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Post n°2513 pubblicato il 02 Gennaio 2013 da pierrde
Articolo curioso e intrigante quello di Lorenzo Cairoli comparso su La Stampa del 31 dicembre. Si parla di orchestre improbabili a partire dagli strumenti. E se la viennese Vegetable Orchestra è attiva e documentata da qualche anno su You Tube, assolutamente nuova è invece la messicana Orchestra Basura, che ricava i propri strumenti setacciando le oltre tredicimila tonnellate di rifiuti prodotte dalla metropoli in cui vivono, Città del Messico. Non esistono video al momento del gruppo messicano, non ci rimane che credere sulla parola all'autore dell'articolo di cui riporto la parte iniziale, rimandando i curiosi al link a piè pagina: Fino a poche settimane fa l’Oscar dell’orchestra più stravagante del pianeta spettava alla “Vegetable Orchestra”. Undici musicisti, tutti viennesi e geniali più un ingegnere del suono e un video artista che componevano una musica senza confini, dove i generi si intersecavano, si fondevano e si riciclavano in inedite sonorità. Noise Rock shakerato con Dub, Free Jazz meticciato a Musica Elettronica Sperimentale, strati di Click’s n Cuts sovrapposti a Beat Oriented in un ghiotto timballo polifonico. La Vegetable Orchestra – vegetale di nome e di fatto – i suoi strumenti non li comprava ma se li creava da sè. E così dopo una mattina spesa a girare per i mercati ortofrutticoli, gli undici musicisti si chiudevano nel loro laboratorio dove creavano violini di porri, deliziose nacchere ricavate da melanzane, peperoni trasformati in trombe in miniatura, bongos di sedano-rapa, tamburi di zucca, bacchette per suonare percussioni, per dirigere orchestre o archi da violino intagliati dalle carote. E ancora fagioli, cespi di insalata, bucce di cipolle e il misterioso cucumberphone. La Vegetable Orchestra tiene concerti in Asia e in Europa e al termine, distribuisce minestrone per tutti. A stravaganza, però, in Messico c’è chi sa essere ancora più spiazzante degli undici viennesi. Con qualche chilo delle oltre tredicimila tonnellate di spazzatura che ogni giorno Città del Messico vomita nelle strade, quattro studenti, Jair Cerda, etnomusicologo, Fernando López, studente di composizione e Amalia Aguirre e Óscar de Jesús, studenti di educazione musicale, hanno creato i loro strumenti per dar vita a un nuovo ritmo latino, la “jazzura”. |
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