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Mondo Jazz

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« BOLLANI UNLIMITEDMEGALOMANI »

LA PRIMA PUNTATA DI SOSTIENE BOLLANI

Post n°1944 pubblicato il 19 Settembre 2011 da pierrde

Di questi tempi basta una trasmissione a modo, intelligente quanto basta e senza le solite musiche deprimenti da prima serata televisiva per far gridare al miracolo.

Invece nessun miracolo, semplicemente una buona scelta di musiche dal vivo, dei testi adatti e simpaticamente scorrevoli, pretesto per una scoppiettante scaletta in cui la musica, parlata o suonata. è protagonista assoluta.

Vedere in tv un musicista straordinario e ovviamente sconosciuto come Gabriele Mirabassi mi ha riconciliato com il piccolo schermo. Non fosse che per questo, Bollani ha ampiamente il mio apprezzamento.

Poi certo ci sono anche cose da migliorare, iniziando magari dall'orario impossibile per chi la mattina dopo deve alzarsi presto, una maggiore scorrevolezza, una intesa tra Stefano e Caterina Guzzanti che non può che migliorare.

Ma in un palinsesto in cui trovare qualcosa che valga la pena di essere visto è fatica sempre più improba, trasmissioni come Sostiene Bollani dovrebbero durare 600 puntate come il mitico e ormai remoto ai più L'Approdo.

Per chi avesse perso la puntata nessun rimpianto: cliccando qui è possibile rivedere tutto:

http://www.rai.tv/dl/replaytv/replaytv.html#ch=3&day=2011-09-18&v=83786&vd=2011-09-18&vc=3

Per leggere le reazioni alla trasmissione :

http://it-it.facebook.com/pages/Sostiene-Bollani/237170779669076?sk=wall

Link:

http://it.wikipedia.org/wiki/L'approdo

 

 

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Commenti al Post:
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sergio pasquandrea il 19/09/11 alle 22:20 via WEB
grazie per il link. avevo perso la prima parte della puntata perché, nell'attesa, mi ero addormentato sul divano (sempre per tornare alla questione-orari) e mi ero risvegliato quando il programma era già cominciato da 15-20 minuti. c'è chi si diverte a parlar male di bollani. chettedevodì, ammemmipiace...
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
milo temesvar il 20/09/11 alle 09:59 via WEB
gli orari in cui viene trasmesso Sostiene Bollani dimostra quanto poco la stessa RAI creda in certe cose. Dovesse puzzare di cultura. Magari qualcuno potrebbe essere portato a dare la giusta dimensione a personaggi imposti insistentemente come Allevi, per dirne uno.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
riccardo il 21/09/11 alle 16:35 via WEB
L'Italia mi pare ultimamente alla ricerca esasperata di miti musicali che rappresentano bene invece la decadenza culturale ed artistica del paese. Allevi è un esempio ma anche la furbizia con la quale si muove Bollani, che è comunque musicista di ben altro spessore e talento, nei meandri della lottizzazione radiotelevisiva di Stato non è che mi mi esalti e francamente non mi pare sia proprio esemplare.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
daniele il 22/09/11 alle 21:39 via WEB
ma di quale furbizia parli ? Fare un programma musicale di elevato valore è furbizia ? Dottor Djembè , dove si sono esibiti decine di jazzisti italiani è furbizia ? Questo livore è patetico e fuori luogo
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
riccardo il 24/09/11 alle 13:05 via WEB
Caro daniele, il livore è tutto tuo e soltanto tuo. Ho espresso un parere peraltro pacatissimo. Impara a discutere se vuoi farlo senno stattene zitto e impara ad accettare chi la pensa diversamente da te anche se non ti piace, ché di ameni personaggi cultori del pensiero unico non se ne può più. Te Capit?
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
riccardo il 24/09/11 alle 13:34 via WEB
Questa faccenda dei livore mi ricorda gli acuti discorsi di Gasparri quando parla di "odio per l'avversario politico", più o meno è lo stesso modo di porsi e di (s)ragionare. D'altronde si sa che il livello intelleuttale delle discussioni italiche ormai è quello e siccome è notorio che l'ambiente jazzistico nazionale non è esattamente di dx (come la terza rete peraltro) potrebbe sorprendere taluni il vedere applicato un analogo metro comportamentale. Praticamente il bue che dà del cornuto all'asimo... Questa è l'italietta "cultural- intellettuale" di oggi, depositaria del verbo in materia, che peraltro ci meritiamo, quella di un paese in profonda decadenza, senza idee e senza prospettive, incapace di autocritica e capace solo di produrre fazioni contrapposte su qualsiasi tema e che, nel merito musicale, mitizza un jezzetto italico di opinabile rilievo (per me, ovvio) dopodiché si capisce perché ci tocca sopportare ancora mister B e i suoi accoliti. Mi sembra giusto...quel che ci meritiamo.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
daniele il 24/09/11 alle 18:14 via WEB
Ho soltanto scritto che lo tacci di furbizia nell'uso che fa del mezzo radio -televisivo. Mi è sembrato di cogliere un malanimo non giustificato. Bollani suona benissimo. Su questo non credo ci siano dubbi. Possono non piacere le sue divagazioni ai concerti, comunque il suo livello musicale è sempre altissimo, in più riesce a portare la musica alla radio e in TV. Cosa volere di più ?
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
riccardo il 25/09/11 alle 11:11 via WEB
Nel mio scritto non ho fatto affermazioni assolutistiche e la tua reazione, daniele, mi è parsa piccata, forse per i ns precedenti, non so. Francamente non comprendo perché tu debba avere impressioni legittime sulle intenzioni dell'alterità e io non possa averne altrettante sul modo di agire di Bollani o di chiunque altro. D'altronde non sono nato ieri, conosco l'ambiente del jazz italico e come ci si muove e come ci si potrebbe muovere in un sistema lottizzato politicamente(non lo dico io, lo dicono i fatti) come quello radiotelevisivo pubblico. Se invece di dire che Bollani è più o meno furbo dico che si sa muovere bene in quel territorio, dico la cosa in modo meno diretto ma probabilmente passabile per te e molti altri, ma la sostanza non cambia. Buon per lui, sia chiaro, ma a me interessa altro anchea livello televisivo e il fatto che ci sia tanta pacccottiglia musicale in tv non significa in automatico che il rpgramma sia di valore. Significa solo che è meglio. Obiettivo minimo direi. Rigurardo al giudizio di merito che dai a Bollani e più in generale a diversi jazzisti italiani in auge (ve ne sono di meno pubblicizzati che hanno poco o nulla da invidiare ai soliti noti) io ho una visione un po' differente dalla tua, magari minoritaria, ma credo comunque rispttabile. La cosa avviene perché i parametri che seguo nel valutare un improvvisatore o semplicemente un jazzista (oggi il termine in effetti può risultare restrittivo) sono un po' diversi dai tuoi e da quelli della maggioranza della critica nostrana, ma hanno una loro propria solidità dovuta a quasi quattro decenni di fruizione della materia jazzistica e dintorni. Che Stefano sia un talento musicale non c'è nemmeno da discutere, perché è di un'evidenza chiarissima, specie nelle esibizioni dal vivo, anche al netto di tutte le varie spettacolarità cabarettistiche che decide di introdurre (quando vuol suonare per davvero ne è assoluamento in grado) e che a me avanzano tutte, non mi fanno ridere (tutt'altro) e non mi interessano perché vivo la musica e la sua fruizione non come evasione e necessità di divertirmi, nel senso generico e usuale ai più del termine, ma come evento emozionalmete e spiritualmente (soprattutto) coinvolgente nel quale percepisco oltre all'arte musicale la creatività e quant'altro, anche e soprattutto l'urgenza espressiva e la personalità musicale del musicista. In questo senso per lo più Bollani non mi coinvolge, specie nelle sue esibizioni tv dove è evidente che l'obiettivo peraltro è (e deve essere) oggettivamente diverso e condizionabile da altri fattori comunicativi propri della tv. Spesso sento un musicista abilissimo capace di suonare qualsiasi cosa ma raramente mi rimane qualcosa di ciò che suona. L'aspetto "spettacolare" che mette nell suo approccio musicale non mi attizza più di tanto e musicalmente alla fine non mi rimane moltissimo. Non vivo la musica con degli "oooo" di meraviglia" per le acrobazie che ascolto. Non mi interessa questo aspetto tipicamente circense della musica, come non mi interessano i bambibni prodigio. La cosa per esempio si evince bene nei suoi piano solo ECM che infatti non permettono una visualizzazione della sua musica e DEVI ascoltare solo la musica. Ascoltati e riascolatati alla fine sono per quel che mi riguarda incisioni tutto sommato sciape nel loro eclettismo musicale e nella tecnica indubbia che manifestano. Dov'è alla fine la sostanza musicale? Sicuramente esagerando in negativo, giusto per farmi capire, lo definirei un "saltimbanco del pianoforte" che inventa qua e là trovate geniali, ma mi manca alla fine la Musica, l'autenticità espressiva. Io sento la maschera del musicista più che il musicista stesso, un po' come il clown che fa ridere ma dietro alla sua maschera felice poi forse c'è qualcosa d'altro. A me interessa scoprire quest'ultimo nella ricezione musicale. Si obbietterà che lui è proprio quel che fa e quel che suona e quello vuole trasmettere. OK, mi sta bene, ma allora concludo semplicemente che non mi interessa quel che fa, come non mi interessa la sua tecnica, il suo talento e quant'altro che per cone la vedo risulta sostanzialmente sprecato. Per capirci, facendo un esempio, tra i suoi ECM in piano solo e quello recente di un Craig Taborn sempre per ECM non ho molti dubbi su cosa scegliere musicalmente parlando. Quindi prendo atto della tua opinione che diefinisce in modo assoluto e indiscutibile il valore di Bollani. La mia opinione è diversa dalla tua, quindi se non esiste il pensiero unico e non esistono gli assolutismi in musica, sono sicuro che per quanto in disaccordo tu sia in grado di accettarla. Sono l'unico? Sono una minoranza? NOn mi importa la musica e l'arte non si valutano a statistica e ha maggioranza. Non sono marketing, né politica.
 
 
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riccardo il 25/09/11 alle 11:17 via WEB
mi scuso per lo strafalcione finale della a con l'acca...abbiate pazienza. D'altronde sopportiamo la Gelmini che parla di tunnel (quale quello che ha in testa?) possiamo tollerare anche la (s)grammatica...
 
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