Ombre di Luce
Davanti a me fluttua un'immagine, uomo o ombra, più ombra che uomo, più immagine che ombra. (W.B. Yeats)
Poi c'è però che per viverlo, il mondo, la natura ci ha incollati una forza esistenziale. Per essa troviamo un motivo e viviamo il mondo. Alle volte poi c'è che c'è un mondo che vive in noi. Poi c'è che pendiamo da un lato, ognuno il suo, e sembra che andiamo in una qualche direzione. Ma è solo pendenza. Così se vi impigrite, sempre un po' di più, siatene certi, non andrete verso alcuna direzione e il mondo si dimenticherà di voi. Poi c'è che la natura ci ha incollati il bisogno dell'altro. Peggiore aggeggio interiore della forza esistenziale. Una complicazione. Cosi, oltre al motivo, cercate qualcuno, e la pendenza si accentua e cominciate ad andare più veloci, in una direzione, verso qualcuno. Ma se vi impigrite, sempre un po' di più, siatene certi, non andrete verso alcuno e vi dimenticherete del mondo. Cosi l'opera è completa. Elogio alla pigrizia, tranne che poi c'è che dovete fare i conti con i "poi c'è".
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Dove proverò ora a nascondermi per poi tornare nella tua gabbia? Tuo, AM |
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un viaggio interiore, che è anche un viaggio attraverso l'altro, non porta, come credono i più, solo felicità poiché riconosci in te, attraverso gli altri, l'intera gamma dei sentimenti e delle emozioni, e comprendi che la perfezione, e la possibile felicità, non sono esclusivi della vita è che da essa si avranno, anche e soprattutto, imperfezioni che sono spine nel cuore e nella carne. Allora riconosci che inquietudine e malinconia sono tra queste spine e che diventano una fortuna quando riesci a impadronirtene e a percepire il mondo nella sua totalità, più profondamente di un ottimista che, non dubitarne, non sarà spinto ad arricchire ciò che è. Esse e altre spine mi appartengono, essendo non solo un uomo tra gli uomini, ma in quanto uomo che vuole raggiungere una completezza e non la perfezione. Così, per le mie spine, viaggio ancora. Tuo, AM |
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l'amore eccessivo è reo quanto l'amore lasso e tentatore? L'amore esclusivo è reo quanto l'amore fatto di ritagli? E così di questo passo, quanti tipi di amori, oltre una linea, e poi chi dispone la linea, dovremmo incolpare? In fondo, direbbe un filosofo, modi di essere nel mondo, prospettive costruite con (la) ragione per osservare ciò che questa non comprende: come se un cannocchiale con cui l'arcobaleno sembra meraviglioso potesse cogliere oltre il meraviglioso, l'ultravioletto. Certo, nella ragione abbiamo di che vivere e con ragione chiamati a giudizio per (e)mettere (il) giudizio e scegliere un essere nel mondo. Se poi, con irrefutabile certezza, riconosci che sei eccessivo, esclusivo, irrazionale guarda l'ultravioletto e lascia agli altri il loro arcobaleno. Tuo, |
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Se ci fossi, gli dico, avresti riguardo per i bimbi sacrificando i vecchi come me. Avresti riguardo per l'amore, quello che dà ma che non può avere, anche porgendo ambedue le guance, e si sacrifica nel dolore e nel silenzio. Avresti riguardo per chi patisce lentamente con continuità in una assurda persecuzione. |
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... uccidi il toro e le sue vacche, stermina il giardino e tutte le essenze, brucia tutti i libri e il legno che li sostiene, infilza la luna e fottitene delle stelle, demolisci le mura di ogni luogo in cui hai riposato eppure, anche quando avrai svolto questo, sul tuo volto ci saranno ancora le tracce dell'alcool che l'anima tua bevve e, sbronza, creò proprio quello che ora vorresti uccidere, sterminare, bruciare, infilzare, demolire, così resteranno lì sull'anima ebbra che non sapesti far rinascere, e per questo ora lascia che ti uccida... |
la mia follia, chiamala così, è un me amplificato. Tutto ciò che qui, fino a ora, è stato scritto lo dimostra. Ci sono - non li vedi? - anche quei segreti che, come ognuno di voi, ognuno, non sapete dirvi poiché vi renderebbero folli narrarli. Ahimè, io me li sono raccontati e di essi contaminato. La mia follia, chiamala così, dismette il mio Io dove ognuno di voi direbbe di non stare, e ogni pensiero e ogni gesto è dislocato in un altr-ove che è una prospettiva in cui si inganna ma, nello specchio dell'Altro, il mio folle disinganno smascherato. Così la mia follia nei segreti e nell'altr-ove non è più follia, chiamala come vuoi, ma solo un piccolo me che non vuole la sua unicità per poter tornare nel luogo dove ogni follia e non follia alla fine si raccoglie. Quel luogo chiamalo come vuoi, se saprai raccontarti i segreti e visitare l'altr-ove. Tuo, AM
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ULTIMI COMMENTI
CIÒ CHE ORA LEGGO
A MEMORIA
Si può mancare non solo la propria felicità, ma anche la propria colpa decisiva senza la quale un uomo non raggiunge mai la propria totalità.
- C.G. Jung -
Quando uno ha avuto una volta la fortuna di amare intensamente, passa la vita a cercare di nuovo quell'ardore e quella luce.
- A. Camus -
Il serpente aveva appena guardato quella venerabile immagine quando il re prese a parlare e domandò: «Da dove vieni?». «Dai crepacci in cui abita l'oro» rispose il serpente. «Che cosa è più stupendo dell'oro?» domandò il re. «La luce» rispose il serpente. «Che cosa è più vivificante della luce?» domandò il primo. «Il dialogo» rispose il secondo.
- Goethe -
Quando devi scegliere tra due cammini, chiediti quale abbia un cuore. Chi sceglie il cammino del cuore non sbaglia mai.
- Popol Vuh -
Chiunque prende la strada sicura è come se fosse morto.
- C.G. Jung -
Nel coltivare se stessi non esiste la parola "fine". Chi si ritiene completo, in realtà, ha voltato le spalle alla Via.
- Yamamoto Tsunetomo -
La vita, per compiersi, ha bisogno non della perfezione ma della completezza. Di questa fa parte "la spina nella carne", la tolleranza all'imperfezione, senza la quale non c'è né progresso né ascesa.
- C. G. Jung -
Un uomo che dubiti del suo proprio amore può, o meglio deve dubitare di qualsiasi altra cosa meno importante.
- S. Freud -
Io sono, più di ogni altra cosa, quel che non sono riuscito a compiere. La più vera delle vite che indosso, come un fascio di serpenti annodato a un'estremità, è la vita non vissuta. Sono un uomo che ha vissuto immensamente. E che nella stessa misura non ha vissuto.
- V. Vosganian -
Tutto ciò che teniamo dentro di noi senza viverlo cresce contro di noi.
- M.L. von Franz -
E poi ti voglio bene, nel tempo e nel freddo.
- Julio Cortàzar -
Inviato da: gaza64
il 03/05/2024 alle 13:38
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