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Mondo Jazz

Il Jazz da Armstrong a Zorn. Notizie, recensioni, personaggi, immagini, suoni e video.

IL JAZZ SU RADIOTRE

 

martedì 9 ottobre 2018 alle 20.30

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JAZZ & WINE OF PEACE

Pipe Dream

violoncello, voce, Hank Roberts

pianoforte, Fender Rhodes, Giorgio Pacorig

trombone, Filippo Vignato

vibrafono, Pasquale Mirra

batteria, Zeno De Rossi

Registrato il 26 ottobre 2017 a Villa Attems, Lucinico (GO)



 

 

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NOVITA' E.C.M. IN USCITA

Post n°2554 pubblicato il 26 Gennaio 2013 da pierrde

Keith Jarrett
Hymns / Spheres

Keith Jarrett: organ

ECM 1086/87

“Hymns/Spheres”, il celebrato incontro di Keith Jarrett con il Trinity organ dell'abbazia benedettina di Ottobueren del 1976, è finalmente presentato nella sua interezza in questo doppio cd tratto dai nastri originali analogici. "Nessuna sovraincisione ne abbellimento tecnico è stato utilizzato, ascoltiamo solamente il suono dell'organo nella sua purezza". Suono modulato dalla mente, dalle mani e dai piedi di un grande imporovvisatore. In occasione dell'uscita nel 1976, alcuni critici paragonarono questa musica a quella per organo di Ligeti, Messiaen e Reger, ma il tempo ha mostrato che questo lavoro che viene ripresentato oggi è esclusivamente il frutto dell'originalità e della creatività proprie di Jarrett.

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Stephan Micus
Panagia

Stephan Micus: Bavarian zither, dilruba, chitrali sitar, sattar, 14-string guitar, nay, voice

ECM 2308


"Panagia" è il ventesimo album di Stephan Micus per ECM, l'uscita coincide con il suo sessantesimo compleanno. La parola greca Panagia è uno dei nomi della Vergine Maria, madre di Cristo. In questo album Micus propone sei preghiere greco-bizantine alla sua maniera inimitabile, con gli strumenti raccolti durante i suoi viaggi in giro per il mondo. "L'album alterna poesie cantate a brani strumentali, creando una struttura simmetrica, quasi ritualistica. Con Panagia ho focalizzato maggiormente l'attenzione sugli archi", spiega Micus parlando di questo lavoro realizzato nel suo studio di Mallorca dove vive ormai da anni. "Gli strumenti vengono dalla Baviera, dall'India, dal Pakistan e dallo Xinjiang cinese e in più c'è una chitarra con 14 corde di mia invenzione". Micus tiene a sottolineare che il suo intento non è quello di replicare una musica altrui, ma di crearne una nuova ed universale.

 

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Eleni Karaindrou
Concert in Athens

Kim Kashkashian: viola; Jan Garbarek: tenor saxophone; Vangelis Christopoulos: oboe; Eleni Karaindrou: piano; Sergiu Nastasa: violin; Renato Ripo: violoncello; Stella Gadedi: flute; Marie-Cécile Boulard: clarinet; Sonia Pisk: bassoon; Vangelis Skouras: french horn; Socratis Anthis: trumpet; Maria Bildea: harp; Dinos Hadjiiordanou: accordion; Aris Dimitriades: mandolin
Camerata Friends of Music Orchestra, conducted by Alexandros Myrat

ECM New Series 2220

Ciascuna delle composizioni di Eleni Karaindrou, come sostiene la stessa compositrice, sembra essere parte di un mosaico che prende forma definitiva molto lentamente negli anni. La forma complessiva diviene più chiara e meglio dettagliata attraverso ciascun nuovo album. Questo è il ventesimo per ECM, la documentazione di una grande performance che segna il ritorno nella grande Athens Concert Hall dopo "Elegy of Uprroting". Il concerto presenta un eccezionale ensemble di solisti, che hanno portato un imprescindibile contributo alla realizzazione di questo lavoro, e una serie di composizioni scritte o rielaborate per il teatro. Nel nuovo arrangiamento di "Closed Roads" è protagonista il timbro robusto della viola di Kim Kashkashian, in un album che si apre e si conclude con il suono intensamente nostalgico di Jan Garbarek sullo sfondo di un gruppo d'archi e della stessa Karaindrou al pianoforte sulle musiche del Requiem per Willy Loman da "Death of a Salesman".


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In uscita a metà febbraio



Stefano Battaglia Trio
Songways

Stefano Battaglia: piano; Salvatore Maiore: bass; Roberto Dani: drums

ECM 2286

Il trio di Stefano Battaglia continua nella direzione del recente "The river of anythere" con una nuova selezione di canti, inni, danze, tutti scritti da Battaglia ed ispirati dalla descrizione visionaria di luoghi della letteratura e dell'arte - da Alfred Kubin a Jonathan Swift, da Charles Fourier a Italo Calvino. "Songways" trova "un nuovo bilanciamento armonico tra canti modali di un arcaismo pre tonale e danze, canzoni puramente tonali ed inni, lasciando spazio anche a tessiture astratte", racconta Battaglia. "Questo disco documenta fedelmente lo sviluppo naturale della vita del Trio che in questo momento lascia uno spazio d'azione maggiore alla batteria".

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Chris Potter
The Sirens

 

Chris Potter: tenor and soprano saxophones, bass clarinet; Craig Taborn: piano; David Virelles: prepared piano, celeste, harmonium; Larry Grenadier: double bass; Eric Harland: drums

 

ECM 2258

 

"The Sirens" è l'album di esordio di Chris Potter per ECM come leader, un album nel mood e nelle melodie ispirato all'Odissea - permeato da un'atmosfera epica e da un'umanità senza tempo. Potter - presente in molti dischi ECM tra cui quelli di Dave Holland e Steve Swallow e anche in "Lost in a Dream" con Paul Motian e Jason Moran - ha composto una serie di irresistibili canzoni senza parole. I brani del disco sono supportati da una virtuosistica band: a Potter al sassofono tenore, soprano e clarinetto basso si aggiungono Craig Taborn (piano), David Virelles (piano preparato, celeste, harmonium), Larry Grenadier (contrabasso) e Eric Harland (batteria). Potter delinea le sue liriche linee melodiche sopra una sezione ritmica sempre dinamicamente inventiva, con una molteplicità di colori che splendono come stelle nella notte.

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Tomasz Stanko New York Quartet
Wisława

 

Tomasz Stanko: trumpet; David Virelles: piano; Thomas Morgan: double bass; Gerald Cleaver: drums

 

ECM 2304/05

 

Come il suo amato Miles Davis, il trombettista polacco Tomasz Stanko ha un dono speciale per metter su fantastici gruppi, e questo qui, formatosi nella capitale del jazz, va oltre ogni promessa. Thomas Morgan e Gerard Clever sono tra i musicisti più sensibili nell'ambito dell’improvvisazione contemporanea ed il pianista cubano David Virelles, ispirato sia dai ritmi tribali, sia da Thelonious Monk e Andrew Hill, è particolarmente adatto alle ballads di Stanko. Nei pezzi veloci, poi, i musicisti sembrano inoltrarsi in nuovi territori con risultati eccellenti. Il programma di questo doppio album è ispirato anche alla figura di Wisława Symborska, poetessa polacca candidata al Nobel e morta nel 2012. Stanko scrive nel libretto del cd: "Le parole di Wisława Symborska mi hanno fornito idee e intuizioni. Averla incontrata e aver interagito con la sua poesia ha dato impeto a questa musica che vorrei rispettosamente dedicare alla sua memoria".

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Charles Lloyd and Jason Moran
Hagar’s Song

 

Charles Lloyd: alto and tenor saxophones, alto and bass flutes; Jason Moran: piano, tambourine

 

ECM 2311

 

"Hagar's Song", è il nuovo album di Charles Lloyd per ECM, un duo interattivo con Jason Moran, il pianista membro del quartetto di Lloyd dell'ultimo periodo, presente su Rabo de Nube” (2008), “Mirror” (2010) e “Athens Concert” (2012). L'album presenta brani particolarmente cari a Lloyd spaziando da composizioni di Billy Strayhorn (“Pretty Girl” a/k/a “Star-Crossed Lovers”), Duke Ellington (“Mood Indigo”), George Gershwin (“Bess, You Is My Woman Now”) e Earl Hines (“Rosetta”), includendo uno standard strettamente legato a Billie Holiday (“You’ve Changed”), fino ad arrivare alla ballad più famosa di Brian Wilson dei Beach Boys (“God Only Knows”) e ad una canzone di Bob Dylan interpretata dal gruppo the Band (“I Shall Be Released”), suonata in memoria di Levon Helm. Il brano centrale del set, poi, è una suite composta da Lloyd e dedicata alla sua trisavola, la quale, fu prelevata dalla propria casa a 10 anni e venduta ad uno schiavistà nel Tennessee. "Quando ne sono venuto a conoscenza, la sua storia mi ha scosso molto" dice Lloyd. "La suite vuole rappresentare le fasi della sua vita; la perdita della famiglia, la solitudine, i dispiaceri, i sogni e le canzoni per il suo figlio appena nato".

 
 
 
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