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Mitologia Greca - Ulisse (Capitolo 7)

Post n°8 pubblicato il 09 Marzo 2013 da nami.1991

Il suo nome significa "colui che è ricco di espedienti".
Ulisse - in greco Odisseo- è l'astuzia in carne e ossa. Eccellente in battaglia, pieno di coraggio, divide con Eracle il primato sugli eroi dell'età antica. E alla sua abilità va in special modo attribuita la conclusione della sanguinosa, interminabile guerra di Troia.

CHI OSERA' SFIDARE ULISSE?

L'assedio di Troia dura ormai da dieci anni. Nè i troiani nè i greci sanno ottenere la vittoria decisiva.
Ciò non impedisce, ai più valorosi combattimenti di entrambe le parti - Ettore, Achille e molti ancora - di cadere in battaglia uno dopo l'altro. La follia omicida non avrà mai fine? Ulisse ha un'idea.
Fa costruire un gigantesco cavallo di legno che, nottetempo, i greci conducono sotto le mura della città assediata. Al risveglio, troiani non credono ai loro occhi.
Non  soltanto l'esercito  greco ha tolto il campo - degli assediati non c'è più traccia -  addirittura... Che strana bestia è quella che troneggia davanti si loro occhi?
Un messaggero greco - l'ingannatore -  racconta ai troiani che il suo esercito si è ritirato per la stanchezza. E, aggiunge, i greci hanno lasciato un'offerta ad Atena, perchè protegga il ritorno in patria: il magnifico cavallo. 
Tanto alto che i troiani non possano appropriarsene e condurlo in città
Ciò basta per incitare i troiani a mettere le mani sul cavallo.  A costo di grandi fatiche e sudore, riescono a condurre l'offerta entro la cinta delle mura. Non sospettano affatto quel che nasconde nelle budella...
A notte fonda, l cavallo di legno si apre. Dai suoi fianchi sbucano i greci con le armi in pugno.
L'astuzia di Ulisse ha funzionato. Dopo un vano, interminabile assedio, i greci sono entrati a Troia.
G
razie a chi? Al nemico stesso! Vincere, a quel punto, è un gioco da ragazzi. Il sacco della città è atrocie: gli uomini vengono sterminati, le donne prese con violenza.
Al mattino, la città brucia. La guerra di Troia è terminata.
Quanto Ulisse, dovrà usare ancora un bel pò d'ingegno per raggiungere Itaca, isola di cui è re.
E ritrovare sua moglie, la fedele Penelope. Dovrà traversare tutto l'Egeo in un viaggio carico di insidie. Poichè quando hanno invaso il palazzo del vecchio re di Troia, Priamo, i greci gli hanno preso Cassandra, sua figla.
Cassandra è si principessa, ma anche sacerdotessa di Atena. Sa divinare quel che accadrà e, siccome le profezie sono sovente funeste, nessuno le crede.
Atena è adirata per la violenza a una sacerdotessa. Decide che punirà i greci, senza
eccezioni.
Nonostante la sua predilizione per Ulisse, prima di toccare il suolo di Itaca, questi dovrà affrontare tutte le prove cui Atena l'ha destinato con l'aiuto di Poseidone.

IL CICLOPE POLIFEMO

Tra le più celebrate, c'è l'incontro con il ciclope Polifemo. Dopo una spaventosa tempesta, Ulisse è l'equipaggio approdano a un'isola sconosciuta.
Pensano di essere accolti come amici: ma l'isolca è abitata ai Ciclopi, e in particolare dal selvaggio Polifemo. Malgrado l'unico occhio infisso in mezzo alla fronte, il gigante  scopre subito Ulisse e i suoi amici che, senza saperlo, hanno violato il suo antro.
Polifemo è tornato dai pascoli ove ha condotto le greggi. Anzichè concedere ospitalità agli sconosciuti, subito ne afferra un paio, gli spacca la testa sulla roccia e... ne fa un sol boccone! Allibiti, Ulisse e i suoi uomini cercano una via di fuga.
Impossibile: Polifemo ha bloccato l'ingresso della grotta con un'enorme pietra.
L'indomani Polifemo sbatte in aria le braccia gigantesche, afferra altri due uomini e li divora. Poi chiede il vino che Ulisse tiente ne suo otre.
Beve a grandi sorsate. In quel momento Ulisse, che ha in serbo un nuova astuzia, sceglie di attaccar discorso _ Vuoi sapere in nome più noto, Ciclope? Il no nome è Nessuno. Proprio così: mio padre, mia madre e tutti i compagni mi chiamano Nessuno.
-Benissimo- risponde Polifemo.- Ucciderò Nessuno per ultimo, dopo i suoi compagni!
Poi, annebbiato dal vino e pasciuto di carne umana, si assopisce.
Come fuggire dal mostro cannibale che li avrebbe divorati tutti?
Aiutato dagli amici, Ulisse solleva il tronco di ulivo che il ciclope usa come stuzzicadenti. Lo scheggia in punta, lo affila come una matita, ne tempra la punta sul fuoco.
Non appena il sonno di Polifemo si fa profondo, Ulisse e i compagni riprendono il palo e, con tutta la forza che hanno in corpo, glielo conficcano nell'occhio, Il sangue ribolle attorno alla punta rovente.
Risuona l'urlo della belva. A quel grido accorrono i Ciclopi che abitano nelle vicinanze.
Circondano la grotta.Gli domandano chi l'ha aggredito
- Nessuno... E' stato Nessuno- urla Polifeto.
Nessuno? Allora non c'è motivo di strillare, protestano i Ciclopi. E rientrano nei loro antri.
L'astuzia è risultata efficace.
L'intervento dei Ciclopi è ormai sventato. Rimane da compiere la parte più ardua, la fuga. Ulisse e i compagni sono rimasi dentro la grotta.
Sebbene cieco, Polifemo è riuscito a togliere il masso all'ingresso. Fa uscire i montoni, ma resta a bloccare l'uscita e testa le pecore con le mani per abbrancare Ulisse e compagni, nel caso vogliano scappare in groppa ai montoni.
Allora Ulisse intravede la soluzione. Lui e gli altri si legano con il giunco al ventre dei capi più grossi.
Afferrano stretta la lana degli armenti. Polifemo tasta il dorso di ogni montone che passa.
Cerca di acchiappare chi vuole sfuggirgli tre le bestie. Non si accorge di nulla.
In breve, l'intero gregge è all'aperto. Ulisse e i compagni si sciolgono e corrono verso la nave. Prima che non si creda, a forza di remi, guadagnano il largo. Polifemo furente scaglia enormi macigni contro il fasciello...
Ulisse,  " il ricco di espedienti", ha trionfato. Certo lo attendono molte prova ancora.
Esposto alla furia del mare, ai venti e ai capricci del destino, molto dovrà patire per ritrovare la dolce Penelope. Dopo vent'anni di assenza getteà infine l'ancora nelle acque di Itaca.

Fine Capitolo sette

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Commenti al Post:
modulo50
modulo50 il 11/03/13 alle 22:25 via WEB
ciao nami..è proprio carino il tuo blog..:) Uli
 
nami.1991
nami.1991 il 02/02/19 alle 13:42 via WEB
Ti ringrazio ^-^
 
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ciao nami..è proprio carino il tuo blog..:) Uli
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