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Un blog creato da salvonapulitane il 15/01/2007

Bici Metropolitana

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Dove poggio la bici?

Post n°15 pubblicato il 26 Maggio 2007 da salvonapulitane
 

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Salve a tutti,
spero che la mia assenza dal web per un paio di mesi non abbia "ossidato" la mia voglia di contribuire ad una mobilità ciclabile della nostra amata ed anche odiata (almeno da parte mia, a volte) capitale.
Se non vi dispiace vorrei inaugurare una serie di articoli su oggetti vari di arredo urbano, oggetti in cui mi imbatto spesso nella progettazione, su carta ed anche nella realtà, di giardini e piazze.
Come primo articolo mi piacerebbe trattare di un arredo urbano di grandissima utilità per tutti i ciclisti urbani che desiderano muoversi con il proprio velocipede ed allo stesso tempo avere la possibilità di posteggiarlo a proprio piacimento, in modo veloce, stabile e sicuro al fine di completare l'efficienza della nostra fedele compagna a due ruote.
In realtà la rastrelliera (che brutto nome, non trovate? Io la chiamerei "bici-posteggio") non è nata come arredo urbano, come del resto molti degli altri oggetti che attualmente includiamo in questa categoria, ma come oggetto mono-funzionale indipendente od anche integrato in altri oggetti allegati ai sistemi di mobilità urbana, come i pali di segnalazione delle fermate degli autobus. La conferma che non possiamo considerare i bici-posteggi come veri oggetti di arredo urbano è possibile desumerlo dalle scarsa funzionalità e soprattutto dalla bassissima qualità formale-paesaggistica che questi oggetti offrono nella stragrande maggioranza dei comuni italiani. Tutto questo è presumibilmente dovuto alla modesta cultura ciclistica che accomuna molti esponenti delle amministrazioni comunali, ma anche alla mancanza di sensibilità e preparazione di progettisti che si improvvisano decoratori urbani in nome.....nel loro nome. Scusate il giro di parole, ma ci sono tante persone che oltre a non capire nulla di mobilità, non sanno niente di biciclette, di sport, di risparmio energetico e soprattutto fanno male il loro lavoro perchè hanno solo voglia di curare i propri interessi direi.......monetari.
In questa categoria di incapaci mi ci debbo mettere anche io, perchè non ho la presunzione di essere un grande paesaggista, anzi, non mi sento neanche un piccolo paesaggista; e spero che l'umiltà mi accompagni per sempre, in modo che il mio contributo per una migliore qualità della vita della nostra città possa crescere di giorno in giorno.
Finita questa introduzione (deprimente?) passo ai fatti e vi mostro una serie di bici-posteggi che avrei selezionato per qualità visive e/o funzionali, in modo che si possa parlare di veri arredi urbani. Vi prego di lasciare commenti positivi e negativi in modo da capire quali di questi incontrano il vostro gusto od il vostro funzional-pensiero. Ciao a tutti

 
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Uniroma.tv il 30/04/10 alle 15:22 via WEB
Al seguente link potrete vedere il servizio dal titolo "Se vai in bicicletta devi mettere il casco" realizzato da Uniroma.tv http://www.uniroma.tv/?id_video=15832 Ufficio Stampa di Uniroma.TV info@uniroma.tv http://www.uniroma.tv
 
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FIGO CHI VA IN BICI!

Mi è capitato di leggere molti articoli, che imputano il basso ricorso alla bicicletta come mezzo di trasporto, alla credenza che chi va in bici si sente inferiore ai conducenti degli  altri veicoli ed anche al fatto che, in più di una occasione, viene visto dai possessori di auto come il povero sfigato che non ha i soldi per permettersi il "suv di turno all'ultima moda". Secondola mia personale esperienza, la soluzione all'intima sensazione di inferiorità sarebbe facilmente superabile "COSTRUENDO NUOVE E PIU' SICURE PISTE CICLABILI", anche se io non mi sono mai sentito inferiore agli altri veicoli ed anzi, in sella alla mia bicicletta, mi sento il padrone della strada e combatto, nei limiti della sicurezza, per ricevere il giusto rispetto. Mi rendo conto però, che in rotta di collisione con un imponente ed inquinante Hummer, chiunque si sentirebbe un po' smarrito. Attendo quindi con ansia, che il comune di Roma spinga il piede sui pedali per recuperare la grande lacuna di piste ciclabili a confronto con le altre capitali europee.
Per quanto riguarda la faccenda di sentirsi o no uno sfigato, non ci sarebbe niente da dire, tranne che, in sella alla mia bicicletta mi sento fighissimo, alla moda, in linea con il pianeta Terra che ci ospita e, felice come un bambino. Per andare in aiuto a coloro che soffrono gli sguardi della solita pseudovelina accanto al povero conducente della sua misera auto sportiva, dico che è ora di tirare fuori il carattere, fregarsene di quello che pensano le moltitudini ignoranti e menefreganti del prossimo e dell'ambiente. Andate in una ciclofficina, in un negozo di biciclette o nella vostra cantina a recuperare la vecchia bici di papà, uscite a pedalare e sentitevi finalmente unici, fatevi ammirare da tutti mentre trasportate la spesa o mentre andate a lavoro, perchè fate parte di una minoranza esclusiva di eletti.
 

LE BICI CHE VORREI....MA NON POSSO!

Avenue airbase http://www.avenue-cykler.dk/ 
Mbk blu concept http://www.mbk-cykler.dk/streetbikes.asp
Raleigh rush hour http://www.raleighusa.com/images/items/Road/full/2007/R07_RushHour_steel-f.jpg
Sun bicycles aluminium cruiser http://www.sunbicycles.com/sun/bicycles/cruiserBikes/aluminumRetroCruiser/aluminumRetroCruiser.htm
Seven cycles Alaris http://www.sevencycles.com/images/road/alaris/pop.jpg
Felt v12 http://www.feltracing.com/store/images/extralarge/v12.jpg

Chissà, forse se vinco la lotteria me le compro tutte, anche se, a parte la Alaris della Seven che è in Titanio, le altre costano intorno ai 500 euro. Belle eh?
 

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