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Registrato il 26 ottobre 2017 a Villa Attems, Lucinico (GO)
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Post n°2962 pubblicato il 28 Agosto 2013 da pierrde
Dopo l'estate la Casa del Jazz ospiterà «Fusione a caldo», un festival che ha in programma dieci concerti dedicati alla musica fusion e alle intersezioni tra jazz, rock e sonorità etniche. In questo coacervo di stili e suggestioni sarà il rock progressivo a farla da padrone con New Trolls e Le Orme. Il direttore Giampiero Rubei anticipa i suoi progetti per la stagione autunnale della Casa del Jazz che sarà improntata all'intersezione tra i linguaggi. «Per trascinare verso il jazz anche il pubblico che si muove ai suoi confini - spiega -. Forte delle mille persone a sera che abbiamo avuto quest'estate, sarà questa la strada che mi propongo di percorrere alla Casa del Jazz anche in futuro. Sono la fusion e i festival tematici che oggi attirano di più il pubblico. Per esempio, vorrei portare Pino Daniele e una rassegna dedicata agli scambi tra jazz e musica napoletana». fONTE:Corriere della Sera edizione di Roma Non posso certo pensare di insegnare il mestiere a Rubei ma le sue affermazioni mi paiono decisamente discutibili. Credere di "trascinare verso il jazz" gente che va a vedere i New Trolls è come insistere con un vegetariano vegano affinchè apprezzi gli hamburger di McDonald. Piuttosto sarebbe meglio dire quello che è il vero motivo di scelte simili, che non può che essere quello economico: con le canzoni c'è pubblico con il jazz ci sono solo gli appassionati. Nulla di male naturalmente nell'invitare le Orme, se non fosse che la struttura si chiama Casa del Jazz. Non mi risulta che a Bayeruth abbiano mai invitato Toto Cotugno..... Ma nell'articolo c'è un'altra affermazione di Rubei che mi lascia perplesso: Dato che tanta parte dell'attività di Rubei è stata anche quella di talent scout, il prossimo anno inviterà delle giovani leve italiane che meritano maggior attenzione. «Tra qualche tempo - assicura - faranno parlare di sé anche nel resto del mondo. Sto pensando per esempio al bravo saxofonista Francesco Bearzatti». E' meglio che qualcuno informi Rubei, Bearzatti è conosciuto ovunque, forse rimane solo lui a pensare di aver scoperto una "giovane leva italiana". E' in ritardo di oltre cinque anni...... |
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