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BRINDISI LA MIA CITTA'

COME ERAVAMO 

 

 

Eccomi

Post n°82 pubblicato il 04 Aprile 2008 da aiace_Ju29

Ciao Mino come promesso eccomi quà sul tuo "Juventinissimo" blog

 
 
 

L' editoriale di Vittorio Feltri sulla prima pagina di "Libero" di oggi.

Post n°81 pubblicato il 04 Aprile 2008 da mino46
 

Solo accuse-farsa. Moggi resta con noi

Ogni tanto qualcuno (tifoso dell'Inter o del Milan) mi dice a muso duro: tu sei juventino. Rispondo: mai stato. Non sono tifoso. Il tifo è una malattia orrenda che uccise tanta gente della mia generazione. L'ho evitato e non vado a cercarmelo ora in età pensionabile.
Mi piace il calcio, questo sì. Amo la squadra della mia città, l'Atalanta. E amo l'Albinoleffe, perchè è un miracolo e mi dà l'idea che lo sport esista ancora. Tra le grandi preferisco la Fiorentina, che seguo da quando ero bambino.
Obiezione: perchè allora voi di Libero avete assunto come collaboratore Luciano Moggi, personaggio centrale di Calciopoli? Rispondo: Calciopoli è una buffonata, l'ho percepito fin dal primo momento. E Moggi, che s'intende di pallone più di chiunque altro, è innocente fino a prova contraria. Non è stato condannato. Contro di lui solamente pettegolezzi, intercettazioni telefoniche che non dimostrano un'acca. Non ha corrotto nessuno. Nessun movimento di soldi sui conti correnti. Ha regalato schede telefoniche ad alcuni arbitri: capirai che sacrificio. Fosse un reato, chi donò orologi d'oro (Rolex) ad altri arbitri doveva essere impiccato nella pubblica piazza; invece nessuno gli torse un capello.
Queste cose le ho sempre dette e continuo a ripeterle. Molte conferme che ho ragione a stare con Moggi arrivano ogni dì. A suo carico sono stati avviati tre processi. Uno a Torino per falso in bilancio. Accusa ridicola. Luciano non ha mai avuto resposabilità gestionali e amministrative. Uno a Napoli, e non è ancora cominciato. Uno a Roma, ed è in corso.
Moggi è imputato quale socio occulto della Gea (di suo figlio ed altri). Dal dibattimento non è saltato fuori nulla di concreto. Solo chiacchiere. Ho sentito questo e quest'altro. Non una testimonianza diretta, una circostanza accertata, un fattarello con qualche rilevanza penale.
Miccoli, davanti al giudice, afferma di avere avuto la sensazione di non essere benvoluto da Moggi perchè non iscritto negli elenchi dei giocatori Gea. Avete letto bene: sensazione. Basata su? Miccoli fu acquistato dalla Juve e si presentò a Torino con orecchini, diamante sui denti, Che Guevara pittato sulle gambe. E il direttore sportivo lo richiamò: qui siamo alla Juventus, non al Leoncavallo.

Poi Miccoli fu ceduto in comproprietà alla Fiorentina dove si comportò talmente da campione che al termine della stagione fu rispedito al mittente, riscattato da don Luciano a meno di metà del prezzo incassato alcuni mesi prima. Breve permanenza e prestito al Benfica. Come mai? Nel frattempo la Juve si era comprata un certo Ibrahimovic, un po' più bravo - dicono - del simpatico nanetto leccese devoto del Che. Il quale nanetto da tutto ciò ricavò appunto la sensazione di essere sgradito al presunto Mammasantissima, papà del picciotto della Gea.
Qualsiasi società vende calciatori e ne acquista nel tentativo di migliorare la rosa. Da notare che Miccoli gioca (raramente) nel Palermo, non nel Real Madrid.
Il raccontino offertovi è una prova? C'è ancora materiale. L'inchiesta romana si articola su intercettazioni telefoniche insignificanti, su dichiarazioni di Baldini (ds della Roma) e indagini della Guardia di Finanza coordinate dal maggiore Auricchio. Il primo viene interrogato in aula. Conosce Auricchio? Mah, sì, forse l'ho visto una volta, però.....Insomma balbetta.
L'indomani, tocca deporre ad Auricchio. Il quale dopo tre ore ammette di avere avuto rapporti (non sessuali, per carità) con Baldini. Gli avvocati di Moggi meditano di far partire la richiesta di appioppare la falsa testimonianza allo smemorato.
Ora anche uno sprovveduto comprende che si procede a tentoni contro un uomo, Moggi, il quale nel calcio era un padreterno e suscitava invidie, quindi risentimenti. Peccato per i lapidatori che fin qui non sia emerso un fatto, lo straccio di un elemento probatorio.
Immagino le conclusioni. Il Mostro sarà assolto, intanto però anzichè fare il suo mestiere con la perizia che tutti gli riconoscono (inclusi i detrattori) è costretto per ammazzare il tempo a collaborare con Libero.
E io mi dovrei giustificare perchè mi avvalgo della sua penna? Ma andate a scopare il mare.

 
 
 

DEDICATO ALL'INTERISTI

Post n°80 pubblicato il 30 Marzo 2008 da mino46
 
Foto di mino46

 
 
 

La birra con la pizza

Post n°77 pubblicato il 21 Marzo 2008 da mino46
 
Foto di mino46

Che goduria! cinque associati, tutti juventini d.o.c., si sono trovati per farsi una pizza e bere una birra. Il campione era piccolo ma rappresentativo al punto giusto. C’erano nonni, padri e figli. Terroni, polentoni e magnaccioni. Esplosivi e meditativi. Per tre ore abbiamo parlato della nostra Juventus, delle ingiustizie subite, dell’incomprensibile accettazione delle stesse da parte dell’attuale proprietà, di quelli che ormai sono stati individuati come i veri artefici di Calciopoli e delle prospettive della nostra amata squadra alla luce di quello che sta maturando. E’ ovvio che abbiamo parlato molto anche della nostra Associazione e soprattutto dei tanti associati, a noi per lo più noti non solo per il nick ma soprattutto per il loro contributo fornito in modo encomiabile e fattivo alle discussioni sul nostro Muro. Il motivo fondamentale per il quale abbiamo voluto incontrarci, oltre alla verifica delle affinità che dai nostri post sembravano accumunarci, è stato quello di porre delle solide basi perché certe incomprensioni, di recente verificatesi e ancora incombenti sul nostro Muro, vengano superate e, di conseguenza, certe contrapposizioni evitate nell’interesse della Associazione e quindi della nostra amata Juventus. Fra noi c’erano in particolare due amici, Gaudì e Mino46, che di recente si sono autosospesi per incomprensioni sorte in occasione di discussioni particolarmente coinvolgenti. Non sveliamo certo un segreto se raccontiamo che gli altri tre, Aiace, Roccone e Martinello, dopo aver espresso loro la doverosa solidarietà per le offese ricevute da un sedicente ultrà, li hanno invitati formalmente a soprassedere dalla decisione presa, al di là di ogni ulteriore considerazione. E così tutti insieme, comprese le pecorelle smarrite, abbiamo convenuto che sia inutile andare a cercare chi ha ragione o torto perché cosi facendo si finirebbe per dare ancora spazio ad ulteriori contrapposizioni e per precludere a ciascuno di noi la possibilità di fornire la propria fattiva collaborazione, attraverso questo Muro, al successo della Associazione. Noi, nel nostro piccolo e senza avere la pretesa di sostituirci a chi in questo momento fra mille difficoltà e con grande spirito di servizio sta cercando di gestire questa Associazione, ci permettiamo solo di ricordare, prima a noi stessi e poi a tutti gli altri associati, che è necessario rispettare la volontà e le direttive del suo promotore il quale ci sta guidando verso la meta da tutti noi auspicata. Nel contempo chiediamo a Giuseppe Belviso ed ai suoi più stretti collaboratori che non perdano occasione per ribadire la necessità di discutere i nostri problemi in piena libertà e di evitare intromissioni con toni offensivi e irriguardosi nei confronti dei nostri associati e quindi dell’Associazione stessa. Quello che possiamo certificare è l’utilità di certi incontri come il nostro che, oltre a cementare la comune volontà di perseguire la meta prefissata, dimostrano quanto sia necessario passare dalle parole ai fatti e che una buona pizza e un bel boccale di birra possono servire ad appianare tutte le incomprensioni. Nell’occasione auguriamo una felice e serena Pasqua a tutti FIRMATO: Mino46, Roccone, Gaudì, Aiace , Il Martinello e PacoTN (spiritualmente presente)

 
 
 

GLI ONESTI

Post n°74 pubblicato il 10 Marzo 2008 da mino46
 

Riporto un'analisi fatta da Jstargio sui bilanci Inter e che ha messo a disposizione sul sito J1897. Questo è un riepilogo :


Riassunto delle puntate precedenti (1^ Parte)

CAPITOLO IRAP

L'Inter "nonostante l'orientamento contrario espresso dall'Autorità fiscale (risoluzione dell'Agenzia delle Entrate del 19 dicembre 2001, n. 213), ha ritenuto di non dover assoggettare a tassazione ai fini IRAP le plusvalenze derivanti dalla cessione dei diritti pluriennali delle prestazioni degli sportivi professionisti seguendo l'interpretazione fornita dalla Lega Nazionale Professionisti".

Purtroppo l'Inter ha ricevuto un avviso di accertamento relativo a tali plusvalenze per l'esercizio chiuso al 30 giugno 2002. Inoltre nel mese di luglio 2007 è stato notificato analogo accertamento sull'esercizio chiuso al 30 giugno 2003. L'Agenzia delle entrate ha accertato complessivamente maggiore Irap per euro 5,3 milioni più interessi e sanzioni per euro 2 milioni. La società ha presentato ricorso contro tali accertamenti ribadendo la correttezza del trattamento fiscale seguito.

L'Inter ha preferito fare ricorso, il Palermo ha preferito concordare.



CAPITOLO ACQUISTI STRAVAGANTI

Un esempio per tutti: VAMPETA

Nella Relazione sulla gestione del Bilancio chiuso al 30/06/2000, tra i fatti di rilievo accaduti dopo la chiusura dell'esercizio, è scritto:
<<Per quanto concerne la campagna trasferimenti si sottolinea che la società, al fine di rafforzare ulteriormente l'organico e mostrare ai sostenitori che la società crede della squadra costruita, ha tesserato da ultimo il giocatore brasiliano Marcos Andrè Batista Santos, detto Vampeta.>>
Peccato che nella Nota integrativa del Bilancio al 30/06/2001 risultava ceduto in compartecipazione al Paris St Germain con una valorizzazione complessiva di Lire 47.229.120.000, mentre il costo originario era di Lire 35.119.800.000.

Nel bilancio al 30/06/2002 risulta ceduta la parte rimanente della compartecipazione per 9.757 migliaia di euro.

Con il Paris St Germain c'è stato lo scambio riguardante Dalmat.

Entrambi non sono giocatori che hanno lasciato il segno nella storia del calcio.



CAPITOLO BANCHE

Prendendo spunto dalla richiesta di rientro fatta a Italpetroli da parte di Unicredit, si è fatta una riflessione sulla possibilità che faccia altrettanto la banca maggiormente esposta con l'Inter, anche in considerazione del cambio di proprietà.

Debiti Vs. Banche

Consolidato al 30/06/2006 di F.C. Internazionale Milano Spa: € 209.146.188

Bilancio d'esercizio al 30/06/2007 di F.C. Internazionale Milano Spa: € 45.412.742

Bilancio d'esercizio al 30/06/2007 di Inter Brand srl: € 110.778.792


CAPITOLO OSSERVAZIONI KPMG

Fonte:
Relazione della società di revisione ai sensi dell'art. 2409-ter del Codice Civile di KPMG
Relativa al Bilancio di esercizio al 30/06/2007 di FC Internazionale SPA
<<…..

3 La società aveva iscritto nell'esercizio 2003/2004 una plusvalenza, ammontante a €20,8 milioni, relativa alla vendita effettuata nel mese di agosto 2003 del diritto alle prestazioni professionali di un giocatore sulla base di un interpretazione della norma coerente con la raccomandazione emessa dalla Lega Nazionale Professionisti, come indicato nella nota integrativa. Tale diritto era stato precedentemente oggetto di svalutazione, capitalizzata in accordo con l'art. 18-bis della legge 23 marzo 1981 n. 91, introdotto con la legge n. 27 del 21 febbraio 2003, nella voce "Oneri pluriennali da svalutazione diritti'', nel bilancio chiuso al 30 giugno 2003. Poiché alla data di redazione del bilancio al 30 giugno 2003 il corrispettivo della cessione di tale diritto era noto, la capitalizzazione di cui sopra avrebbe dovuto essere corrispondentemente ridotta, non ricorrendone più i presupposti, in ossequio ai corretti principi contabili di redazione del bilancio. Al 30 giugno 2007 la voce "Oneri pluriennali da svalutazione diritti'' risulta azzerata per effetto dell'ultima quota di ammortamento imputata al conto economico dell'esercizio mentre, per effetto del trattamento contabile sopra descritto, la voce "Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali" risulta sopravvalutata di €6,8 milioni. Conseguentemente la perdita dell'esercizio chiuso al 30 giugno 2007 è sovrastimata di circa €6,8 milioni, senza effetti, sul patrimonio netto a tale data.


5.5 La Società si è avvalsa della facoltà di non predisporre, ai sensi di legge, il bilancio consolidato, pur in presenza di partecipazioni di controllo, in quanto controllata dalla Internazionale Holding S.r.l., che è tenuta alla redazione del bilancio consolidato ai sensi del D.Lgs. 127/91. Tale bilancio consolidato della società controllante sarà reso pubblico nei termini e con le modalità previsti dalla vigente normativa. Gli amministratori nella nota integrativa indicano che la redazione del bilancio consolidato di F.C. Internazionale Milano S.p.A. è tuttavia richiesta dalle Norme Organizzative Interne Federali della F.I.G.C. (N.O.I.F.) e dal "Manuale delle Licenze U.E.F.A." e di aver pertanto proceduto alla redazione dello stesso in relazione ai suddetti obblighi regolamentari; tale bilancio consolidato della società è stato da noi assoggettato a revisione contabile.
Milano, 12 dicembre 2007
…>>



CAPITOLO "Il Bilancio Consolidato al 30/06/2007 solo per la FIGC"

Fonte Nota Integrativa al Bilancio di esercizio al 30/06/2007 di FC Internazionale SPA
Pagina n. 22
<<In base all'art. 27 c. 3 del D.Lgs 127/1991, F.C. Internazionale Milano S.p.A. non è tenuta ai fini civilistici alla redazione del bilancio consolidato, ciò in quanto essa è a sua volta controllata da Internazionale Holding S.r.l. – avente sede in Milano, Via Vincenzo Monti n. 7 – la quale predispone il bilancio consolidato ai sensi del medesimo D.Lgs. 127/91.
Tuttavia la redazione del bilancio consolidato di F.C. Internazionale Milano S.p.A. e delle società da questa controllate è richiesta dalle Norme Organizzative Interne Federali della F.I.G.C. (NOIF)
e dal "Manuale delle Licenze UEFA". Il bilancio consolidato è stato quindi predisposto in relazione ai suddetti obblighi regolamentari.>>



CAPITOLO RISULTATI ECONOMICI SOCIETA' CONTROLLATE

<<Andamento società controllate e collegate
Inter Brand srl
La Società, costituita come società veicolo specializzata nella gestione del brand e controllata al 100%, ha lo scopo di migliorare la valorizzazione dei marchi "INTER", sia in ambito nazionale che internazionale.
....
L'esercizio chiuso al 30/06/2007, secondo dalla costituzione, chiude con un risultato negativo di € 60.091, al netto di ammortamenti per € 4.391.442 e imposte differite per € 425.724.
Inter Futura srl
L'esercizio al 30 giugno 2007 evidenzia una perdita pari a € 459.342 dovuta principalmente all'operazione di scissione deliberata nel mese di ottobre 2006 la cui efficacia ha avuto decorrenza dal 27 giugno.
In virtù di tale operazione straordinaria che ha sensibilmente ridotto i ricavi da € 2.217 migliaia ad € 1.350 migliaia, l'attività è limitata alla sola gestione dei Centri Inter Campus Esteri, trasferendo a favore della beneficiaria controllante, le aree relative a Inter Campus Italia, Scuole Calcio, Stages Estivi e Centro Coordinamento Inter Clubs.>

Fine prima puntata


Riassunto delle precedenti puntate. Parte 2^

Capitolo: "Nate il 4 luglio"

In data 4 luglio 2006 vengono costituite due nuove società:

- Inter Holding Srl

- Inter Capital Srl

Ci siamo chiesti il perché, la risposta sta nei fatti, si sono "create" delle riserve che sono servite in parte a coprire le perdite.

Paragrafo: INTERNAZIONALE HOLDING SRL
Dalla visura storica di Inter Holding srl, tale società risulta iscritta come società avente un socio unico un certo Moratti Massimo Riccardo Ivano, nato il 16 maggio 1945, con un capitale iniziale di 10.000 euro.

L'esercizio 2006/2007 rappresenta il primo esercizio di attività della Società.
L'esercizio si chiude con un risultato negativo di Euro 199.516.223.
In sintesi Inter Holding srl prima mette in bilancio, in data 02.08.2006, la partecipazione di Inter Capital per euro 186.156.803,45; successivamente tale valore viene incrementato dei versamenti in conto aumento di capitale a favore di Inter Capital, alla fine della fiera e dopo la fusione in FC Internazionale, figura la partecipazione in FC Internazionale (92,322%) per euro 276.181.803,45.
In sede di chiusura del bilancio al 30/06/2007, clamorosamente (o scandalosamente?), tale partecipazione viene svalutata per euro 199.509.204!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Il valore della partecipazione in FC Internazionale scende a euro 76.672.599.
Nella pratica e nella stragrande maggioranza dei casi, una partecipazione riferita ad una società con patrimonio negativo (non parliamo di poche migliaia di euro ma di milioni) viene iscritta per un valore simbolico di 1 euro (vedi il caso Spezia Calcio).

Paragrafo: Inter Capital srl

Dalla visura camerale risulta che Inter-Capital S.R.L. , è stata costituita in data 04/07/2006 ed iscritta nel Registro delle Imprese di Milano in data 11/07/2006. In data 22/03/2007 è stata cancellata dal Registro delle Imprese con un domanda di cancellazione datata 21/03/2007.
La scadenza del primo esercizio, prevista per il 30/06/2007, non ha visto il suo compimento.
Alla data di costituzione, il capitale sociale ammontava a euro 10.000
In data 13 luglio 2006, è stato deliberato un aumento di capitale sociale da euro 10.000 ad euro 256.150.000 da effettuarsi mediante conferimento da parte dei soci di titoli azionari per un valore complessivo di euro 186.140.000 e mediante offerta in sottoscrizione ai soci per complessivi 70.000.000.
I titoli azionari conferiti si riferivano ad una società con patrimonio netto negativo al 30-06-2006, ossia FC Internazionale Milano spa. Questo conferimento ha fatto aumentare il capitale di Inter Capital srl, le cui quote ("superquotate") sono state conferite in Inter Holding srl.

Con data atto 09-01-2007 è stato depositato presso il Registro delle Imprese l'Atto di Fusione mediante incorporazione nella società F.C. Internazionale Milano S.p.A.

E in questo modo Inter Holding srl controlla direttamente F.C. Internazionale Milano spa

 
 
 

LUCIANO MOGGI

Post n°73 pubblicato il 26 Febbraio 2008 da mino46
 
Foto di mino46

LA JUVE STANCA DI SCONTARE COLPE,
MA SONO QUELLE CHE HA VOLUTO SUBIRE. 

  Cobolli Gigli e Blanc hanno trovato la forza di protestare e di scrivere, ma c’è un punto della lettera che non mi convince affatto e credo che non abbia convinto per niente la grande massa dei tifosi juventini. A Federcalcio e Aia il presidente della Juventus e l’ad Blanc parlano di danni irreversibili, dell’assenza di serenità da parte degli arbitri nei confronti della squadra e poi aggiungono che “la Juventus non può continuare a pagare colpe per le quali ha già scontato una pena estremamente severa e dalla quale si sta risollevando anche grazie alla passione dei propri tifosi, che legittimamente chiedono rispetto”. Beh qui ci sarebbe voluto uno scatto di coraggio che non c’è stato, l’ attestazione pubblica che contro quella pena severa e non meritata (di cui a precedenti esplicite dichiarazioni di Cobolli Gigli) non c’è stata alcuna difesa da parte della Società. E se questo è vero com’è vero, se questo è stato voluto espressamente da Montezemolo (vedi dichiarazioni di Blatter), se l’avvocato della Juve chiese egli stesso la “congrua” pena della B, se la Juve dopo averlo annunciato ritirò il ricorso al Tar e non volle prendere in considerazione i ricorsi ad organismi di giustizia sopranazionali, che sicuramente li avrebbero accolti, adesso non si può lamentare di quello che ha subito, che ha accettato e voluto. Le colpe che la squadra sta ancora pagando derivano tutta dalla resa incondizionata, dalla rinuncia incomprensibile a difendersi da una sentenza che concludeva così: NON E’ STATO ACCERTATO ALCUN ILLECITO. Cosa dunque doveva pagare la Juve e cosa dovevano pagare i suoi dirigenti? Assolutamente niente. Cobolli Gigli e Blanc me lo permetteranno, ma non mi è parso felice il riferimento alla “passione dei propri tifosi grazie alla quale – dice la lettera – la Juve si sta risollevando”. I tifosi che conosco io sono quelli che hanno condotto una battaglia estrema, disperata per la prosecuzione ad ogni livello dei ricorsi contro la sentenza, contro le condanne, una battaglia mai finita, tuttora in corso e che ha avuto su fronte opposto l’attuale management della Juventus. A che vale richiamare la passione dei tifosi che avrebbero voluto ben altro, e tuttora lo vorrebbero, a difesa del nome, degli scudetti e delle glorie della Juve? Il club si è chiuso a riccio ed ora scopre che non può più continuare a pagare quelle colpe. Mi viene una grande delusione da Cobolli Gigli e da Blanc che mi danno l’impressione di voler raccattare qualcosa dei loro errori, ma di non saperlo neanche fare. Agli attuali plenipotenziari bianconeri voglio anche ricordare che proprio su quella accettazione delle sentenze, tradotta purtroppo come riconoscimento di colpevolezza, Moratti ha costruito l’autoassegnazione di uno scudetto, quello regalatagli da Guido Rossi, già componente del Cda dell’Inter, e la serie infinite di accuse e di calunnie, come quel riferimento alla presunta banda di truffatori per uno scudetto perso solo dalla sua armata brancaleone dell’epoca, senza alcun ricordo (bella faccia tosta) della condanna patteggiata e quindi ammessa (questa sì) da Oriali per i documenti contraffatti di Recoba (passaporto, e patente). Questa è la situazione che Cobolli Gigli e Blanc hanno voluto e sulla quale ora versano lacrime di coccodrillo o alibi non presentabili.
Sabato sera ho sentito richiamare da un conduttore della Rai il cosiddetto stile juve, con la sottile malevolenza che ora è tutta un’altra cosa rispetto ad un altro dopopartita di Reggio. Quel riferimento poteva valere solo come nota statistica, ma è stato preso invece come emblema della differenza di stile. Al di là di qualche dissomiglianza di tono a me sembra che la sostanza sia la stessa: una dura e giusta reazione da parte della Juve, con il viso di Cobolli Gigli che si faceva sempre più esacerbato man mano che le sue parole scendevano giù come pietre, e qualche ora dopo la lettera di cui ho detto. Al succitato conduttore vorrei dire che l’aplomb va bene fino a che non si colma la misura, e a Reggio la misura si è colmata di brutto e la colpa è solo dell’arbitro, delle sue scelte, dei suoi errori.Vorrei inoltre sottolineargli che PAPARESTA,autore della prestazione che tutti ormai conoscono,si prese le nostre accalorate rimostranze,ma non fu chiuso affatto negli spogliatoi come da tutti gli addetti ai lavori,REGGINI,dimostrato e testimoniato.In proposito mi viene spontaneo riportare una battuta di Cucci nel dopo partita di sabato(uno che di calcio se ne intende e non solo…al contrario del soggetto di cui sopra):”L’arbitro Dondarini sarebbe stato da murare negli spogliatoi”Naturalmente una battuta:speriamo non ci sia un capo di imputazione!E’ comunque lo specchio di una classe arbitrale che sotto la direzione di Collina si è fatta assolutamente mediocre e non si può dire che ciò dipenda da quelli che sono andati via, perché la confusione prende anche gli arbitri più esperti, o soprattutto questi. Cobolli Gigli si è allineato con Galliani nella richiesta di arbitri stranieri ma non si è spinto a chiedere il benservito a Collina, come a questo punto dovrebbe essere consequenziale, e come ha chiesto espressamente Xavier Iacobelli su Quotidiano.Net. La strategia dei reggitori del calcio, che sono quelli di prima, è sempre la stessa: aspetteranno che passi la buriana, e che torni la quiete, ma nel frattempo il danno resterà nella saccoccia di chi l’ha subito.
La squadra di Ranieri metterà in campo tutta la rabbia che l’ha presa a Reggio, ma anche gli assenti che tornano con la missione dell’immediato recupero di punti. Difficile che con tanti riflettori addosso, qualcuno mediti di far recuperare alla Juve qualcosa del mal tolto(non mi sentirei però di escluderlo); più semplice che ci sia più attenzione, che ci dovrebbe essere sempre, ma su questo, a riferirlo a Collina e alla sua squadra (di arbitri), è come parlare nel deserto. Mi viene da sorridere, anzi da ridere (è la parola giusta) ricordando il battage e i lustrini che accompagnarono la sua designazione (sottratta ai meandri di Calciopoli, ma non è il caso di riparlarne qui) e le sue dichiarazioni programmatiche. Molti si illusero che fossero finiti, in tutti i sensi, i problemi arbitrali, al di là di possibili scivoloni veniali. La realtà è sotto gli occhi di tutti.
Luciano Moggi

 
 
 

A proposito di GIUSTIZIA SPORTIVA!

Post n°72 pubblicato il 18 Febbraio 2008 da mino46
 
Foto di mino46

Il presidente Massimo Moratti , da ormai troppo tempo, sbandiera ai quattro venti la sua presunta onestà dichiarandosi vittima di una banda di Truffatori ( ex dirigenti juventini). Sarebbe interessante capire e comprendere quale significato attribuisca Moratti al termine onestà.
Considera , per puro caso, onesto il signor LELE ORIALI??? E’ ben noto a tutti , infatti, che Lele Oriali è cittadino italiano pregiudicato ( in senso strettamente giuridico) in quanto condannato ad Udine per ricettazione ( passaporto falso di Recoba).Stride fortemente, quindi, l’indignazione odierna dello stesso Oriali nei confronti del Catania. Si guarda alla pagliuzza degli altri e non si guarda mai alla propria trave!!!
Oppure considera lecita ed onesta l’operazione di cessione del marchio alla società INTER BRAND S.R.L per poter aggirare i parametri per l’iscrizione al campionato??
Moratti, inoltre, sostiene che i vecchi dirigenti juventini erano una banda di truffatori. Per poter affermare ciò fa riferimento , ovviamente, solo alle decisioni della Giustizia Sportiva dell’estate del 2006, non esistendo alcuna condanna penale definitiva a carico degli stessi.
Ci si chiede allora perché Moratti indagato per falso in bilancio debba essere considerato onesto ed altri soggetti , indagati, debbano essere considerati truffatori.
Non serve a nulla replicare a questo appunto facendo riferimento al proscioglimento , di pochi giorni fa, di Moratti in quanto anche Moggi e Giraudo , per l’ordinamento giuridico italiano , sono cittadini innocenti e semplicemente INDAGATI.
Noi tifosi juventini, infine, ci chiediamo perché la Juventus , in fretta e furia, è stata condannata dalla Giustizia Sportiva prima dei processi penali mentre l’Inter , nonostante gli innumerevoli procedimenti penali in corso ( vedasi casi telecom –falso in bilancio) non sia mai stata processata celermente dalla Giustizia Sportiva.
Vorremmo chiudere , se ci è consentito, con una semplice domanda: In considerazione del fatto oggettivo che gli organi di giustizia sportiva che hanno adottato le decisioni del 2006 a carico della Juve non erano quelli previsti dal Codice di Giustizia Sportiva ma quelli istituiti, tre giorni prima dell’inizio dei processi , da un ex amministratore dell’INTER ( Guido Rossi), cosa direbbe Moratti se un giorno l’Inter venisse processata da organi istituiti ad hoc dal commissario straordinario Luciano Moggi ?

 
 
 

JUVE 1 - ROMA 0. ...colpita e...affondata

Post n°71 pubblicato il 17 Febbraio 2008 da mino46
 
Foto di mino46

scritto il 16/02/2008 23.12.17 da POSTER56
Abbiamo spento la MAGGICA con lo spirito di sacrificio “MARCA JUVE”, incarnato dal CAPITANO. Al contrario Er Pupone ha fatto da spettatore. Una squadra audace il primo tempo che concretizza solo su punizione un vantaggio di gioco notevole. La Juve rischia solo su “fatti” occasionali. Nel secondo tempo entrano Nocerino e soprattutto Sissoko. Aumenta la “sostanza” a centrocampo e anche quando la Roma spinge la Juve regge benissimo e potrebbe sfruttare meglio un paio di contropiede molto pericolosi. Siamo a un punto dalla Roma. Il Milan pareggia e quindi consolidiamo la nostra posizione per la Champions del prossimo anno. Ecco la mia personalissima pagella: BUFFON (6,5) = Poco impegnato ma nel primo tempo si è fatto trovare puntuale su un paio di tiri pericolosi. Stenta a rinviare, forse per i problemi alla schiana. La sicurezza che infonde è sempre una garanzia. ZEBINA (6,5) = Fa il suo a destra. Si proietta un paio di volte in avanti. Sembra tonico e concentrato. Il fisico ce lo mette sempre. MOLINARO (7) = Corre e contrasta molto bene. Chiude benissimo alcune diagonali. In fase difensiva sta crescendo molto, e bene. I tempi degli inserimenti sono sempre giusti, ma purtroppo con i cross ancora non ci siamo. La frequenza di quelli passabili è ancora troppo bassa. ZANETTI ( 7,5 ) = Perché il goniometro del centrocampo basso bianconero è sempre in mano a lui. Stravince il duello diretto con De Rossi. Quando prende un colpo e rimane a terra, mi si è “gelato il sangue nelle vene”. Fortunatamente si è alzato ed ha continuato a giocare come sa. Grande Cristiano. LEGROTTAGLIE (7) = Insieme al gemello Giorgio “addormenta” ER PUPONE. Sbroglia un paio di occasioni con interventi in anticipo (un palo lo salva in uno di questi). Non perde mai la bussola nel secondo tempo quando la Roma aumenta la pressione e di testa sono tutte sue. Il Duca c’è. CHIELLINI (7) = Vedi sopra. Giorgio contrasta e non perde un duello. Ha fisico, carattere e grinta e si candida per diventare uno dei prossimi simboli della Signora. CAMORANESI (6,5) = Giostra a centrocampo con l’abituale tecnica e grinta. Con la squadra a tre punte il suo sacrificio era scontato. Gli è mancato solamente l’ultimo passaggio nel primo tempo, quando i bianconeri pressavano una Roma lenta e involuta. Il suo lo ha fatto in pieno. Aveva qualche problema alla schiena e nel secondo tempo è stato sostituito da NOCERINO (6). Antonio sferraglia sulla destra. Corre, raddoppia ma come Molinaro a sinistra, dovrebbe esercitarsi maggiormente nell’arte del cross. Alla fine contribuisce a “far fieno” e becca anche un giallo che non gli permetterà di scendere in campo alla prossima di campionato NEDVED (7) = Come Camo corre e lotta nel centrocampo più tecnico che fisico del primo tempo. Più di lui raddoppia su tutti i romanisti e conquista molti palloni che non finalizza al meglio. Ha provocato il calcio di punizione trasformato in goal da Alex. Mi sono mancati un paio di suoi tiri dal limite, ma fino alla sua sostituzione non ha mai mollato. Osannato giustamente dai tifosi quanto è stato sostituito. PALLADINO entra alla fine al posto di Pavel. Contribuisce con il CAPITANO a tenere palla. IAQUINTA (6,5) = Gli capita una occasione alla fine del primo tempo e quasi fa goal. Lotta e fa a sportellate con tutti i romanisti che gli capitano a tiro. Contribuisce a tenere palla in avanti e far rifiatare centro campo e difesa. Anche lui calato perfettamente nello “spirito Juve”. DEL PIERO (9) = M O N U M E N T A L E. Oggi più che mai ALEX è la Juve !!! Segna il goal della vittoria all’interno di una partita giocata a tutto campo, Il CAPITANO ha pressato sui difensori avversari, ha subito una quantità industriale di falli (Mexes andava espulso per doppia ammonizione ma è stato graziato da Saccani). Ha tenuto palla alla fine dopo che per tutta la partita aveva spaziato e corso su tutto il fronte dell’attacco senza mai perdere un pallone. GRAZIE ALEX !!! TREZEGUET (5,5) = Non tira mai in porta. Delle punte è quella che rientra meno. Nel secondo tempo, quando c’era bisogno di linfa fresca, il mister lo sostituisce con Momo SISSOKO (7). Forse esagero, però mi è piaciuto come si è calato nella partita. Non ha perso un contrasto. Ha conquistato diversi palloni importanti. Si è messo in mezzo al campo ed ha condiviso con Zanetti l’argine sulla tre quarti nei confronti di una Roma che nel secondo tempo doveva fare qualcosa di più. Di testa ne ha spizzicate parecchie. Insomma se servivano i suoi muscoli, lui li ha messi. Si sta inserendo bene in squadra e, tra l’altro, non mi sembra scarso tecnicamente. Beh vediamolo più spesso. Intanto oggi lo incoraggio.

 
 
 

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Post n°69 pubblicato il 30 Gennaio 2008 da mino46
 
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29/01/2008 di Michele Ruggiero (Delpierista di Juvenews) - letta 284 volte.

Gentilissimo Michele Santoro,

nel complimentarmi per la sua trasmissione, dove finalmente si torna a far lavorare la mente, dove il cervello e le idee prendono il posto delle gambe delle solite veline, letterine, schedine e chi più ne ha ne metta, dove il contraddittorio fra persone che esprimono pareri diversi è reso chiaro, libero e senza mediazioni inserite ad arte, dove il giornalista torna a fare giornalismo puro, bellissimo ed antico mesterie, per cui se c'è da mettere in risalto eventi interessanti per l'opinione pubblica questi vengono studiati, spulciati e resi pubblici, c'è un punto della trasmissione di giovedì 24 gennaio ("chi di mastella ferisce...") che vorrei mettere in risalto, giudicandolo negativamente.

Mi riferisco al momento in cui Travaglio, per ricordare le scomode amicizie dell'ex ministro Mastella, dice testualmente: amico anche di Moggi, che truccava i campionati.

L'affermazione su Moggi è falsa. Il fatto che la Juventus è stata retrocesa in serie B, non significa automaticamente che Moggi truccava i campionati. Nella sentenza della CAF guidata da Cesare Ruperto si dice chiaramente quanto segue: nel calcio italiano non c’era nessuna cupola (pag. 74), che il sistema Moggi è un’invenzione dell'opinione pubblica (pag. 74), che i sorteggi non erano truccati (pag. 83), che la balla delle ammonizioni mirate per favorire preventivamente la Juventus era, appunto, una balla grande così (pagg. 101 - 103). L'aspetto che emerge chiaramente dalla sentenza della giustizia sportiva è che la Juventus è stata condannata alla serie B con meno 30 punti, alla revoca di due scudetti e a 80.000 € di multa per ILLECITO STRUTTURATO. Sarebbe molto interessante, giornalisticamente parlando, andare a fondo sul significato di illecito strutturato, cercando di darne una definizione più chiara e precisa di quella che sono riusciti a fornirne prima Ruperto e poi Sandulli nelle motivazioni di condanna della Juventus. In particolare, alla Juve è stata riconosciuta la violazione dell'art. 6 del regolamento sportivo, a causa di ripetute violazioni dell'art. 1 del medesimo regolamento da parte di Moggi. In poche parole, secondo la sentenza, i comportamenti scorretti di Moggi, che prefiguravano solo la violazione dell'art. 1, hanno nel loro insieme comportato la violazione dell'art. 6, senza che questo articolo venga effettivamente violato su alcun singolo atto imputato a Moggi. Trasportando alla giustizia ordinaria questo concetto di illecito strutturato applicato per la prima (e presumo anche ultima) volta alla giustizia sportiva, sarebbe come se lei, carissimo Santoro, prendesse una serie di contravvenzioni per diveto di sosta e venisse a causa di questo ripetuto comportamento scorretto condannato per furto, rapina ecc. ecc. Bizzarro, non trova ? L'illecito strutturato è stato coniato perché era l'unico modo per spedire la Juventus in serie B, così come l'opinione pubblica, motivata da molteplici testate giornalistiche e televisive, desiderava ardentemente. Questo è il vero motivo, non perchè Moggi truccava i campionati. La Juventus vinceva i campionati esclusivamente perchè aveva la squadra più forte: gli errori arbitrali erano frutto semplicemente di errori e non altro. Se così non fosse, il campionato di calcio 2007/08 dove la prima in classifica riceve continuamente aiuti arbitrali, andrebbe interrotto immediatamente.

Eppure ad un giornalista intelligente, attento e scomodo (che per un giornalista è il massimo complimento che può ricevere) come è lei, caro Santoro, Calciopoli ha offerto notevoli spunti di interesse: mi riferisco alle motivazioni che hanno spinto un brillante funzionario Telecom a suicidarsi nel pieno della sua carriera; sul perchè siano sparite dalla circolazione tutte le telefonate che altri dirigenti sportivi facevano continuamente a Bergamo e Pairetto, oltre a quelle già note del sig. Moggi; sul perchè la nuova società Juventus non ha intentato alcuna causa di risarcimento danni nei confronti di Moggi e Giraudo, eppure quanti milioni di euro la Juventus ha perduto a causa di Calciopoli e altri interessanti spunti.

Con la speranza che, come sempre, il tempo chiarirà i contorni della vicenda e in attesa delle sentenze del TAR del Lazio che il 15 maggio 2008 discuterà su alcune iniziative prese da piccoli azionisti e tifosi della Juventus, la saluto cordialmente.



Michele Ruggiero

 
 
 

LETTERA DELL'AMICO GAUDI'

Post n°68 pubblicato il 23 Gennaio 2008 da mino46
 

Egr. Dott. Paolo De Paola,
Spett.le Redazione di Tuttosport,
Spett.le NUOVA EDITORIALE SPORTIVA S.r.l.,


ancora una volta, e con rammarico, Vi esprimo il mio disappunto di ex lettore del Vs. giornale, che ho deciso di NON ACQUISTARE PIÙ a partire da lunedì scorso, dopo il "cover-up" degli ennesimi scandali arbitrali della 19ma giornata di andata della "Serie A TIM".

Attraverso il web sono venuto a conoscenza dei contenuti dell'editoriale del direttore Paolo De Paola intitolato "Il diritto di sbagliare".
Evidentemente al peggio non c'è mai limite: al Dott. De Paola non dovrebbe sfuggire che proprio la Juventus, squadra del cuore dello storico "zoccolo duro" dei lettori di Tuttosport, per anni è stata fatta oggetto delle peggiori illazioni a causa delle ripetute vittorie (era del resto la squadra più attrezzata e meglio organizzata, come dimostrato dalle statistiche della IFFHS e dalla vittoria dei Mondiali 2006, figlia degli uomini che furono di Luciano Moggi).
Proprio quelle ripetute illazioni hanno determinato la retrocessione in serie B della Juventus nell'estate 2006, a culmine della farsa di "calciopoli", dove in fretta e furia furono emesse sentenze senza il rispetto dei fondamenti basilari del Diritto (che, anzi, fu riformato in corso d'opera dall'ineffabile Guido Rossi), in base al "comune sentire" del tifoso da bar. Del tifoso anti-juventino, ovviamente.
Anni di vittorie e maldicenze delle tifoserie avverse hanno lavorato secondo la nota teoria di Joseph Goebbels, per il quale qualunque menzogna può diventare realtà, basta ripeterla continuamente.
E così la Juventus è stata distrutta, privata delle risorse finanziarie da un anno nella serie cadetta e due (almeno) di lontananza dalla Champions League, dalla forzata cessione dei suoi campioni, due dei quali (Ibrahimović e Vieira) andati a rafforzare quella concorrente diretta cui è stato pure assegnato uno dei due scudetti revocati senza alcun riscontro di risultato alterato nelle partite giocate della Juventus. Il secondo dei due (si, proprio quello assegnato alla squadra di Moratti dall'amico ed ex consigliere dell'Inter Guido Rossi) non fu nemmeno oggetto di indagini.
Il Dott. De Paola ricorderà perfettamente che per sostenere un tale "aborto giuridico" (Sandulli dixit) venne concepito il cosiddetto "illecito strutturato" e si contestò un Art.6 CGS per somma di Art.1.

Comprenderà il Dott. De Paola che, alla luce di quanto sopra riassunto per sommi capi, il tifoso torinese sia assai poco propenso alla presa per i fondelli.
Il diritto di sbagliare e tutte le attenuanti che taluni pretendono doverose per una classe arbitrale giovane e inesperta (ma lo strapagato Collina non doveva essere la panacea?) non può essere concesso dalla tofoseria di una squadra, la Juventus, che ha pagato e sta continuando a pagare per reati che non ha mai commesso ma che certa stampa ha provveduto negli anni a sedimentare nel "comune sentire" con letture faziose e maliziose dei fatti sportivi, fatte su misura per compiacere i pruriti delle platee frustrate.

Il Dott. De Paola ben ricorderà la linea editoriale ipocrita, forcaiola e colpevolista adottata dal suo precedente giornale, la rosea Gazzetta dei vari Cannavò (colui che coniò il termine "moggiopoli"), Verdelli e Palombo.
Proprio Ruggiero Palombo, incredibilmente, riuscì sempre ad indovinare in anticipo gli esiti delle pazzesche sentenze dell'estate 2006, lasciando in noi juventini il fondato convincimento che il giornale dalle pagine rosa non si limitò a svolgere una legittima funzione di cronaca e di commento, ma fu parte attiva nel golpe che nel 2006 distrusse, forse per sempre, la gloriosa squadra bianconera, decretando la fine della fulgida era della Triade.

Noi tifosi bianconeri, dopo lo smarrimento iniziale, ci siamo documentati, ci siamo organizzati, ci siamo riuniti e associati, ci siamo scambiati informazioni sul web dove combattiamo con l'informazione e la ricerca dei fatti.
A differenza di altre tifoserie non abbiamo reagito ai torti subìti con la violenza, ma con un'opera di controinformazione volta a colmare il vuoto colpevolmente lasciato (con pochissime eccezioni) dai media ufficiali.
Tuttosport è stata, durante la direzione Padovan, una delle rare voci fuori dal coro, pur se timida. Ora stiamo assistendo ad un tentativo di normalizzazione che, sappiatelo, non potrà andare a buon fine.

Avrà capito il Dott. De Paola che dopo l'estate del 2006 nulla potrà più essere come prima. Noi juventini non riusciamo più a lasciar correre, con l'elegante distacco di un tempo. Non potremo mai dimenticare il dolore delle ferite che ci sono state inferte e che ancora fanno male.
La violenza, sia chiaro, non rientra nelle nostre corde. Preferiamo l'uso dell'intelligenza e il senso critico, che ci impedisce di accettare supinamente qualsiasi tentativo di lavaggio del cervello. Non possiamo convincerci che sia normale ciò che normale non è.
La nostra è diventata prima di tutto una battaglia civile e di democrazia.

Per tutti questi motivi rinunceremo all'acquisto del Vs. giornale. Sarà un boicottaggio massiccio, ne sono certo, almeno fino a quando la linea editoriale continuerà ad essere quella attuale.


Mi permetto di riportare di seguito due editoriali (di Giuseppe Belviso, presidente di GiùlemanidallaJuve.com e della Redazione di ju29ro.com) in cui moltissimi juventini oggi si identificano.

Distinti saluti

Alessandro
(Torino)

Per brevità aggiungo qui soltanto i link agli artcoli che ho riportato integralmente in calce al messaggio inviato a Tuttosport:

http://www.giulemanidallajuve.com/articolo...glio2.asp?id=82
http://www.ju29ro.com/articoli/Il_Diritto_di_dubitare.html

 
 
 
 
 

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GIU' LE MANI DALLA JUVE!

  Prima della sentenza aumma aumma della combriccola milanese Moratti,Rossi,Provera..ma il concetto rimane sempre lo stesso!!! SIAMO CAMPIONI D'ITALIA E NESSUNA SENTENZA POTRA' TOGLIERE QUELLO CHE NOI ABBIAMO CONQUISTATO SUL CAMPO!!!!
 

ECCO PERCHE' L'INTER NON E' IN SERIE B

SCANDALOSO:

Franco Ordine riferisce come Carraro si sia opposto ad una retrocessione dell'Inter dovuta alla violazione delle norme sul tesseramento e l'impiego di extracomunitari.

 

PERCHE' LA JUVE E' INNOCENTE!

 

LA JUVE E' SEMPRE LA JUVE!

LE DIECI COSE PIU' ASSURDE DI CALCIOPOLI SECONDO IL GRANDE GIORNALISTA MASSIMO ZAMPINI.
 
 

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