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Registrato il 26 ottobre 2017 a Villa Attems, Lucinico (GO)
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Post n°2323 pubblicato il 11 Luglio 2012 da pierrde
Una ventina di anni fa ebbi modo di frequentare per in paio di volte il festival jazz di Saalfelden, in Austria. Allora si era agli inizi, ed il festival era confinato fuori paese sotto un grande tendone da circo. Tutto intorno il campeggio, le cucine ed il back-stage. I concerti erano una vera e propria maratona, dalle prime ore del pomeriggio pressochè ininterrottamente sino a notte inoltrata. Bastavano tre giorni per fare un pieno di musica sufficiente a non accendere l'impianto stereo per parecchi giorni. Allora di italiani al festival ne circolavano pochi, la socializzazione avveniva sopratutto all'ora di pranzo. Dai pressi della nostra tenda emanava un odore di soffritto irresistibile, e la curiosità dei vicini si concretizzava nel momento in cui il piatto di bucatini all'amatriciana compariva in tavola. Allora partiva il baratto, in un inglese stentato ecco comparire bottiglie di vino, sorrisi e nuove amicizie. Si partiva poi per il tendone, caldissimo di giorno e poi, appena usciti freddissimo di notte, e l'equipaggiamento per i concerti prevedeva non solo viveri ma sopratutto una indispensabile cassa di birre (buone e a poco prezzo !). Da allora molto è cambiato: il festival ha attraversato anche una crisi economica che lo ha prima fermato e poi ridotto per alcuni anni. Ora da qualche anno una nuova amministrazione ne ha capito la valenza non solo artistica ma anche turistica ed il tendone da circo è scomparso, tutti i concerti avvengono in città, i principali nella sala congressi. Solo la formula è rimasta immutata: si privilegia il jazz più sperimentale ed i concerti sono proposti in un continuum che si spinge fino a tardi. Sono quindi più di vent'anni che in questo periodo ricevo puntualmente a casa per posta la brochure con il programma del festival. Segnalo agli appassionati che condividono i miei gusti che quest'anno, sabato 25 agosto dalle 14, 30 in poi, sul palco saliranno: Tim Berne/Bruno Chevillon, Giovanni Guidi Quintet, Mary Halvorson Quintet, Jenny Scheinman, Muhal Richards Abrams Experimental Band (con Threadgill, Roscoe Mitchell, Wadada Leo Smith, George Lewis, Amina Claudine Myers, Leonard Jones, Thurman Barker e Reggie Nicholson), Klima Kalima e Aki Takase New Blues Project. Tutta questa messe di musica e musicisti eccezionali costa meno di un concerto di Keith Jarrett, 76 euro per i primi posti. Il festival dura in realtà quattro giorni, ma per chi non può prendere ferie, il sabato ha una malia praticamente irresistibile. Programma completo su : http://www.jazzsaalfelden.com/
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