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Registrato il 26 ottobre 2017 a Villa Attems, Lucinico (GO)
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Post n°3751 pubblicato il 30 Ottobre 2014 da pierrde
Dal 1° febbraio 2015 il Teatro Franco Parenti di Milano accoglierà sul suo palcoscenico cinque concerti dedicati al grande jazz e alla musica improvvisata, inaugurando così una rassegna che, anche per orario (la domenica mattina, alle ore 11.00), prosegue idealmente e concretamente una consolidata collaborazione con “Aperitivo in Concerto”, storica manifestazione musicale milanese che si tiene da decenni al Teatro Manzoni di Milano. I cinque concerti dedicati al jazz rappresentano un contributo significativo quanto originale da parte del Franco Parenti, ad una scena musicale contemporanea che a Milano langue e che di rado ha la possibilità di esprimersi sui palcoscenici teatrali più importanti: è stato scelto di illustrare un’area del jazz che troppo spesso si dà per scontata, quel “mainstream” che costituisce il linguaggio corrente e quotidiano della musica improvvisata e con cui si definisce ed esprime la contemporaneità basandosi però inscindibilmente sull’esperienza della tradizione delineata ed accumulata dai grandi protagonisti storici della musica afro-americana. Musica, dunque, che sa innovare ma che non intende rinunciare a esprimere e a rielaborare costantemente i valori fondanti di un vero e proprio Canone venutosi formando in oltre cento anni: il blues, la rielaborazione degli standard del Great American Songbook, l’inconfondibile senso dello swing, il grande virtuosismo strumentale, la complessa e sofisticata esperienza armonica e ritmica del bop e dello hard-bop sono perciò alla base della creatività di artisti che conoscono la Storia del jazz e, non di rado, l’hanno fatta personalmente. Il Grande Jazz, per l’appunto. E’ il caso, infatti, di figure geniali come quelle degli eccezionali pianisti Kenny Werner (1 febbraio) e Steve Kuhn (10 maggio) e del sassofonista Lew Tabackin (12 aprile) (sia quest’ultimo che Kuhn sono inoltre assenti da lungo tempo da Milano), cui si aggiungeranno due figure di notevole importanza per la musica improvvisa dei nostri giorni: il già affermatissimo chitarrista Peter Bernstein (22 marzo) e il più giovane sassofonista Logan Richardson (26 aprile), protagonista di un gruppo come Next Collective, recentemente acclamato dalla critica e dal pubblico internazionale. Sul palcoscenico del Franco Parenti sfileranno perciò formazioni di straordinaria caratura, in grado di offrire un quadro ricco e stimolante della musica improvvisata dei nostri giorni: virtuosi della batteria come Ari Hoenig, Gregory Hutchinson, Tommy Crane e Billy Drummond, contrabbassisti come il leggendario Buster Williams e il già acclamato Omer Avital, l’organista Sam Yahel, il pianista Tony Tixier, tutti protagonisti assoluti della scena musicale internazionale. |
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