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Post n°2572 pubblicato il 05 Febbraio 2013 da pierrde

La partecipazione di Jarrett a Umbria Jazz 13 ha suscitato, come era prevedibile, molte discussioni.
Molti ricordano la conclusione polemica della sua ultima esibizione ad Umbria jazz nel 2007 e hanno vissuto con disappunto e dispiacere il ritorno del pianista al festival nell'edizione del quarantennale.
La scelta di inserire nel programma il concerto del trio è stata una scelta meditata figlia di un semplice ragionamento: poteva quello che è considerato il festival jazz più importante in Italia non inserire nel cartellone del quarantennale quello che è da tutti considerato il più importante pianista jazz, e forse non solo, vivente? In particolare nell'anno in cui il trio con Peacock e DeJohnette festeggia i trent'anni di attività? Lo stesso Jarrett ha manifestato privatamente la volontà di "riappacificarsi", per così dire, con Perugia e con il pubblico di UJ.
La conclusione è stata semplice: ha vinto la musica. Jarrett è stato ed è la storia del jazz, quindi di UJ, come dimostra il video della sua esibizione in Piazza IV Novembre del 1974, e ci auguriamo che il suo concerto del 7 luglio all'Arena Santa Giuliana sia uno degli eventi memorabili di UJ 13.....

Un primo week end da non perdere: dopo le date già annunciate di Diana Krall e Keith Jarrett del 5 e 7 luglio, già in prevendita, saranno sul palco dell'Arena Santa Giuliana Sonny Rollins, con special guest Enrico Rava e Paolo Fresu, sabato 6 luglio, in esclusiva italiana, e John Legend, lunedì 8 luglio.

Fonte: Umbria Jazz

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PERUGIA NEWS

riccardo il 06/02/13 alle 10:50 via WEB

Se l'Italia riesce a dimenticare facilmente le malefatte di Berlusconi, pu� anche dimenticarsi i conflitti con Jarrett, questo � sicuro, ma per favore non diciamo che si fa la cosa in nome della musica. Pu� essere che L'Italia sia ormai formata solo da Pinocchi e di Gatti e Volpi in eterna contrapposizione e che quindi ci si conformi anche in materia di comunicazione musicale, ma francamente di imbonimenti e ciarlatanerie varie e a vario titolo non se ne pu� pi�. Considero da sempre Jarrett uno dei musicisti pi� importanti degli ultimi quattro decenni, e trovo per lo pi� patetici i giudizi critici di chi, specie dalle ns parti, cerca di minimizzarne o di liquidarne il contributo in qualche maniera, ma il Jarrett attuale, specie in trio, francamente � creativamente esausto e di pianisti pi� interessanti di lui da proporre oggi, anche giovani, ce ne sarebbero parecchi. Solo che non lo si vuole fare. Il fatto � che questo � un paese vecchio e miope che propone cose vecchie, diciamo classiche per essere gentili, e lo dimostra in tutti i settori, compreso quello di nostro interesse sicch� siamo qui a considerare a momenti anche Sanremo un evento culturale (?). Che pena...

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pierrde il 06/02/13 alle 18:54 via WEB

Credo anch'io che oggi ci siano pianisti pi� interessanti, e condivido anche il giudizio di merito sull'importanza della figura di Jarrett negli ultimi decenni. Sono meno drastico sul suo impatto attuale, variabile a seconda delle serate ma comunque sempre di alto livello. E infine condivido anche il parere sul paese/festival che propone solo nomi "sicuri"/classici. Da Umbria Jazz ormai mi aspetto le normali tre-quattro proposte di rilievo annue, confinate in piccoli teatri e in mezzo al mare magnum di pop e "classici". Di pi� � inutile attendersi, per quello ci sono altre rassegne...

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