Mondo Jazz
Il Jazz da Armstrong a Zorn. Notizie, recensioni, personaggi, immagini, suoni e video.
IL JAZZ SU RADIOTRE
martedì 9 ottobre 2018 alle 20.30
------------------------------------------------------------------
JAZZ & WINE OF PEACE
Pipe Dream
violoncello, voce, Hank Roberts
pianoforte, Fender Rhodes, Giorgio Pacorig
trombone, Filippo Vignato
vibrafono, Pasquale Mirra
batteria, Zeno De Rossi
Registrato il 26 ottobre 2017 a Villa Attems, Lucinico (GO)
MONDO JAZZ SU FACEBOOK E SU TWITTER
CERCA IN QUESTO BLOG
JAZZ DAY BY DAY
I PODCAST DELLA RAI
![](http://www.radicalmatters.com/img/review/rm_radio_rai3_battiti_febbraio_2007_.jpg)
CERCA IN QUESTO BLOG
« OTTOBRE SU RADIOTRE: BRA... | ASCOLTATORI "TRANQUILLIZZATI" » |
Post n°2414 pubblicato il 04 Ottobre 2012 da pierrde
« Per il poeta T.S. Eliot "il mondo finisce in questo modo: non con il rumore di un'esplosione, ma con un fastidioso piagnisteo". Il Secolo breve è finito in tutti e due i modi. » (Eric J. Hobsbawm, dalla prefazione a Il secolo breve, pag. 24)
E’ morto Eric Hobsbawm, nella sua amata Londra, all’età di 95 anni. Hobsbawm è considerato universalmente come uno dei più grandi storici del ’900 e dei migliori interpreti del XX secolo. La sua storiografia ha fatto discutere in molti, e ha creato un’impronta anche nella cultura britannica. Hobsbawm nacque in Egitto, allora sotto la colonizzazione britannica, nell’antica città di Alessandria, da genitori ebrei. Durante l’adolescenza dovette occuparsi della sorella Nancy, poiché rimase orfano di padre e poi di madre, e si trasferì con i genitori adottivi a Londra. Dopo aver studiato a Cambridge e aver svolto servizio militare nella Seconda Guerra Mondiale, la sua vera carriera iniziò al Birkbeck College, nella capitale del Regno Unito. Eric Hobsbawm Hobsbawm era uno studioso originale, e si distingueva nel suo pensiero dal credo maggioritario del capitalismo britannico, utilizzando per le proprie idee quelle di un filosofo di discendenze ebree come lui, Karl Marx. Ed è proprio da un punto di vista marxista che Hobsbawm ha sviluppato la sua interpretazione storica. Egli aveva diviso gli ultimi secoli nel modo seguente: tutto iniziava con il “Lungo Ottocento”, lungo perché cominciato con il punto di svolta dato nel 1789 dalla Rivoluzione Francese, e terminato solo nel 1914, con l’inizio della Grande Guerra. Poi, era arrivato il “Secolo Breve”, ovvero il novecento, terminato nel ’91 con la grande caduta sovietica. Esso era a sua volta diviso in tre fasi: l’Età della Catastrofe, con le Guerre Mondiali e la fine degli Imperi vecchi di millenni; l’Età dell’Oro, con la caduta dei colonialismi e il contemporaneo boom capitalista; la Frana, con il crollo dell’Unione Sovietica e delle contrapposizioni classiche, e del totalitarismo com’era fino a quel momento stato vissuto. (Fonte: giornaleilreferendum.com) Hobsbawm era anche un appassionato di jazz, autore del volume Storia Sociale del Jazz edito in Italia da Editori Riuniti e di molti scritti e recensioni da vero critico musicale. |
https://gold.libero.it/MondoJazz/trackback.php?msg=11622801
I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
AUTORI DEL BLOG
Andrea Baroni
Fabio Chiarini
Roberto Dell'Ava
Franco Riccardi
Ernesto Scurati
ULTIMI COMMENTI
Inviato da: Less.is.more
il 24/08/2019 alle 11:46
Inviato da: Less.is.more
il 23/08/2019 alle 21:27
Inviato da: Piero Terranova
il 13/07/2019 alle 20:06
Inviato da: Luciano Linzi
il 19/10/2018 alle 15:44
Inviato da: juliensorel2018
il 12/10/2018 alle 15:21