Post n°2479 pubblicato il
06 Dicembre 2012 da
pierrde
I trent’anni del Top Jazz all’insegna di un ritorno alle origini.
Ristabilite le nove categorie che premiano dischi, musicisti, gruppi e nuovi talenti del jazz italiano
e, di nuovo, anche di quello internazionale. Ecco tutti i dati sullo stato di salute del jazz
nel 2012 e i nomi dei protagonisti che saranno premiati il primo gennaio a Umbria Jazz Winter.
Il Top Jazz rappresenta da trent’anni la fotografia reale e attendibile del panorama jazzistico internazionale
e del fermento vitale che lo anima. Non solo per Musica Jazz, che il referendum ha creato
e continua a organizzare, ma anche per quello «stato democratico» di appassionati del genere che,
proprio in questo strumento, può conoscere e riconoscere cosa gira intorno, oltrepassa e allarga i
propri confini. Il jazz, infatti, è ormai universale più di quanto sia mai stato, e proprio per questo
Musica Jazz, dopo aver ritenuto chiuso l’esperimento avviato nel 2007 – quando a essere preso in
esame divenne soltanto il panorama italiano – ha deciso di tornare alle originali nove categorie, affidando
le valutazioni ad una giuria forte di oltre 80 critici e riaprendo così le porte al confronto con
le eccellenze mondiali: dischi, musicisti, gruppi e nuovi talenti del jazz italiano e internazionale, più
la ristampa che meglio di altre abbia saputo riportare gli ascoltatori dentro le trame della magnifica
storia del jazz.
Vincitori TOP JAZZ 2012:
• DISCO italiano dell’anno (premio Arrigo Polillo): «Traditions And Clusters», Franco D’Andrea (El
Gallo Rojo) .
• MUSICISTA italiano dell’anno (premio Pino Candini): Mauro Ottolini.
• FORMAZIONE italiana dell’anno: Artchipel Orchestra.
• Miglior NUOVO TALENTO italiano: Enrico Zanisi.
• DISCO internazionale dell’anno: «Sleeper», Jarrett-Garbarek-Danielsson-Christensen (Ecm) .
• MUSICISTA internazionale dell’anno: ex aequo Wadada Leo Smith e Rob Mazurek.
• FORMAZIONE internazionale dell’anno: Brad Mehldau Trio.
• Miglior NUOVO TALENTO internazionale: Mary Halvorson.
• RISTAMPA dell’anno: «His Prestige / New Jazz Albums», Eric Dolphy (Prestige).
Da veri e propri maestri, da anni ai vertici del referendum, come Franco D’Andrea – con le sue
quattro formazioni registrate live (da festival del Trentino) nel doppio cd «Traditions And Clusters» –
agli estrosi talenti delle successive generazioni, Mauro Ottolini e Ferdinando Faraò (alla guida della
Artchipel Orchestra), e di quelle future: tra tutti il ventiduenne pianista Enrico Zanisi.
Il settore internazionale non è da meno: in evidenza, soprattutto, la prestigiosa vittoria di Keith
Jarrett per il miglior disco, «Sleeper» - assoluto inedito del 1979 a Tokio con Garbarek, Danielsson
e Christensen – e il pareggio meritevole tra due trombettisti all’avanguardia, entrambi molto amati
anche in Italia, Wadada Leo Smith e Rob Mazurek.
Tutti i vincitori del referendum potranno essere ascoltati nel compact disc fuori commercio dedicato
al Top Jazz, prodotto con la collaborazione delle case discografiche e allegato a Musica Jazz di gennaio.
Non solo: la frangia italiana dei musicisti premiati quest’anno si esibirà in uno speciale concerto il
primo gennaio 2013 all’interno di Umbria Jazz Winter. La serata, in programma al Teatro Mancinelli
di Orvieto, prevede infatti l’esibizione dal vivo di tutti i jazzisti che, nell’occasione, saranno premiati
ufficialmente.
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