel luogo chiamalo come vuoi, se saprai raccontarti i segreti e visitare l'altr-ove. Tuo,

AM

 

 
 
 

per i vicoli di Arianna

Post n°1518 pubblicato il 09 Dicembre 2014 da archetypon
 

vicoli di arianna
Cara,

Continuo a infilare vicoli ciechi e oscuri, scoprire che tutti conducono al medesimo muro, di cui oramai conosco ogni mattone, e tornare indietro con la consapevolezza di conoscere quei labirinti eppure di volermi perdere per non volere la via di uscita poiché appartengo alla categoria di uomini che hanno bisogno di Arianna, che pure mi ci ha ficcato in questo labirinto, la storia lo dice, e di Lei attendere la voce, ché sempre di voci parlano i pazzi, che mi faccia voler, un volere che voglia, riprendere la strada di casa. Per il resto non preoccuparti il cielo è sereno. Tuo perduto e perdente,

AM

 
 
 

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A MEMORIA

Si può mancare non solo la propria felicità, ma anche la propria colpa decisiva senza la quale un uomo non raggiunge mai la propria totalità.

- C.G. Jung
 -


Quando uno ha avuto una volta la fortuna di amare intensamente, passa la vita a cercare di nuovo quell'ardore e quella luce.

- A. Camus -



Il serpente aveva appena guardato quella venerabile immagine quando il re prese a parlare e domandò: «Da dove vieni?». «Dai crepacci in cui abita l'oro» rispose il serpente. «Che cosa è più stupendo dell'oro?» domandò il re. «La luce» rispose il serpente. «Che cosa è più vivificante della luce?» domandò il primo. «Il dialogo» rispose il secondo.

- Goethe -


Quando devi scegliere tra due cammini, chiediti quale abbia un cuore. Chi sceglie il cammino del cuore non sbaglia mai.
- Popol Vuh -

 

Chiunque prende la strada sicura è come se fosse morto.

- C.G. Jung -

 

Nel coltivare se stessi non esiste la parola "fine". Chi si ritiene completo, in realtà, ha voltato le spalle alla Via.

- Yamamoto Tsunetomo -


La vita, per compiersi, ha bisogno non della perfezione ma della completezza. Di questa fa parte "la spina nella carne", la tolleranza all'imperfezione, senza la quale non c'è né progresso né ascesa.

- C. G. Jung -


Un uomo che dubiti del suo proprio amore può, o meglio deve dubitare di qualsiasi altra cosa meno importante.

- S. Freud -

 

Io sono, più di ogni altra cosa, quel che non sono riuscito a compiere. La più vera delle vite che indosso, come un fascio di serpenti annodato a un'estremità, è la vita non vissuta. Sono un uomo che ha vissuto immensamente. E che nella stessa misura non ha vissuto.

- V. Vosganian -


Tutto ciò che teniamo dentro di noi senza viverlo cresce contro di noi.

- M.L. von Franz -


E poi ti voglio bene, nel tempo e nel freddo.

- Julio Cortàzar -

 

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