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UMBRIA JAZZ: DIETRO FRONT E FUORI IL PROGRAMMA
Post n°2445 pubblicato il 08 Novembre 2012 da pierrde
Ritiene «completamente e positivamente risolvibile» il ministro dei Beni culturali, Lorenzo Ornaghi, la vicenda dell’assegnazione dei contributi ministeriali al festival Umbria Jazz, escluso nel 2012 per aspetti formali. Lo ha detto a margine della presentazione dell’inserimento del Tempietto di Campello sul Clitunno nella lista dei Beni patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, a Perugia. Ornaghi, fra l’altro, ha avuto un colloquio con l’assessore Fabrizio Bracco, dopo la dura riposta di questo al niet sui contributi e a una nota dello stesso Ornaghi. Jazz è cultura «L’affermazione che mi è stata attribuita – ha detto Ornaghi – e cioé che il jazz non appartiene alla cultura italiana è assolutamente infondata. Credo i giornali abbiano scomodato illustri personalità come Arbore per commentare ciò che non esisteva e quindi non poteva essere commentato». Fatta questa «doverosa precisazione», secondo il ministro «gli aspetti formali di non ammissibilità esistevano ma sul piano della sostanza a partire da gennaio la questione sia completamente e positivamente risolvibile». Rifare la domanda In particolare, «avendo predisposto a gennaio, come succederà, la domanda nei termini formalmente ineccepibili credo che le valutazioni non possano che essere positive su un’esperienza che e’ importante come quella dell’Umbria Jazz». Restano i dubbi su come, chi di dovere, possa aver sbagliato formalmente a presentare la domanda nel 2012. In attesa di capire se la querelle sia dovuta ai soliti giornalisti comunisti ed essendo comunque fin troppo abituati ai salti mortali carpiati con avvitamento da parte di chi occupa poltrone per poterli prendere sul serio fino in fondo, segnalo la pubblicazione del programma completo di Umbria Jazz Winter a questo link: http://www.umbriajazz.com/categorie/28-dicembre-2012 Per chiudere definitivamente il capitolo Umbria Jazz segnalo anche l'intervento di Mark Baldwin Harris, musicista e produttore di molti, uno per tutti Fabrizio De Andrè, che è intervenuto sul sito de Il Sussidiario dove è possibile leggere le sue considerazioni: |
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