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Registrato il 26 ottobre 2017 a Villa Attems, Lucinico (GO)
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LE STANCHE MEMORIE DI ADRIANO SU RAI 5
Post n°2090 pubblicato il 06 Gennaio 2012 da pierrde
L'avvento del digitale terrestre ci ha riempito di molti canali spazzatura, ma, grazie al cielo, ci ha portato Rai 5, un canale attento alla cultura in generale e alla musica non solo commerciale. A pochi giorni dalla chiusura di Umbria Jazz Winter ecco uno speciale di un'ora circa che oggi ha permesso anche a chi ad Orvieto non c'era di farsi un'idea dell'accaduto. Ovvio che il filmato potesse ricreare solamente in parte l'atmosfera ed i personaggi di un grande festival e che non permetta di esprimere giudizio alcuno sui concerti presentati dato il minutaggio irrisorio dedicato alla musica. Meno ovvio che la scelta dei musicisti raccontati e ascoltati abbia privilegiato spesso i meno interessanti a scapito ad esempio di Stan Tracey, Gonzalo Rubalcaba, Lydian Sound Orchestra o dello stesso Paolo Fresu. Ma se una sola puntata non poteva coprire adeguatamente tutti gli eventi ci si chiede allora quali i criteri adoperati nella scelta dei personaggi da tratteggiare. Un ultimo appunto, non nuovo per chi mi legge con regolarità: come (quasi) sempre l'omaggio alla musica leggera italiana, in questo caso quello a Celentano, mi ha fatto rimpiangere l'originale pur con solo due brani ascoltati. Guardando l'organico schierato non ho fatto a meno di pensare a quanto talento sprecato in un progetto di dubbia originalità e riuscita. Evidentemente le esperienze passate non insegnano nulla e la storia si ripete: quanti sono gli omaggi alla musica leggera italiana che si possano considerare riusciti ? Considerando la quantità dei progetti in circolazione la percentuale è bassissima e credo dovrebbe indurre a maggior prudenza i nostri musicisti. Il discorso vale anche a livello internazionale: quante brutte riletture di musica pop o di altri generi sono state stampate a fronte di capolavori come le musiche di Hendrix rilette dall'orchestra di Gil Evans ?
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