Creato da nami.1991 il 04/03/2013
Per chi è appasionato di Mitologia
 

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

FACEBOOK

 
 

I miei Blog Amici

Citazioni nei Blog Amici: 2
 
 

 

« Mitologia Celtica - Il c...Mitologia Fenicia - Chi ... »

Mitologia Celtica - Le divinità dei celti (Capitolo 6)

Post n°31 pubblicato il 19 Marzo 2013 da nami.1991

I celti hanno un'infinità di dei e dee: qualsiasi tribù, qualsiasi regione ha le sue divinità locali.
Nondimeno, alcuni dei sono comuni all'intero mondo celtico. Si possono ritrovare, con nome mutato, da una regione all'altra.
Così figurano nelle leggende scritte, come nelle iscrizioni rinvenute negli antichi luoghi sacri loro consacrati. Ecco ritratti di alcuni membri del consesso degli dei.

GLI DEI

DAGDA
Dagda è dio padre, regna sul creato intero e appare sia come lampo e tuono, sia come raggio luminoso del sole. Lo si raffigura armato di un bastone le cui estremità possono uccidere e resuscitare; oppure accanto a un calderone magico.
Un episodio comico del Libro delle invasioni
lo descrive come un essere di insolite porporzioni e narra di quando viene inviato al campo dei fomori, dalle tribù della dea Dana, a parlamentare con il nemico.
Burlandosi delle dimensione del celebre calderone, i fomori lo costringono a mangiare il contenuto di una gigantesca buca, ove hanno gettato gran copia di latte, montoni e maiali interi...Munito di un enorme cucchiaio, il dio inghiotte tutto fino all'ultima goccia, lustra poi la buca con il dito e distrattamente ingurgita perfino i sassi.
Alla fine s'addormenta ben pasciuto. Nel frattempo, i tuatha dé danann hanno potuto prepararsi alla battaglia.
Dagda possiede anche un'arpa incantata capace di indurre di volta in volta, in chi la ode, pianto irrefrenabile, riso folle o sonno profondo.
Sposo di una dea-fiume, ha parecchi figli. Da lei ha un figlio, Oengus, dio dell'amore. Per alcuni, tuttavia, Boand non è che un modo di rappresentare Brigit, figlia di Dagda...Difficile capirci qualcosa!
In Galles, Dagda si chiama Gwydyon; in Gallia, Sucello, ed è raffigurato con un mazzuolo e un piatto. In alcune regioni della Gallia è noto come Taranis, dio del cielo e del tuono.

LUGH
Onnisciente, onnipresente, è forse il più potente di tutti gli dei dei celtici. Dio del sole e della luce, Lugh è inoltre guerriero, stregone e inventore di tutte le arti, scienze e tecniche.
La sua magica lancia fa sprizzare i lampi e rombare i tuoni. Più volte egli intervenne in soccorso dei tuatha dé danann, o dell'eroe Cu Chulainn.
Il corvo è l'animale che lo rappresenta, perchè volta alto nel mondo celeste e ha il nero colore delle tenebre; esso riunisce i due mondi, i contrari, vita e morte, spirito e materia.
D'altronde, non è lo stesso Lugh figlio di Diancecht, un diom e della figlia del re fomoro Balor, donna di una razza di orgine infernale?
In Galles, Lugh di chiama Llew ed è frutto di un incesto fra la dea Arianrod e suo fratello Gwydyon (il Dagda gallese). In Gallia come nel resto d'Europa, si chiama Lugh o Lugos; viene sovente rappresentato con tre teste che guardano rispettivamente avanti, a destra e a sinistra, a significare il fatto che egli vede tutto.

CERNUNNO
Dio che porta sul capo le corna del cerco, animale sacro da tempi ancor più remoti di quelli dei celti. Signore degli animali, dio dell'abbondanza materiale, simboleggia anche il ciclo di rinnovamento naturale che ricomincia si stagione in stagione: le corna ramificate sono destinate a cadere d'inverno e rispuntare a primavera ancora più rigogliose. In numerosi racconti della mitologia celtica, Cernunno figura in veste di eroe, com'è il caso di Finn o di Pwyll.

OGMA
Chiamato Ogmios dai galli, questo è il dio della parola e dell'eloquenza. Egli comanda l'immneso potere che la parole esercita sopra ogni cosa: lo si raffigura come vegliardo avvolto nella pelle di un leone, con la clava in una mano e l'arco nell'altra, nell'atto di trarre a sé un gruppo di uomini mediante catene che fuoriescono dalla bocca del dio e incatenano le orecchie mortali.
Su alcuni esemplari di monete, la raffigurazione del dio è ancor più simbolica: dalla testa ricciuta parte una quantità di cordicelle che la collegano ad altre teste più piccole.
Capi guerriero salla forza erculea, ratello di Dagda è l'inventore della scrittura. Cu chulainn è un rappesentante di questo dio.

OENGUS
E' il figlio che Dagda ha avuto dalla dea Boand, moglie del fratello Elcmar, sua cognata e amante. Si narra, nella mitologia irlandese, che per nascondere l'illecita nascita del piccolo Oengus, Boand e Dagda abbiano impedito per nove besi il sorgere del sole.
Ecco perchè il bombo risulta concepito e generato nello stesso giorno.
Chiamato dai galli con il nome di Belenos, "il risplendenre", o Grannos, "il bruciante", è il dio degli innamorati; in special modo di quelli in difficoltà, che salve nel corso di numerose leggende. Protagonista egli stesso di un amore impossibile con la bella Caer, che vive periodicamente  sotto forma di cigno, deve assumere le sembianze di quest'uccello per vivere con l'amata.
Giovane e luminoso, Oengus è anche dio del sole. Le narrazioni irlandesi lo descrivono abbagliato d'un mantello dai larghi raggi dorati, simili a quelli dell'astro.
Il suo culto era molto diffuso nel mondo celtico, e si manifestava in grandi falò di gioia che venivano accesi sulle colline, per lo più il primo giorno di maggio.

MANANNAN
Prende il nome dall'isola di Man, lembo di terra situato al largo dell'Irlanda e della Scozia, che è servito da rifugio a parecchi marinai contro le temibili tempeste di quelle parti.
Figlio di Lir, re delle acque, è considerao il principe dell'oceano. Ha gli attributi di molti dei celtici.
Fratello di Dagda, possiede un calderone dell'abbondanza e un vascello che muove con il pensiero. Eccelle in numerosi misteri: in ciò corrisponde al personaggio di Manawyddan, figlio di Liyr.
Di lui si dice che sappia scatenare violente tempeste, poggiare il magico mantello sulle onde e ricoprirle di una spessa nebbia che impedisce la navigazione.

DIANCECHT
E' il dio della medicina,  e si vale perciò sia della magia sia della conoscienza delle erbe. Dispone, per il tempo in guerra, di una fontana della salute, dove immerge i feriti o i morti per guarirli o resuscitarli.
E' stato lui a foggiare un braccio d'argento per il re Nuada mutilato in battaglia.

GOIBNIU
E' il dio dei fabbri, insieme a due altri dei, entrambi artefici: Luchta, che lavora il ferro, e Credne, che lavora il bronzo. Invincibili sono le armi magiche da essi forgiate; se fabbricate da loro, le lance non mancano mai un bersaglio,

NODONS
Rappresenta il dio-re, e porta lo stesso nome, del re Nuada, menzionato nell'irlandese Libro delle invasioni.
La figura di Nodons è sopravvissuta nel personaggio del re pescatore dei romanzi medievali del ciclo della Tavola rotonda: l'intero suo regno viene colpito dalla sterilità, essendo il re malato.
D'altro canto, lo troviamo come Nudd in Galles; una traccia del suo nome, Nuz, è presente nelle leggende bretoni.

TENTATIS
Il suo nome viene da tuatha ovvero "tribù".
E' il dio della guerra, e protegge la tribù. Presso i galli, è noto anche come Toutatis.

LE DEE


DANA o ANA
Mentre gli dei maschi sono attivissimi, le dea madre compare poco nei racconti mitologici dei celti. Non meno, essa occupa un posto fondamentalem la cui origine ridale ai tempi antichissimi.
A lei i celti tributavano un culto particolarmente fervido. In Irlanda, Dana -o Ana- è la madre di tutti gli dei tuatha.
Nelle contrade dei Galles, essa è chiamata Don, madre di Gwydyon (omologo a Dagda) e di Govannon (omologo di Goibniu).
La si rappresentava spesso -e ciò vale anche per altre divinità- sia in figura di singola donna, sia in figura di tre donne sedute: il numero tre era carico, presso i celti, di uno speciale simbolismo.
In Gallia, difatti, Dana è venerata nell'immagine di tre metrone. Dea della fertilità, della pace, regolatrice del tempo e della vita del mondo.
E' anche regina delle Tenebre, e conduce le anime verso l'Altro Mondo.

MACHA
Altra regina della dea madre, il cui nome irlandese, Macha, diviene Epona nell'Europa continentale, e Rhiannon in Galles. Associata, nelle leggende, al cavallo, essa viene raffigurata sotto forma di un'amazzone a cavallo, accompagnata da un puledro.
Sugli esemplari di monete celtiche, è una giumenta dalla testa di donna. Il cavallo, d'altronde, è l'animale che trasporta i defunti  nell'Altro Mondo.
Nel Mabinogi di Pwyll, all'inizio del mito, la sua cavalcaturaè dotata di strani poteri; in seguito, diviene ella stessa cavalcatura. Coloro che le montano in groppa simboleggiano le anime dei morti, che lei traghetta nell'aldilà.

BRIGIT
Figura irlandese della dea madre, è contemporaneamente madre e figlia di Dagda! E' madre inoltre dei tre druidi, i fratell Brian, Iucharba e Iuchar.
Vano è cercare la logica nella genealogia degli dei celtici!
Brigit è dea delle fecondità, dela destrezza sia manuale sia intellettuale; prottetrice dei medici, dei poeti e dei fabbri. Il culto era legato a una festa molto diffusa nel mondo dei celti, quella di Imbolc, celebrazione di fine inverno tenuta nel primo e secondo giorno di febbraio. In Gallia e Gran Bretagna è chiamata Brigantia.

LA MORRIGAN E LA BODB
Queste divinità presiedono alle guerre, e il loro sostegno è caldamente consigliato a chi voglia uscire vittorioso da un cobattimento. Dee distruttrici, il cui fuoco divampa nei contendenti, regine dei fantasmi, esse vengono associate l corvo, presente sui campi di battaglia, e possono anche apparire in forma di tre cornacchie.

BELISAMA
In Gallia, questa divinità era venerata in numerosissimi santuari. Raffigurata in armi, a domostrare l'attitudine marziale, è anche dea dell'artigiano, delle belle arti e delle fonto termali. Possiede virtù di guaritrice.

ROSMERTA
E' considerata, in Gallia, la moglie del dio Lug.
Tradizione femminile del potere generatore di un coniuge tanto potente, presiede a giusto titolo alla fecondità.
La si vede, talvolta, con il caduceo (un bastone avvolto da due serpenti intrecciati) in mano: è un segno di ricchezza.
Ella simboleggia anche prosperità e fortuna: perciò viere rappresentata con una cornucopia traboccante di frutti, cereali i fiori.

L'EREDITA' DEI CELTI

Benchè i celti abbiano occupatom in Europa, un territorio immenso, le loro tradizioni, assorbite dalle civiltà affermatesi in seguito, sono ignote il più delle volte ai loro discendenti.
Chi saprebbe dire qualcosa, oggi, sul mito del rinnovamento e sul dio Cernunno, sul suo alleato, il cervo, le cui corna cadono e rispuntano anno dopo anno? Qualcuno ricorda la storia di Blodeuwedd, la fanciulla foggiata dagli dei da un mazzo di fiori selvatici?
La poesia dell'universo celtico è mondimeno sopravvissuta nei secoli. Ne troviamo traccia nelle lingue antiche, in tradizioni musicali tutt'oggi vivaci, in toponimi e numerose feste.
Ma è stata soprattutto la tradizione orale a tramandarsi di generazione in generazione, grazie ai racconto popolari ispirati a vecchi miti, che ancora viaggiano dall'Irlanda al Galles, passando per la Galizia (Spagna), la Vallonia (Belgio) o la Bretagna...
Tutti evocano un univrso misterioso, commovente o assurdo, che segue in libertà il filo di un'immaginazione scatenata dove sogno e realtà si fondono. In quest'universo valgonom anzitutto, rettitudine e coraggio; guai però l'umorismo.

Fine Capitolo Sei

E con questo capitolo la mitologia celtica è terminata; i capitoli sono stai presi dal libro "La Mitologia Celtica" di Michèle Mira Pons.

La prossima mitologia sarà quella fenicia

 


 

 

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/Mitologie/trackback.php?msg=11991249

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Ultime visite al Blog

tam_luds.capocasamberteleoamodio1940SadoNoirnami.1991paolbizzcorseixstufissimoassaituttofare8010e.elenasilvestrinthe_namelesssalvi.mardep.c
 

Ultimi commenti

Ti ringrazio ^-^
Inviato da: nami.1991
il 02/02/2019 alle 13:42
 
Tranquillo non devi scusarti ^-^
Inviato da: nami.1991
il 04/04/2013 alle 10:33
 
Mi sa che, più che indelicato, sono stato totalmente fesso:...
Inviato da: valerio.sampieri
il 16/03/2013 alle 22:54
 
Scusami se sono indelicato, ma quella Claudie Helft, dove...
Inviato da: valerio.sampieri
il 16/03/2013 alle 21:45
 
ciao nami..è proprio carino il tuo blog..:) Uli
Inviato da: modulo50
il 11/03/2013 alle 22:25
 
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963