Creato da mjkacat il 24/05/2005

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cassetta2
cassetta2 il 19/02/24 alle 12:41 via WEB
Un saluto dal 2024
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Eustachio il 08/08/13 alle 19:59 via WEB
A me ha fatto riflettere questo articolo,ha il medesimo filo conduttore del libro con mezzo secolo di anticipo.
 
Da_1a_100
Da_1a_100 il 02/05/11 alle 23:48 via WEB
PURTROPPO NOTO CHE PARECCHIE PERSONE NUTRONO UNA (FORTE, CONSISTENTE) IDIOSINCRASIA NEI CONFRONTI DI GESù CRISTO (E DELLA CHIESA) ________________ DA DOVE NASCE CIò?? QUALI SONO I VERI, PROFONDI MOTIVI ??
 
Da_1a_100
Da_1a_100 il 26/12/10 alle 21:18 via WEB
1/4 Il clima culturale che noi respiriamo potrebbe essere indicato con tre sostantivi: pluralismo, relativismo, nichilismo. Questi tre fattori sono determinati dalla scomparsa nel nostro orizzonte di comprensione dell’uomo e del cosmo delle chiavi interpretative classiche costituite dalle cosiddette “metanarrazioni” o “metaracconti” . Con questi termini si intendono i tre grandi filoni che hanno dominato la cultura tradizionale: il cattolicesimo culturale, il liberalismo ed il marxismo. Questi tre filoni hanno modificato la cultura occidentale con le loro interpretazioni “al dilà”, “alla base”, “oltre” il mondo sensibile. Questi tre filoni sono oggi scomparsi dal panorama culturale : il cattolicesimo è oggi un sistema culturale decaduto, che rappresenta una cultura di minoranza; il liberalismo, nato da ascendenze hegeliane, è caduto; il marxismo è caduto dopo il 1989. Il primo a cadere è stato il cattolicesimo: contro di esso, la lotta senza quartiere scatenatasi dal 600, ha fatto sì che da almeno due secoli non è accettato come controparte culturale. Tutto nasce dalla crisi della metà del 600, dalla crisi del concetto di “essere”. Gli uomini hanno perduto la certezza che la ragione umana possa cogliere il primo principio delle cose. Caduto l’essere, è caduto il Sistema Cattolico. La crisi dell’unità del sapere ha fatto nascere i saperi settari, chiusi in se stessi, che consistono in verità comunicate agli stessi cerchi a cui si riferiscono. Dall’epoca delle dispute sulla Grazia, la Teologia è uscita dal campo culturale, ridotta al “sapere dei preti” e lì confinata. La Teologia è collegata al settore privato, cioè pretesco. La capacità della ragione per attingere l’essere viene così messa progressivamente fortemente in dubbio, fino alla affermazione kantiana che il “noumeno” (la cosa in sé, l’essere) non è conoscibile dalla ragione, che può conoscere i saperi fenomenici (sensibili, appartenenti al mondo sensibile). Da questa frammentazione del sapere unitario, metafisico e teologico, nasce negativamente il pluralismo, come Kant aveva già detto della Ragion Pura. Questo pluralismo avrebbe generato universi conchiusi in se stessi. Ciò si è fuso con il prevalere del sapere illuministico. L’illuminismo considera la ragione umana come il massimo strumento per raggiungere la verità oggettiva. Rimangono esclusi sentimento e trascendenza. La Ragione è l’unico principio conoscitivo della realtà umana. La Storia Umana è la celebrazione dei Trionfi della Ragione Umana. E’ la visione immanente della Storia, che cancella la fede cristiana. La Cultura Moderna crede di essere diventata adulta e ha tolto di mezzo i miti cattolici. Le verità di fede, nel primo illuminismo, erano accettate come Miti. I Miti cattolici vengono usati, sfruttati, ma non producono più i contenuti di realtà che quei presenti miti hanno per la Chiesa come Verità. La Resurrezione è un mito che per l’illuminismo celebra la resurrezione dell’uomo che muore e rinasce heghelianamente nella realtà dello spirito umano. I sistemi pluralistici sono stati generati nel sistema illuministico. Questa cultura genera anche in mezzo a noi dei controsensi, ad esempio i concetti di “solidarietà”, “tolleranza”… L’illuminismo è celebrazione delle facoltà umane come celebrazione dello Spirito Umano e della sua Libertà. La cultura dominante pluralista e neoilluminista nasce contro la percezione dell’unità dell’essere e della possibilità di conoscere la Verità dell’Essere. Questa è la difficoltà in cui si dibatte la Chiesa. La mentalità moderna non può accettare la Fede come predicata, ma semplicemente perché l’uomo moderno non ha le capacità di poter percepire ciò che è al dilà del sensibile, del moderno, dello storico, perché l’uomo non crede che la ragione possa cogliere la Fede, la Trascendenza. Se questa cultura nella quale siamo immersi crede solo alle esigenze della fede immanente, essa è relativistica, perché non crede alla verità oggettiva. Quindi la Chiesa parla e l’uomo moderno ascolta con nostalgia, simpatia, compiacimento, sogno come una favola, ma non crede a ciò che la Chiesa dice. L’uomo moderno è disincantato, dissociato, spaesato, gli mancano le metanarrazioni che danno senso al discorso religioso. Questi filoni culturali penetrano largamente nel nostro popolo attraverso la TV che veicola valori non spirituali, liberal massonici e marxisti, usando uomini e dottrine della fede cristiana come “miti cattolici”. La Chiesa è presentata con grandi riti e celebrazioni con il commento della sicurezza laicista, come realtà obsolete, ma gradevoli e godevoli come miti…
 
Da_1a_100
Da_1a_100 il 26/12/10 alle 21:11 via WEB
2/4 Dalla forma pluralistica ed illuministica nasce l’esercizio del relativismo. Il tecnico è chiuso ad ogni realtà superiore ad ogni competenza, conosce solo il vero della sua specialità. Il biologo, ad esempio, è tale nel suo campo chiuso in se stesso, ma non ha competenza etica. Per cui, la conseguenza necessaria è che l’uomo deve penetrare il reale senza alcun freno né teoretico né etico. Questa guerra etica ingaggiata dalla Chiesa fin dai tempi di Paolo VI è, a mio avviso e sul piano culturale, perdente perché gli uomini vivono in questa temperie culturale e non hanno le categorie, le metanarrazioni, per capire la Chiesa. Dell’antico illuminismo è rimasto questo principio, che unito alla scientismo (non la scientificità, ma l’esaltazione della scienza come scienza, sganciata da ogni valore superiore) fa emergere tutto il sapere che fa riferimento all’essere. Ciò causa la disgregazione di ogni dottrina etica, perché per conoscere il mondo ho solo la ragione personale individuale, che è fondamento di “un’autoetica” che può essere limitata solo dal Potere Pubblico e dalle sue leggi, e tutto è ricondotto al circolo dell’immanenza, per cui tutto ciò che non è dimostrabile dalla ragione non c’è, non può essere oggetto di indagine. Siamo in una notte profondissima di cui non si vede l’uscita. Si vive in un momento in cui la purezza della Chiesa e della Fede si onora per ragioni pubbliche, si onora tutto quello che la Chiesa fa, ma come passato della cultura umana, senza vera convinzione e forza vitale. Nel preambolo della Costituzione Europea le radici cristiane sono accomunate a quelle illuministiche e greco romane, perché non si ritiene il cristianesimo una metanarrazioni, ma un evento del passato ormai passato. Da qui nasce anche l’impostazione del dialogo e della tolleranza, che vanno intesi come libertà di espressione e irenismo, fonte della democrazia. Come afferma Rusconi: la democrazia non può far a meno del relativismo, perché, abbattendo il dogmatismo, abbatte la dittatura dell’essere e crea una società di saperi eguali ed esclusivi, affermando la dignità della persona umana come singolo individuo e quindi genera il pluralismo. In questo contesto, quindi, la modernità è stabilita come annullamento e superamento delle tre metanarrazioni tradizionali: liberale, cattolica e marxista. La nullificazione di questi tre metaracconti genera il pluralismo. Il pluralismo, in Europa Occidentale ed in America del Nord si scontra con l’illuminismo, che porta alla concezione della Storia come celebrazione della ragione, dell’immanenza. Il Neoilluminismo è diventato il portatore di nessuna interpretazione complessiva ed etica tramite lo scientismo, esasperazione della ragione strumentale, elevato ad uno strumento di conoscenza. Le masse sono dominate dalla corrente illuministica a loro insaputa. Il declino della concezione trascendente è evidente nelle popolazioni cattoliche, che stanno perdendo le motivazioni trascendenti, rifuggendo nel devozionismo. La mentalità illuministica è veicolata dalla stampa quotidiana italiana e dalla TV, nuova metanarrazione, nuova radice culturale. Cosa può fare la fede cattolica di fronte a questa cultura, che genera gruppi e saperi chiusi, tenuti insieme fragilmente dal “dialogo” nell’accezione povera di libertà di espressione, per cui non si dialoga? Il mondo cattolico è emarginato, ma in quanto portante una tradizione radicata portatrice di “voti” è riverito dal mondo laicizzato con la cosiddetta “genuflessione di Cartesio”. Da qui nasce il nichilismo, la negazione che l’uomo e le cose abbiano senso, da cui segue il rifiuto di ogni senso della vita e della storia, con la conseguente negazione di ogni verità. Il nichilista, ove esistesse, nega l’oggettività della verità e del vero, la possibilità di attingerlo e di conoscerlo, e nega che la vita umana abbia fine e senso (disincanto, spaesamento, impossibilità di riferirsi alle culture che si ispirano alle tre metanarrazioni…). La cultura cristiana è minoritaria, e forse nei preti non esiste, perché siamo autoreferenziali per il sistema tomista di valori appresi. La democrazia moderna, che è democrazia relativista, che odia le realtà sociali possidenti verità non dimostrabili dalla ragione e quindi “integraliste”, “dogmatiche”, “autoritarie”, ecc., odia le affermazioni assolute di principi indimostrabili (posizioni di Bodei, Rusconi). Oggi non c’è bisogno di schiacciare la Chiesa, perché essa è marginalizzata, e non bisogna fare martiri, con il rischio di riproporla all’attenzione generale. La cultura relativistico – nichilistica tende poi a nullificare il mito: il dialogo e la tolleranza, intesi come libertà di espressione ed irenismo, fondano una pace instabile. La cultura moderna dà modo di espressione a tutti (pluralismo) in un “dialogo tra sordi” che sono prigionieri delle loro verità relative. La democrazia è anarchia di uomini sotto la comune sovranità della legge, unica fragile barriera che regola e disciplina la convivenza e coesistenza di tutti perché possano dirsi comunità umana. La cristianità porta avanti valori umani validi per tutti: e in questo contesto culturale è perdente. Cosa si può fare?
 
1carinodolce
1carinodolce il 23/12/10 alle 22:30 via WEB
L'hai scritto tu, questo articolo??!!!?? ^____* __________________________ http://www.avvenire.it/Commenti/desideriolimite_201012230857310670000.htm __________________
 
daredevil665
daredevil665 il 22/12/10 alle 23:38 via WEB
Ma valà che tu sei tornato perché è Natale, altroché telefono! :))) Tutti i tuoi modi hanno a che fare col religioso! haaaahahaha.... Comunque ero venuto a trovarti in incognito nei tuoi siti, dove ti o anche visto vestito tutto in pelle da pistolero, almeno credo ( sembrava una statua ), ma non ho commentato perché non volevo romperti le scatole anche là. Comunque buon ritorno e buone feste. Ciao
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Citaz il 17/12/10 alle 09:47 via WEB
NIETZSCHE, PROFETA DEL NICHILISMO Nichilismo vuol dire che i supremi valori si svalutano, che manca la risposta al perché, che non esiste nulla di assoluto e incontrovertibile. Nichilismo vuol dire che il mondo dei valori metafisici, morali e religiosi si sono frantumati in mille pezzi. Vuol dire che dell'esere non ne rimane più nulla. La proposta scandalizza la Chiesa, i moralisti e tutti coloro che credono ancora in una Ragione forte, fondazionistica. Ma forse, dopo i genocidi e gli olocausti del Novecento, dopo le grandi ideologie (destra e sinistra) che con i suoi "valori supremi e sacri" ci hanno fatto a pezzi e condannato alla morte una schiera infinita di donne e di uomini innocenti, il nichilismo, pur senza misconoscere i rischi, sia uno stile, un "modus vivendi" che protegge la differenza, cioè la diversità e impedisce l'omologazione. E questo e già un motivo di nobiltà rispetto a tutte le logiche massificanti, siano di destra o di sinistra, cioè alla pretesa del pensiero unico, il quale considera la diversità pericolosa, ingombrante e dunque da cancellare al più presto. . . . . . MMAAHHHH
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
anonimo il 23/11/10 alle 06:19 via WEB
quando una persona deve pagare per parlare a che punto sono le relazioni? cambia molto col paradosso che per aver sesso si va a puittane? ecco il perchè della pillola.. riduttiva. senza nulla togliere alla specializzazione di chi la somministra.
 
mjkacat
mjkacat il 28/07/10 alle 02:23 via WEB
Ti ringrazio per il tuo intervento perchè mi suggerisci involontariamente un libro che comprerò subito; quello di Kundera che sviluppa magistralmente quello che è sempre stato un mio slogan, e cioè che "Gli imbecilli sono invulnerabili",...ma più in la di qualche banale battuta sulla kriptonite (quella che uccideva Superman) non ero riuscito ad andare a differenza di Milan che c'ha scritto un romanzo che sono veramente ansioso di leggere. Grazie
 
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