Mondo Jazz

Ecco il nuovo Re del Jazz,l'uomo che porterà la nostra musica a livelli inauditi,salvatore dei salvatori. Il Grande Improvvisatore rivoluzionario.... Diventa molto facile incollare una frase all’altra dice il contorsionista che pensa di essere Craig Taborn, però anche lui fa la stessa cosa in piano solo, un pò d' Allevi, un intermezzo, un'innociente sfuriatina alla Taylor, Grandi novità mai sentite. Purtroppo ha aperto la prima serata di Padova jazz, circa quaranta minuti di noia con sonno profondo.La sua rivoluzione sta tutta nel muovere inutilmente il corpo sopratutto le gambe.... il cosidetto jazz italiano...che onore

innocente, please

lo so professor...solo errore di dit...

Pianista pessimo, senza originalità e capace solo di rimasticare in modo banale cose già sentite. Da buon italiano è un bel raccomandato. Senza raccomandazione poteva forse al massimo dare qualche lezione privata di pianoforte, forse.

Franco alle 8,11 di un qualsiasi sabato mattina è già così pieno di veleno. Ma che tiro gli avrà mai giocato il destino cinico e baro ?

con il nazionalismo jazzistico francamente si sta frantumando i cosiddetti da ormai troppo tempo. In generale, più questo paese va al degrado e più si cerca di fare della propaganda di grana grossa in stile "made in Italy" un po' in tutti i settori e in termini pressoché proporzionali. Nemmeno sotto il Duce in Italia si vedeva una propaganda autarchica di questo genere, il che la dice lunga sullo stato del paese...

Ci sono molti modi di esprimere i proprio gusti e le proprie valutazioni. Ognuno naturalmente è libero di farlo nella maniera che ritiene consona. In sette anni su questo blog ho espresso giudizi duri solamente su un personaggio, mediaticamente cosi' influente da strafottersene del parere di pochi appassionati, ed esclusivamente perchè il suo modo di atteggiarsi a novello Mozart è cosi' irritante da suscitare reazioni. Per il resto, anche quando non mi piace o non apprezzo una proposta musicale ho sempre rispettato il lavoro ed il musicista che ci sta dietro. Prerisco il silenzio al giudizio sommario e, spesso, sprezzante. Poi ognuno è libero di esprimersi, anche in questo spazio naturalmente, ma se c'è giudizio negativo gradirei fosse motivato da elementi oggetivi e musicali.

non si può che concordare con le tue sagge parole. Bisogna però saper argomentare con proprietà e competenza i motivi di una critica positiva o negativa.E' molto più facile buttare un pò di fango, specialmente se in forma anonima.

Dopo quarant'anni di concerti e di migliaia di ascolti so riconoscere un musicista da un ciarlatano come Guidi.L'unico rischio che gli può capitare è cadere dalla sedia, con tutti i contorcimenti inutili che fa, e poi non c'è niente da aggiungere a quello che ho gia detto. Poi anonimo sara lei visto che Roberto (pierrde) lo conosco personalmente. Non vedo che stima dovrei avere per uno che fa una musica tanto inutile. Invece che difendere sempre e solo il cosidetto jazz italiano, sarebbe meglio darsi da fare per l'Italia che sta andando verso un baratro senza uscita. fiorenzo

Interventi di questo tipo tolgono la voglia di intervenire in qualsiasi dibattito: Guidi, in un frammento di intervista, ha espresso alcune opinioni.Opinabili come tante altre. Franco e Fiorenzo si sono affrettati a denigrarlo sul piano musicale, invece di contestare le sue dichiarazioni. Pierrde, ed io concordo con lui, ha più o meno scritto che bisognerebbe circostanziare certe affermazioni, invece di sparare a zero come al bar sport. Poi mi si consiglia di pensare ai problemi dell'Italia invece di difendere il jazz italiano. E Riccardo rincara la dose. Io ho solo difeso un musicista (francese o canadese o americano sarebbe stato lo stesso) con cui ,su alcuni argomenti, mi trovo d'accordo e che era stato sguaiatamente attaccato, senza che coloro che lo hanno fatto avessero portato un solo elemento critico oggettivo. Poichè a me non interessano questi giochetti mi ritiro in buon ordine e vi saluto comunque cordialmente.

Ognuno interviene come gli pare e si esprime sugli argomenti come crede, sempre nel rispetto delle regole. E' il bello della diversità e della dialettica. E' sempre stato così da quando esistono i forum. Se non ti sta bene non intervenire, sopravviveremo, ma star qui a fare il piangina su quanto siano brutti e cattivi gli altri fa sorridere per l'infantilismo di ritorno. Se non ti sta bene scambia le opinioni con chi la pensa come te o parla guardandoti allo specchio, se preferisci, ma lascia perdere di fare la morale agli altri su come intervenire. Siamo tutti grandi e vaccinati jazzisticamente parlando e non solo. Ripeto, con la sponsorizzazzione di certo gezzeto italico e dei metodi italici per farlo non se ne può più. Si ha tutto il diritto di esprimerlo e non mi pare di aver insultato nessuno nella mia opinione per quanto possa risultarti sgradevole. A me sono sempre risultate sgradevoli le tue e non ti ho mai impedito di esprimerti come vuoi e su cosa vuoi. Quanto alle critiche, mi sopno già espresso più volte su questi schermi redarguito per la ripetitività e non a torto e non mi sembra il caso di ripetersi, soprattutto quando si ha davanti chi più volte ha dimostrato di apprezzare solo lodi per i propri beniamini. E' tempo perso. Saluti e figli maschi.

riccardo, io qualche volta ho il dubbio che se Monk si fosse chiamato Monaco, avresti attaccato anche lui. questo non vuole essere una difesa di struscio di Guidi e dei suoi fan (non conosco entrambi) ma solo una battuta per addolcire l'aria.

La prendo come tale, cioè una battuta, tralasciando il fatto che stai implicitamente sostenendo che sono fazioso e che non godo dell'uso delle mie orecchie, ma scrivo per partito preso. Si vede che dopo 35 anni di jazz e musica sono messo davvero male a stare a giocare al curvaiolo da stadio. Pazienza... Il fatto è che la musica non è il calcio e francamente chi fa della fazione sul jazz italiano non sono io ma quelli che da decenni beatificano qualsiasi cosa venga prodotta dagli italiani e questo è un fatto documentabile abbastanza risibile nella sua irrealtà. Riguardo a Guidi io non ho scritto nessuna opinione né alcun giudizio o insulto, perché lo conosco troppo poco per esprimere giudizi di merito e me ne guardo bene dal farlo. Constato che Fiorenzo e franco hanno idee più precise il che non significa che abbiano ragione. Il mio è ed era un discorso generale, non solo rivolto al jazz, ma se siete contenti di questo paese e di come sono gestite le cose in tutti i livelli e in tutti i campi, mi fa piacere per voi, anzi spero di avere idee sbagliate in merito, ma temo non sia così.

diciamo che Fiorenzo e Franco hanno attaccato sullo specifico e tu sul generico. secondo me, un attacco specifico ha sempre maggior giustificazione. quanto al buttarla in politica, non ci casco. questa Italia non mi piace ma non uso questa mascherina per vedere le cose artistiche.

Caro loop, per stemperare la polemica non trovi niente di meglio che tirarmi dentro per i capelli (che non ho) e inventarti una ennesima polemica personale nei miei confronti, visto che, proseguendo a quanto pare seriamente, dimostri che la tua non è una battuta, allora te lo dico forte e chiaro: dimostri di essere solo un gran rompiscatole, che ha tempo da perdere e in cerca di rogne, che non solo ha grandi pregiudizi sulla musica ma ha l'impertinenza e anche una certa dose di maleducazione di mettere in testa ad altri faziosità e pregiudizi che non lo riguardano. Io non faccio attacchi a Guidi semplicemente perché non lo conosco bene né l'ho sentito suonare dal vivo. Quando avevo da dire qualcosa su quel che penso di conoscere con cognizione di causa non mi sono mai tirato indietro. Peraltro insulti personali non ne ho mai scritti, ho sempre per oggetto la musica nei miei scritti e può darsi benissimo che scriva un mare di cazzate, ma non credo molto più grosse delle tue. FRancamente quasta storia di occuparsi di chi scrive invece che dell'argomento trattato è una cosa che ho riscontrato spesso su forum e blog e hanno sempre alla fine lo scopo magari non consapevole di creare baruffa e delegittimare in qualche modo la controparte ritenuta più o meno fastidiosa. Giudicare le persone per gli scritti in rete è abbastanza sciocco e superficiale e sostanzialmente inutile. Per il resto una opinione positiva o negativa che sia vale per quel che vale, sia che sia specifica o generica e ribadisco che ognuno ha il diritto di dire la propria nel modo che preferisce, sempre nel rispetto delle regole. Infine se proprio devo dirla tutta solo uno sprovveduto del jazz può utilizzare Monk per esemplificare una possibile confusione tra un grande jazzista con un possibile "Monaco" italiano, perché se c'è un pianismo che mai e poi mai potrai riconoscere in un italiano del passato, del presente e persino del futuro, che possa mai pensare anche solo di avvicinare un così peculiare modo di suonare il piano, così tipicamente percussivo e afroamericano, stai tranquillo che questo è quello di Monk. D'altronde in un ambientino italico in cui c'è chi reclama 1/3 del marchio "Jazz" con pretesa di essere preso sul serio e c'è chi sentendo Rava crede di sentire un Davis italiano, ci si può aspettare di tutto e quindi che si confonda Monk con Monaco, ma non è un mio problema. Non ci sarà mai un Sig. Monaco che possa suonare nel modo di Monk e se uno lo confonde forse deve cominciare a occuparsi delle poprie di orecchie invece che preoccuparsi dei presunti pregiudizi o faziosità altrui. Te capit?

se poi vogliamo un po' polemizzare, è più facile assumere un atteggiamento negativo sul jazz italiano/europeo e stare sotto il rassicurante ombrello americano, piuttosto che compromettersi, rischiando giudizi positivi su artisti poco conosciuti. così si va sul sicuro e non si rischiano figure.

Veramente il jazz E' americano!

Cari Riccardo e Loop, senza rancore ne offesa ma in termini del tutto bonari: perchè non vi scambiate il numero di telefono cosi potete continuare tranquillamente la discussione ?

capisco perfettamente il tuo fastidio, ma francamente non mi pare ci sia argomento di discussione. Di cosa parliamo? Della mia faziosità? Ma per piacere...

preferisco ritirarmi in punta di piedi. continuerò a leggere il blog (ed il gemello di Elfio) ma farò un esercizio di contenimento, rinunciando a scrivere. approfitto di questa ultima occasione che mi concedo per chiedermi a cosa serve che vuoi riportiate notizie di attività di musicisti italiani (concerti, cd) se sono così poco interessanti. e per chiudere le polemiche, ricordo che Enrico Rava (che sto continuando a difendere anche se non impazzisco per lui) ha vissuto per anni nel limbo in cui vivono i jazzisti italiani, fino a quando non ha cominciato ad incidere per la Label Bleu ed ha avuto un'eco europea, arrivando al top della popolarità in coincidenza delle sue incisioni della ECM. insomma, francesi e tedeschi sono almeno complici... e per Bollani è la stessa cosa, col bum delle incisioni ECM in trio o in duo con Corea e l'incisione classica con la DG.