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Mondo Jazz

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martedì 9 ottobre 2018 alle 20.30

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E ORA WYNTON INCROCIA CROSBY, STILLS AND NASH

Post n°2558 pubblicato il 28 Gennaio 2013 da pierrde

Dopo gli incontri con Willie Nelson, Eric Clapton e Paul Simon ora Wynton Marsalis e la Lincoln Jazz Orchestra annunciano due concerti con il celebre trio Crosby, Stills and Nash.

L'occasione è, come per i precedenti incontri, il Gala Concert ( prezzi da 1500 a 25000 dollari) il 1 maggio mentre il 3 maggio concerto pubblico sempre al Rose Theatre di New York.

Di questo passo per i prossimi anni messi in preallarme gli Abba, i Cugini di Campagna e gli Iron Maiden. 

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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
negrodeath il 29/01/13 alle 10:48 via WEB
Che palle... e dire che il disco con Willie Nelson è molto buono, un lavoro energico dove si sente il divertimento. Quello con Clapton è da vomito, da qui speriamo non esca niente e che nel corso dell'anno Wynton Marsalis recuperi la forma e torni con bel disco tutto suo (o con la JLCO, basta sia di nuova bella roba).
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
riccardo il 29/01/13 alle 14:28 via WEB
diciamo che i Cugini di campagna sono una buon "progetto" futuro per Bollani, al quale nessuno certo rimprovera con lo stesso tono usato con Marsalis imprese musicali di analogo respiro artistico.
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
negrodeath il 29/01/13 alle 14:57 via WEB
Questo poco ma sicuro. Su Marsalis tutti possono sparare a zero e ricevere strizzatine d'occhio e pacche sulle spalle, ma guai a toccare il clarinettista di Pontestazzemese...
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
loopdimare il 29/01/13 alle 18:31 via WEB
clarinettista? e comunque di cose discutibili, Wynton ha fatto anche l'omaggio a Edith Piaf (con Galliano) e quello dedicato a Ray Charles (ancora con Willie e Norah Jones). ma siccome lui è sopraffino sul suo strumento, è meglio stare zitti altrimenti si viene duramente beccati (come è successo a me)
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
negrodeath il 30/01/13 alle 09:06 via WEB
"Il clarinettista di Pontestazzemese" era per fare la battuta. Wynton di cose discutibili ne ha fatte, ma chissà perché sul banco degli imputati ci finisce solo ed esclusivamente lui.
 
   
Utente non iscritto alla Community di Libero
negrodeath il 30/01/13 alle 09:07 via WEB
Scusa, mi è rimasto qualche pezzo nella tastiera. Volevo dire: pure Wynton di cose discutibili ne ha fatte, ma chissà perché sul banco degli imputati ci finisce solo ed esclusivamente lui, mentre agli altri si perdona tutto e anzi se alzi un sopracciglio sei minimo minimo un invidioso.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
loopdimare il 30/01/13 alle 11:46 via WEB
forse perchè dai più bravi ci si aspetta sempre il meglio...
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
riccardo il 30/01/13 alle 14:11 via WEB
il problema è il solito. Non si tratta di difendere l'indifendibile e cioè Marsalis che fa certi progetti, ma il constatare che in Italia si usano sempre due pesi e due misure in certe valutazioni. Quanto alle aspettative sui "più bravi", io non ne sarei così sicuro, in quanto se si legge come ad esempio viene liquidato dall'eminente Zenni Marsalis (e non solo lui) sul suo libro recente sulla storia del Jazz, ci si accorge che in questo paese non è nemmeno considerato "bravo".
 
   
Utente non iscritto alla Community di Libero
negrodeath il 30/01/13 alle 16:52 via WEB
Sembra quasi che uno debba vergognarsi del fatto che considera Marsalis un grande! E' allucinante, soprattutto quando i sorrisi di compassione ti arrivano da parte di chi ha ascoltato mezzo disco se va bene dieci anni fa e per il resto si beve tutta la "cvitica pvogvessista".
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
LC il 30/01/13 alle 18:59 via WEB
Diciamo che Marsalis un po' se l'è cercata, ponendosi lui stesso – a suo tempo – come ultimo baluardo del "vero jazz". Dopo di che, se finisci a inanellare una serie di dischi perlopiù senza capo né coda, mischiando Willie Nelson (tanto di cappello) a Norah Jones ed Eric Clapton, e ora a tre vegliardi bolliti come CSN, è chiaro che dimostri in primo luogo di avere le idee un po' confuse e, in secondo luogo, di essere più interessato a esibirti con un certo star system per evidenti motivi di cassetta. Forse oggi Marsalis viene impallinato ben più crudelmente di quanto si meriti, ma anche lui ci ha messo del suo e non poco.
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
negrodeath il 30/01/13 alle 19:46 via WEB
Queste ultime mosse non piacciono neppure a me, ma la cosa è iniziata anche prima. Le sue opinioni sono discutibili quanto si vuole, ma non si dovrebbe valutare la musica in base a questo, no? Queste operazioni, ripeto, piacciono poco pure a me, e negli ultimi cinque-sei anni le sue uscite sono poco interessanti (tranne la bellissima Vitoria Suite) e spero presto si riprenda, però ecco... come dice Riccardo, noto un due pesi e due misure notevole.
 
 
pierrde
pierrde il 30/01/13 alle 20:00 via WEB
Molto in sintonia con le considerazioni di LC,la mia ammirazione verso Marsalis non cambia comunque per qualche uscita estemporanea che al massimo mi permette di usare un pò di ironia.Mi pare inoltre che, proprio sul mio blog i più strapazzati nei commenti siano i soliti nomi italiani, spesso senza ironia alcuna....
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
loopdimare il 30/01/13 alle 20:50 via WEB
io non critico Marsalis per i progetti a priori ma per i risultati. che sono spesso deludenti. avrei gioito alla grande se l'incontro con Clapton fosse stato un successo, perchè poteva anche essere un rilancio per il vecchio stile New Orleans, mischiato un po' col blues inglese. invece è stato solo uno star-summit... e idem sarà per CS&N...
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
LC il 30/01/13 alle 20:55 via WEB
Certo, è iniziata anche prima, ma è da un bel pezzo (più o meno quasi da sempre) che Wynton si è autoproclamato opinion leader, e purtroppo questo è un ruolo che ha anche i suoi lati negativi. E' chiaro come l'assumere un ruolo pubblico (Lincoln Center compreso) gli sia servito non poco, anche e soprattutto dal punto di vista economico e di potere, ed è altrettanto ovvio che suonare e incidere con Clapton – se già sei famoso – gli consente di mantenere ben altra fama e compensi del suonare e incidere, che so, con Jason Moran o Roscoe Mitchell. E' lo stesso motivo per cui Tony Bennett duetta con Lady Gaga, per dire. Poi, a me, che Marsalis suoni con CS&N o con gli Iron Maiden va pure benissimo. Se lo vuol fare, che si accomodi, sono fatti suoi e scelte più che legittime. il fatto è che, oltre a queste comparsate, Wynton non combina qualcosa di veramente significativo (da un punto di vista jazzistico) da parecchi anni, ma parecchi davvero. Secondo me, almeno da una decina. Soprattutto, niente di davvero commisurato al suo enorme talento, che c'è (o forse c'era).
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
negrodeath il 31/01/13 alle 08:57 via WEB
Esclusa la Vitoria Suite che avevo citato prima, l'ultimo album che davvero mi ha entusiasmato è stato il live alla House Of Tribes, quindi l'attuale periodo deludente lo dato a un po' meno di dieci anni, ma insomma, globalmente da questo punto di vista siamo d'accordo. Per il resto capisco il punto di vista (tuo e degli altri).
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
loopdimare il 31/01/13 alle 11:27 via WEB
10 anni è per un artista è bel periodo di crisi. a meno che non sia una scelta di status... attualmente è valido solo come virtuoso dello strumento, non come artista che crea.
 
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