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Mondo Jazz

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DI BLOG, DI MONK & ROLL E DI DOWNLOAD

Post n°2707 pubblicato il 04 Aprile 2013 da pierrde

L'uscita del tanto atteso Monk & Roll del quartetto di Francesco Bearzatti mi da lo spunto per assemblare alcuni pensieri in libertà, forse senza nemmeno seguire un filo logico. Innanzitutto l'album, dopo oramai un anno che il gruppo ne suonava il repertorio, è finalmente uscito, e su due blog ci sono le prime recensioni.

Giulio Cancelliere su Silenziosa(mente) ne traccia le principali coordinate; si tratta di un blog interessante, equamente diviso tra interviste, notizie e recensioni. Da seguire, anzi, da immettere di diritto nei blog a tema jazzistico in primo piano.

Roberto su Jazzfromitaly ne fa una recensione singolare, alternando le impressioni musicali a quelle che un recentissimo viaggio a Berlino gli ha suggerito. Con la consueta maestria nell'accostamento tra immagini, suoni e parole la lettura fila via a gran velocità. Nell'ultima riga appare il link ad un blog dove scaricare l'album, fatto che ha provocato un commento pepato di Luca Conti, il direttore di Musica Jazz . Per avere piena visione della vicenda invito i lettori ad andare su Jazzfromitaly, quello che a me preme sottolineare è un'altro aspetto.

Qualsiasi blogger che si occupi di musica ha due possibilità: postare direttamente o indirettamente link per scaricare album e/o concerti oppure ignorare la cosa.

Credo di non sorprendere nessuno se dico che non solo in rete si trova praticamente tutto, ma in contemporanea o addiritura prima ancora che l'album raggiunga il negozio.

Giusto o sbagliato è un dato di fatto, tant'è che oramai da molto tempo la vendita dei compact non è più la fonte primaria di introito per un musicista, esattamente come è cambiato il significato dell'incidere un album: una volta era il traguardo, ora è solo un piccolo punto di partenza.

Non a caso alcuni musicisti mettono liberamente in circolazione la loro musica sui rispettivi siti, preferendo anticipare quello che comunque avverrebbe successivamente.

Al blogger compete solo la scelta, libera, indipendente (ma non su tutti i provider) e a proprio rischio di postare direttamente album, cosa che avviene su Jazzfromitaly, o di rimandare a link, cosa che anch'io ho fatto seppur rare volte.

Il mercato discografico del jazz nel nostro paese è irrisorio, la questione spinosa dei diritti d'autore è l'ennesimo problema irrisolto (non solo in Italia), la spinta che proviene da internet non aspetta la politica, l'appassionato che trova sul proprio pc gratuitamente quello che nello store costa come metà giornata lavorativa dopo qualche scrupolo spesso se ne fa una ragione, sopratutto se non è un collezionista . In poche semplici frasi questo è lo stato delle cose.

E il Monk & Roll di Beazatti com'è ? Mah.... Lo dico da grande estimatore del gruppo: mi riservo il giudizio dopo averlo ascoltato dal vivo. L'album non credo possa rendere appieno l'energia profusa. Per il momento ascolto e riascolto, ma non ho avuto nessun innamoramento come invece successe con Tinissima prima e Malcom X dopo...

http://giuliocancelliere.wordpress.com/

http://jazzfromitaly.blogspot.it/

 

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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
loopdimare il 05/04/13 alle 14:24 via WEB
non commento l'album che non ho ancra ascoltato. sul fatto che i blog debbano riportare link di download io la penso, forse ipocritamente, così: se il link è dell'artista va bene, se è di straforo, che uno se lo cerchi da solo. almeno qualche pigro se lo comprerà in negozio.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
loopdimare il 05/04/13 alle 18:41 via WEB
e per tornare all'album, riservarsi il giudizio ad una esibizione dal vivo mi sembra un abile escamotage. quante volte è stata giudicata addirittura una carriera sulla base solo di dischi, con l'aggiunta di poche esibizioni dal vivo?
 
 
pierrde
pierrde il 05/04/13 alle 18:56 via WEB
Per meglio definire la mia posizione: considero il quartetto in questione tra i migliori gruppi in assoluto in circolazione, li ho ascoltati in concerto molte volte,sempre con grande soddisfazione e goduria. Il problema di Monk & Roll non è di Bearzatti. E' mio, nel senso che sono cresciuto con ed ho amato profondamente la musica rock. Oggi fatico ad ascoltare anche gli album che più mi piacevano. Date queste premesse, mischiare Misterioso, Round Midnight e tutti gli altri capolavori monkiani con Pink Floyd, Ramones, Queen e via elencando mi lascia spiazzato, non riesco a "divertirmi", anzi, al momento e su disco la trovo una operazione piuttosto ibrida. Quindi, aspetto l'impatto dal vivo....
 
   
Utente non iscritto alla Community di Libero
loopdimare il 05/04/13 alle 20:15 via WEB
adesso è tutto più chiaro
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
daniele il 05/04/13 alle 20:11 via WEB
è che questi tributi cominciano a mostrare la corda. Tinissima era spontaneo e meraviglioso. I progetti studiati a tavolino ,come lo sono stati gli altri due, molto meno.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
loopdimare il 06/04/13 alle 12:03 via WEB
sono andato su Jazzfromitaly a polemizzare sul fatto del download, ed ho trovato una pomposa risposta di Roberto. Pomposa e, secondo me, assolutamente fuorviante. ritengo che la tua posizione si "non ingerenza" sia troppo diplomatica. linkare un disco nuovo di pacca, mi sembra una vera porcata, rivestita pure con tutti gli eleganti bizantinismi del caso...
 
 
pierrde
pierrde il 06/04/13 alle 14:46 via WEB
Libero, la piattaforma che mi ospita, non ha mai consentito di postare il download di nessun genere. Ed io non mi sono mai posto il problema, preferendo un blog con caratteristiche diverse. Altri hanno fatto scelte opposte e con tutta franchezza, sopratutto nel caso di album fuori catalogo, ho anch'io attinto a piene mani. Non giudico, ognuno fa ed è disposto a pagare le eventuali conseguenze, ed i moralismi sono fuori posto. Ribadisco che album nuovi si trovano ovunque in rete. Un esempio ? Il nuovo Giovanni Guidi in trio per E.C.M. si può trovare almeno su una diecina di siti/blog. E per ogni sito che chiude subito ne nascono altri. Capisco il risentimento dei musicisti, molte ed evidenti le loro motivazioni. Bisognerà però che se ne facciano una ragione,con la politica ripiegata su se stessa non vedo all'orizzonte provvedimenti che possano impedire lo stato delle cose. In fondo questa situazione l'hanno innescata le major, dopo decenni di prezzi assurdi ora la frittata si è rivoltata...
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
loopdimare il 06/04/13 alle 19:26 via WEB
anche a me è capitato di scaricare e non faccio la verginella, ma un conto è sbattersi per trovare i download (e magari anche finire i siti con virus) ed un conto vedersi servita la pappa sotto il naso... per un appassionato di jazz poi, che sa benissimo quali siano le condizioni dei musicisti, mi sembra un'aggravante. è verissimo che non è mai campato coi dischi di jazz, ma almeno coprire la spese...
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Jazz from Italy il 07/04/13 alle 02:04 via WEB
Ciao Roberto,
grazie sempre per le tue attenzioni e per le tue parole. Le nostre modalità differenti non possono che offrire completezza alla molteplicità degli approcci possibili alle arti.
Sai che ti leggo sempre con piacere e che sei uno dei siti che visito ogni giorno, anche per la tua modalità di aggiornamento (insomma, sei il mio jazz twitter ante-litteram…;) ma, da qualche tempo, non riesco più a scendere nei commenti dei tuoi post, spesso infestati di contenuti peggiori dello spamming, dove lo scontro ideologico, il livore personale e la ripetizione inutile a loop di cosa è giusto e cosa è sbagliato, mi annoiano, anche se non riescono a rovinarmi la giornata.
Se io avessi un’altra etica, censurerei certi figuri che vanno in giro dichiaratamente a polemizzare anziché a dialogare, a stimolare, ad imparare o ad incuriosire… ma invece sono fatto male e ritengo la libertà di pensiero un valore inestimabile. Forse in questo siamo simili…
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Gianni M. Gualberto il 07/04/13 alle 08:41 via WEB
D-o, non facciamo tragedie e non sprechiamoci in retorica. Internet è un vaso di Pandora e spesso i blogger, con una maggiore o minore utilità a seconda dei casi, lo hanno scoperchiato, dandosi le più varie motivazioni sulla democrazia e, purtroppo, senza la prosa di un Emerson. Salvo poi spandere lacrime di coccodrillo piuttosto discutibili. Piuttosto che gli inani allarmi sulla democrazia e sul bon ton, compreso il grazioso e un po' paternalistico omaggio alla libertà di pensiero, eviterei la scorrettezza (uso il termine esageratamente civile di Luca Conti) di mettere online opere dell'intelletto che fanno parte non solo di un eventuale dono all'umanità (se questo è lo scopo dell'arte), ma di un vero e proprio lavoro (viviamo in un mondo ancora capitalista, se non ve ne siete accorti, e si lavora per vivere, non si vive per lavorare). Questo non è democrazia, è furto. Specie quando l'artista non ha dato il suo consenso, specie quando non si tratta di materiale introvabile, d'archivio, fuori catalogo o libero da diritti. Hai voglia a inanellare stereotipi sul dialogo, gli stimoli a imparare e a incuriosire (un Robin Hood, insomma...). Appunto, la libertà di pensiero diventa una bella foglia di fico. Non vi è dubbio che vi sono blog che divulgano in rete materiali rarissimi, dei quali le stesse case discografiche che li hanno prodotti si disinteressano. E vi sono incisioni scomparse dal mercato da decenni, vi è una pletora di incisioni pregevoli, il cui download è l'unico mezzo per apprezzarle. Bene, per quanto vi sia chi è certamente meno elastico in materia, credo che la divulgazione di certa documentazione sia quasi un servizio. Ma fa un po' sorridere sentire prediche e appelli da parte di chi, certamente in buona fede e con le migliori intenzioni, contribuisce a ledere la libertà del prossimo. Scusate la franchezza. Sarà perché, per gusti letterari e personali, trovo spesso la prosa dei blogger un condensato di stereotipi che paiono tratti da un bieco e ambiguo catechismo casalingo. Non mi stupisce che proprio da quel milieu sia scaturito il grillismo...
 
   
Utente non iscritto alla Community di Libero
Mario Guidi il 07/04/13 alle 09:52 via WEB
Non si può che essere d'accordo al 100% con quanto sinteticamente espresso da G.M. Gualberto. Compreso il milieu da cui è scaturito il grillismo.
 
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