Ne ho combinata un’altra delle mie: mi sono scordata del compleanno di mia mamma…
Ebbene sì, renderlo pubblico non mi fa molto onore, lo so, però è una sorta di auto-punizione che voglio infliggermi..
Non so come sia potuto succedere, non c’ho proprio pensato, nemmeno i giorni precedenti: sì, lo confesso, me ne sono completamente dimenticata!
La scena più brutta, poi, è stata quando lei mi ha detto “Non sai neanche che giorno è oggi” ed il mio viso si è fatto dapprima paonazzo, poi verde, giallo, rosso ed infine bianco: sono rimasta, per la prima volta in vita mia, senza parole!!!
Una vergogna terribile, ancora peggio di quando uno fa la pipì a letto a 6 anni o di quando una ragazzina con l’apparecchio per i denti bacia per la prima volta un ragazzino anche lui dotato di apparecchio ed entrambi rimangono incastrati: avrei voluto sparire, sotterrarmi, smaterializzarmi…
E invece mi è toccato ammettere candidamente “Hai ragione, mamma, mi sono completamente dimenticata, scusa!!!”.
Non ho nemmeno pensato di fare l’indiana e dirle, sfoderando uno dei miei migliori sorrisi: “Ma cosa dici? Certo che lo so, auguri!” e riciclare una crema per il corpo che avevo appena comprato da Bottega Verde come regalo per lei, non c’ho pensato, ed in ogni caso non ce l’avrei fatta, non avrei avuto il coraggio.
Mia mamma mi avrebbe sgamato subito, mi conosce troppo bene, non posso mentire con lei!!
Poi ho rimediato, in modo molto carino, e mia madre mi ha detto di non preoccuparmi perché “non sono queste le cose importanti”, “io non mi sono offesa”, “non è successo niente di grave” ecc ecc ma io mi sono messa nei suoi panni e ho pensato che, al suo posto, ci sarei rimasta davvero male…
Per fortuna che è una persona molto concreta, pragmatica, una che non bada a queste ricorrenze…
Di solito mi lamento di questo suo aspetto caratteriale, della sua freddezza, della sua mancanza di dolcezza, ma in questo caso ho visto l’altra faccia della medaglia, e ho capito delle cose…
Ho capito che le mamme, soprattutto la mia, sono creature extraterresti: lavorano, cucinano, stirano, si occupano della casa, pensano ai figli, al marito, alla spesa, alle bollette, al pranzo della Domenica, a farti trovare il tuo jeans preferito lavato e stirato, a curarti quando sei malata, ad ascoltarti quando sei incazzata, a rimproverarti quando ce n’è bisogno e a lodarti quando te lo meriti…
E’ un lavoro duro ed ingrato perché troppo spesso noi figlie abbiamo altre mille cose da fare, altri appuntamenti, altri impegni, la maggior parte delle volte decisamente rinunciabili, ma che per noi diventano importanti, dopotutto si sa, ogni età ha le sue priorità; e così tutto passa in secondo piano, le cose più importanti si rimandano, le persone più care vengono date per scontate, le parole che dovresti dire non escono nemmeno dalla bocca, ma lei, la mamma, è sempre lì, è stanca, magari è nervosa, vorrebbe solo riposare, ha cento cose da fare, ma nonostante questo ti accudisce, ti chiama, ti pensa, e tra queste cento cose trova sempre il tempo per te.
Proprio quando pensi che si sia per un attimo dimenticata di te ecco che arriva un segnale, un piccolo gesto che ti fa capire che ti sei sbagliata: il tuo piatto preferito pronto in tavola, il tuo cassetto che si era rotto aggiustato, il libro che volevi lì in bella vista sul comodino.
E allora pensi che sì, forse non è molto affettuosa, forse non è la mamma moderna, non è la Lorelai Gilmore di “Una mamma per amica” (per fortuna, aggiungo io) ,forse non ti riempie di baci e di complimenti come fanno altre madri, forse non si veste alla moda e non è molto loquace però è lì che veglia su di te, come un angelo senza ali, è lì a proteggerti, come un animale con i suoi cuccioli, è speciale, è tua, e tu sei la sua bimba, un po’ cresciutella e fidanzata forse, ma sempre la sua bimba.
E poi è lei, e a te questo basta.
Inviato da: Kastania
il 08/01/2009 alle 14:20
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il 06/10/2008 alle 14:25
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