Mondo Jazz
Il Jazz da Armstrong a Zorn. Notizie, recensioni, personaggi, immagini, suoni e video.
IL JAZZ SU RADIOTRE
martedì 9 ottobre 2018 alle 20.30
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JAZZ & WINE OF PEACE
Pipe Dream
violoncello, voce, Hank Roberts
pianoforte, Fender Rhodes, Giorgio Pacorig
trombone, Filippo Vignato
vibrafono, Pasquale Mirra
batteria, Zeno De Rossi
Registrato il 26 ottobre 2017 a Villa Attems, Lucinico (GO)
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Track Listing: Wine Dark Sea; Wayfinder; Dawn (With Her Rosy Fingers); The Sirens; Penelope; Kalypso; Nausikaa; Stranger at the Gate; The Shades. Personnel: Chris Potter: soprano and tenor saxophones, bass clarinet; Craig Taborn: piano; David Virelles: prepared piano, celeste, harmonium; Larry Granadier: double bass; Eric Harland: drums
Il debutto discografico di Potter come leader per l'etichetta bavarese è un autentico album da cinque stelle, sia per la formidabile formazione assemblata sia per il contenuto musicale di pregnante rilevanza. Intuizione fruttuosa è l'accostamento di due pianisti, accanto al talentuoso Craig Taborn svetta il piano preparato, l'armonioum e la celesta del cubano David Virelles, pronto a sorprendere e a deviare le soluzioni tipicamente muscolari ed incandescenti care al leader verso paesaggi più ombrosi e meditativi. Il dialogo e le interazioni tra Taborn e Virelles marchiano a fuoco più di un brano, ascoltate le enrgiche accelerazioni del primo su Wayfinder, contrastate, spinte o trasformate dal secondo in un gioco sostenuto dalla fantasiosa fermezza di Harland e dal solido ancoraggio di Grenadier. Tutte le nove composizioni sono ispirate all'Odissea di Omero, dalla incendiaria Wine Dark Sea alla lirica e appassionata The Sirens che vede il tema esposto inzialmente al clarinetto basso con un curioso effetto Surman per assonanze timbriche e ambientali. Potter, che alterna il tenore al soprano, è ispirato e profondo, i temi sono affascinanti e ben delineati, il gruppo solido e affiatato come se fosse reduce da una lunga tournè e l'ascolto è una delizia per le orecchie anche più smaliziate. La musica è fluida, potente e ambiziosa nelle sue architetture post bop e post free, iinervata da infuocati assoli e da paesaggi mobili e imprevedibili. V A L U T A Z I O N E : * * * * *
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