Mondo Jazz
Il Jazz da Armstrong a Zorn. Notizie, recensioni, personaggi, immagini, suoni e video.
IL JAZZ SU RADIOTRE
martedì 9 ottobre 2018 alle 20.30
------------------------------------------------------------------
JAZZ & WINE OF PEACE
Pipe Dream
violoncello, voce, Hank Roberts
pianoforte, Fender Rhodes, Giorgio Pacorig
trombone, Filippo Vignato
vibrafono, Pasquale Mirra
batteria, Zeno De Rossi
Registrato il 26 ottobre 2017 a Villa Attems, Lucinico (GO)
MONDO JAZZ SU FACEBOOK E SU TWITTER
CERCA IN QUESTO BLOG
JAZZ DAY BY DAY
I PODCAST DELLA RAI
CERCA IN QUESTO BLOG
« PARLIAMO DI LIBRI | ART BLAKEY, 11 OTTOBRE 1919 » |
MOONDOG
Post n°3712 pubblicato il 10 Ottobre 2014 da pierrde
Lo hanno visto tutti i passanti tra la 52esima e la 53esima strada nel cuore di New York, dal ’43 al ’74, con un elmo da vichingo in testa, la lunga barba bianca, una lancia appuntita tra le mani e un mantello lungo fino ai piedi. Chiamato dalla gente il ‘Vichingo’ è stato il più geniale, imprevedibile poeta e musicista di strada mai vissuto nella Grande Mela Fonte : auditorium.com
Louis Thomas Hardin (1916-1999), al secolo Moondog, compositore, poeta, musicista di strada, cieco dall’età di tredici anni è stato l’inventore di nuovi suoni e di strumenti musicali impensabili. La sua vita ruota intorno al suono. Dal boato provocato dal candelotto di dinamite esploso tra le sue mani di bambino – boato che ritroviamo come ultima battuta in ogni sua composizione, forse a segnare la fine e il principio di tutto – fino al suo stesso nome Moondog, il cane che abbaia alla luna, che lui stesso decise di darsi. Nelle sue note si ritrova il suono della sua vita, vissuta principalmente su un marciapiede davanti ad un grande albergo di New York. La melodia si materializza dal ‘frastuono’ di fondo (il traffico) e la malinconia di quel elemento melodico unico ci riporta alla solitudine provata in mezzo a migliaia di persone, allo stesso tempo drammatica e meravigliosa. Hardin riceve l’imprinting musicale dal ritmo dei nativi d’America, quel battito della terra che infulenzerà tutta la sua opera. Nasce infatti nel Kansas, terra di prateria nel cuore degli Stati Uniti. Studia molto e in maniera approfondita i vari aspetti della Musica, composizione, contrappunto, fuga, arrivando a conoscere gli strumenti molto bene al punto da poterne costruire di nuovi al ricerca continua di un suono diverso e unconventional, che poi riutilizzerà per le sue partiture. Lo studio della musica classica e poi, dal 1943 al 1974, tutto il jazz assorbito senza barriere mentali ne visive dalle gigs newyorkesi che lo circondano, sono il collante della sua opera e il punto di partenza per una composizione frenetica e vasta che, come la foce di un grande fiume, raccoglie tutte le influenze per coinvogliarle in un unico grande flusso minimalista e sicuramente avanguardista capace di trasportare le emozioni fino alla parte profonda dell’animo umano. Fonte: http://romalive.biz/2009/03/12/moondog-il-vichingo-della-grande-mela/ Questo il brano dedicato a Charlie Parker |
AUTORI DEL BLOG
Andrea Baroni
Fabio Chiarini
Roberto Dell'Ava
Franco Riccardi
Ernesto Scurati
Inviato da: Less.is.more
il 24/08/2019 alle 11:46
Inviato da: Less.is.more
il 23/08/2019 alle 21:27
Inviato da: Piero Terranova
il 13/07/2019 alle 20:06
Inviato da: Luciano Linzi
il 19/10/2018 alle 15:44
Inviato da: juliensorel2018
il 12/10/2018 alle 15:21