Sangue.
Al solito, la solita competizione tra sparatorie (Secondigliano, Crotone, l’altro fuori di testa in Campania che spara in mezzo alla folla per colpire il nuovo compagno della sua ex… auguri, eh?).
A Milano ci si spara fuori dal locale De Sade (nome che dovrebbe stuzzicare altri appetiti, ma ognuno si diverte come più gli piace).
A Gela un piede pestato in discoteca può valere un coma farmacologico (certo, c’è sempre da ascoltare l’altra campana, ma le cose non possono migliorare, al limite peggiorare, perché più si cercano giustificazioni a queste cose, più si scava nella merda).
E a Civitavecchia… A Civitavecchia, drammaticamente, ci si supera.
E’ l’alba, una macchina con cinque ragazzi va “stranamente” fuori strada. Quattro ragazzi muoiono, uno – il guidatore – no.
L’auto andava veloce, e vabbe’; un carabiniere coinvolto nell’indagine dice che, al di là di ciò che potrà essere successivamente accertato, le condizioni dell’asfalto potevano compromettere la tenuta di strada (specie, per l’appunto, se procedendo a forte velocità). Semplice, prudente, logico, senza pregiudizi. Bravo.
Qui la prima cosa: trecento persona accorrono all’ospedale, per tutta la giornata successiva, per controllare se ci sono i loro figli tra i feriti.
Un paese in cui ti chiamano al cellulare pure per sapere se rutti in la diesis, o in si bemolle, si precipitano all’ospedale. Eppoi, si può prendere come dichiarazione di sfiducia? O di cervello completamente in pappa? E ancora, ma se arriva uno tsunami, che si fa? (Oddio, meglio non chiederselo).
Ma doveva ancora arrivare il meglio. Soprattutto per un posto di banali, come è l’Italia.
Controlla qui, controlla lì… e … finalmente! Il ragazzo che guidava stava fuori con la cocaina (sostanza che per vari motivi detesto particolarmente – lo dico per evitare equivoci con il seguito del racconto). E subito partono le interviste agli “esperti” (esperti… pensare che si va a chiedere ad un primario chirurgo dei danni che la cocaina può arrecare al cuore, mi fa venire i brividi).
E comunque, l’esperto che dice? Che addirittura, la miscellanea che si crea tra alcool e cocaina fa perdere – per dirla breve – il contatto con la realtà. Fa sentire onnipotenti.
Il conducente (del quale è già visibile la foto sui siti Internet, tanto per non scatenare cacce all’uomo), si diceva, è l’unico sopravvissuto. Perché aveva allacciato la cintura di sicurezza.
Pensa te quanto stava fuori di testa.
Pietà e pena per i morti, ma senza trovare sterminatori che non esistono.
Inviato da: gianlucagian69
il 25/01/2010 alle 09:55
Inviato da: poison.dee
il 25/01/2010 alle 08:45
Inviato da: gianlucagian69
il 13/02/2009 alle 00:01
Inviato da: quotidiana_mente
il 12/02/2009 alle 23:57
Inviato da: gianlucagian69
il 08/02/2009 alle 23:31