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Negli anni ottanta eravamo tutti terrorizzati per le notizie catastrofiche di quel tempo. Si diceva che nel 2000 saremmo stati 6 miliardi di persone e che non ci sarebbe stato cibo per tutti a sufficienza. Pochi scienziati iniziavano a capire gli eccessi di uno sbilancio energetico continuo non controllato, ma noi tutti non eravamo pronti per simili concetti e quindi era più facile metterci in guardia con la minaccia del cibo. In verità, il sole ci fornisce e ci fornirà energia sufficiente per produrre cibo per altri miliardi di anni, a patto che la produzione venga ottimizzata senza schifezze, tipo ogm o monocolture-monospecie selezionate per la produzione ma delicate al punto da sterilizzare mezzo mondo. Oggigiorno lo spauracchio si è spostato verso l'effetto serra, il bilancio energetico, ed il demone petrolio supportato dal capitalismo cieco e senza morale. Questi auto ammonimenti, che nascono naturalmente in seno all'umanità per riequilibrare la nostra specie nei confronti degli eccessi intrinsechi dei nostri geni, fanno parte anche essi di un processo di evoluzione che porterà presto all'estinzione dell'Homo sapiens "sapiens", per generare un nuovo superuomo, una nuova specie più intelligente, e soprattutto, cosciente della propria posizione nell'universo, che conosca l'equilibrio, e anche, che si interroghi sulle conseguenze delle proprie azioni e, non si nasconda dietro la ricerca di un benessere individuale ed egoistico. L'estinzione del genere umano, come lo conosciamo ora, non sarebbe nulla di male per la terra, ma a me dispiacerebbe che questa estinzione non avvenisse per cause naturali, ma bensì per autodistruzione incosciente che l'uomo sta adottando in tutti i modi nel nome di un benessere fittizio, chiamato volgarmente da qualche politico "progresso". E' bene chiarire che il progresso non va confuso con la crescita economica, ma è da riferirsi esclusivamente alla crescita culturale, con tutte le sue diramazioni umanitarie, altruiste e di benessere collettivo.
La vera notizia è che il superuomo è già nato, ed ha già preso coscienza del suo stato, il quinto per l'esattezza (dopo che Giuseppe Pellizza da Volpedo aveva rappresentato la nascita del quarto stato http://www.pellizza.it/quarto.htm a cavallo tra '800 e '900 con la presa di coscienza della classe dei lavoratori), lo stato della cultura e della presa di coscienza, del vivere in equilibrio con l'universo senza sfruttarlo a proprio piacimento, con la consapevolezza di non possederlo,ma di farne parte come in un solo organismo.
La rivelazione è che il superuomo è il ciclista. E' un uomo macchina, una unità singola che unita alla propria bicicletta, da vita ad una nuova entità, il cyborg, descritto da Marco Pierfranceschi in questo articolo http://www.fiab-onlus.it/andare/ergonomi.htm, cosciente della propria identità, ma soprattutto cosciente delle proprie possibilità e delle proprie risorse, che gestisce in modo oculato in base alle distanze ed al proprio stato fisiologico, consapevole che l'aria che respira è preziosa quanto lui, che fa parte di lui; capisce anche l'importanza del moto, della lettura, della cultura, degli altri e della partecipazione ai movimenti collettivi; fa richieste e chiede spiegazioni ai governanti sulla politica suicida degli ultimi cinquanta anni, e soprattutto, è pronto a combattere per una nuova visione della vita, per un nuovo ambiente metropolitano libero da gabbie di latta spinte da organismi meccanici senza vita comandati da muscoli atrofizzati, non come lui, vivo e pensante.
Purtroppo questo "neonato" superuomo non è ancora in grado di sovvertire l'ormai vicina all'estinzione specie sapiens, ingabbiata nella sua ultima e più alta torre, da dove non riesce a percepire il cambiamento, ma è ancora in grado di fare danni.
La speranza, quindi, è riposta nella veloce colonizzazione del Cyborg ciclista, prima che l'umanità venga cancellata dall'ormai inutile Homo sapiens "sapiens".
FIGO CHI VA IN BICI!
Per quanto riguarda la faccenda di sentirsi o no uno sfigato, non ci sarebbe niente da dire, tranne che, in sella alla mia bicicletta mi sento fighissimo, alla moda, in linea con il pianeta Terra che ci ospita e, felice come un bambino. Per andare in aiuto a coloro che soffrono gli sguardi della solita pseudovelina accanto al povero conducente della sua misera auto sportiva, dico che è ora di tirare fuori il carattere, fregarsene di quello che pensano le moltitudini ignoranti e menefreganti del prossimo e dell'ambiente. Andate in una ciclofficina, in un negozo di biciclette o nella vostra cantina a recuperare la vecchia bici di papà, uscite a pedalare e sentitevi finalmente unici, fatevi ammirare da tutti mentre trasportate la spesa o mentre andate a lavoro, perchè fate parte di una minoranza esclusiva di eletti.
LE BICI CHE VORREI....MA NON POSSO!
Mbk blu concept http://www.mbk-cykler.dk/streetbikes.asp
Raleigh rush hour http://www.raleighusa.com/images/items/Road/full/2007/R07_RushHour_steel-f.jpg
Sun bicycles aluminium cruiser http://www.sunbicycles.com/sun/bicycles/cruiserBikes/aluminumRetroCruiser/aluminumRetroCruiser.htm
Seven cycles Alaris http://www.sevencycles.com/images/road/alaris/pop.jpg
Felt v12 http://www.feltracing.com/store/images/extralarge/v12.jpg
Chissà, forse se vinco la lotteria me le compro tutte, anche se, a parte la Alaris della Seven che è in Titanio, le altre costano intorno ai 500 euro. Belle eh?
Inviato da: doriane
il 26/01/2014 alle 11:01
Inviato da: yvette
il 26/01/2014 alle 11:00
Inviato da: hugo
il 26/01/2014 alle 11:00
Inviato da: bea
il 26/01/2014 alle 11:00
Inviato da: Tami
il 26/01/2014 alle 10:59