Eighties

La legge s'impone con il terrore della punizione ma essa, molto spesso, non è che il "rattoppo ritardato" della società sulle voragini di una mancata educazione...così l'uomo si ritenga responsabile anche degli errori altrui quando all'altrui educazione non partecipa.... Spesso i governi maleducati tradiscono le aspettative di una parte della società per privilegiarne un'altra e sono così costretti ad erigere lo scudo, mai sufficientemente ampio e veloce, della legge sui mali da essi creati.

Sono assolutamente d'accordo sul "rattoppo" della "voragine di una mancata educazione" Ritengo però che la causa vada cercata nel pensiero che si è imposto dopo il famoso '68. Non lo dico per spirito polemico. E' un'analisi che nel mondo cattolico è portata avanti da molti anni. Si chiama "Emergenza educativa" e parte proprio da quella constatazione che hai appena fatto. Forse, più che un governo o l'altro, ne siamo responsabili un po' tutti. Io, comunque, mia figlia di sette anni, l'ho messa in una scuola privata gestita dai primi che hanno rivelato questa "Emergenza"....di cui sono colpevoli soprattutto quei DEFICIENTI di colleghi che per decenni hanno sbandierato quell'educazione insensata priva di NO.

Si, sono d'accordo. Ne siamo responsabili un po' tutti. Per governo intendevo anche il suo impegno nella ristrutturazione delle scuole per quel che riguarda il fine principale che ad oggi sembra essere soltanto l'inserimento nel mondo del lavoro e non l'amore verso il mondo e la vita che dovrebbero essere la prima preoccupazione di una comunità che intende vivere in armonia. Per questo ci ritroviamo a non comprendere questi crimini.

Chiamati a risolvere un “problema” sopra un problema, dall’idea dell’unica madre e unico assoluto di dare vita, nella negazione dell’assoluto deriva il non esistente perché l’assoluto non è in grado, si passa la palla a chi può decidere e viene chiamato a demarcare la regola della vita e della morte in quanto unico garante riconosciuto nella legge e nella sua buona applicazione nella quale sfocia il diritto (per rappresentanza) di onnipotenza, il diritto di appello dell’interessato (chi deve essere condannato a morte o non) viene riconosciuto nell’assolutismo femminile dell’essere Madre e garante assoluto (che manca), niente appello perché non c’è parola, mha… forse è il gemito e la parola d’intelletto e cognizione che demarca la vita vita e la morte morte? Forse è già con questa argomentazione che ho fatto un aborto? Nel rendere argomento una vita vita e se non ha parola ne intelletto è morte morte, ma già nell’argomento pecco di onnipotenza perché appunto non esiste parola, in questo caso potrei essere io DIO, che cosa ne dici? La parola è la parola di DIO! Dimenticandomi che da una parte la Vita stessa è madre assoluta, o meglio dire dare alla vita ciò che appartiene alla vita.