Mondo Jazz

un ricordo, triste, per tutti gli uomini degni di questo nome, tutti gli uomini, tutti... "Almeno oggi sarebbe significativo che ci si ricordasse anche di tutti gli altri olocausti, vecchi e nuovi, quelli conosciuti e quelli dimenticati. L'elenco è infinito: Tibet, Armenia, Kurdistan, Palestina, Uganda, Haiti, Birmania, Afganistan, Irak, Cecenia, gli aborigeni dell'Australia, gli indios dell'Amazzonia, i musulmani della Bosnia Erzegovina. E si potrebbe continuare a lungo..." Dici bene Rò, almeno oggi...

Mi fa un po' specie che da Sinistra, per giustificare oggi un conservatorismo che sfocia non di rado nell'antisemitismo, si parli con tanta leggerezza (e con scarsissime cognizioni di Storia, purtroppo) di "olocausti", dimenticando che la Shoa non è stata una strage, per quanto orribile, ma è stato il frutto, per adesso unico, di annichilire, scientemente e scientificamente, un'intera etnia fino all'ultimo abitante, con lo scopo di cancellarla dalla faccia della Terra. Per cui, prima di usare con tanto poco discernimento il termine "olocausto", per poi passare ad un giustificazionismo parallelo piuttosto tipico di una Sinistra ormai usa allo stesso linguaggio dell'estrema Destra, forse sarebbe il caso di sapere ciò di cui si sta parlando, magari senza la clownesca retorica della finta e fintamente saggia malinconia degli uomini senza speranza. Ad Auschwitz non c'erano missili da scagliare sui civili tedeschi. O si fanno discorsi seri, su problemi complessi e non riducibili a retorica da rotocalco borghese (la vita non è un blog sul jazz), o è meglio evitare di srotolare frasi a effetto. Non mi ricordo, su questo blog, grandi lacrime per i civili israeliani fatti a pezzi dai kamikaze... Limitiamoci al jazz, via, ch pure è un tema già sin troppo complesso.

Sono convinto che se il blog si occupasse di orologi o di meterologia riusciresti a trovarmi in fallo comunque. Che dire, mi pare che questo surplus di foga polemica sia una spia di disagio interiore oltre che una sicura perdita di tempo. Non sei d'accordo e non ti piace quello che scrivo ? Nessun problema, ci sono moltissimi blog probabilmente più vicini alle tue idee politiche e musicali e sicuramente più competenti di questo. Che aspetti ?

Bravoooooo!!!!!! Era ora. Speriamo finalmente che le sue "brodaglie" (ipse dixit) le vada a scrivere da un'altra parte.

in questo caso sono d accordo con te. olocausto... tragedie attuali.. che dire in questo sporco mondo manca ancora la giustizia, l amore ecc.... smettiamola una volta per tutte di tirare sempre in ballo per qualsiasi cosa la destra e la sinistra, anche, come in questo caso che si tratta di un problema umano. fiorezo

Vorra' perdonarmi l'egregio curatore del blog : non faccio parte della claque stretta che necessariamente , viste le caratteristiche del mezzo, si stabilisce attorno a lui.A meta' strada tra un claustrofobico salotto con ambizioni intellettuali e una velletaria autopromozione tendente al basso, a pescare tra istinti inconsulti e reiterazioni all' uso. Leggo talvolta di passaggio; ora irrido, se mi si permette, la mancancanza di alcunche' che possa ravvisare una dovuta autocritica o l'evitare di finire in berlina , quando non si accolgano gli strali sensati e il piccato valore del dubbio o del sincero confronto di idee. Proprio sulla presupponenza culturale a sinistra (ormai anch'essa alla canna del gas , come il rilievo politico dei suoi languenti rappresentanti allo sbando). Ormai viviamo in un paese che ha livellato le menti.Che si parli di recessione,perdita di lavoro , di status sociale minimo garantito, di salari inadeguati e perdita di valore d'acquisto,diritto ad una casa, giustizia tra le classi (ebbene si, sono tornate), di poverta', violenza cruenta quotidiana ,jazz od olocausti... arrivano questi "maliconici" pseudointellettuali, attempati mollemente a sinistra . A raccontare con disincantata supponenza (ma crassa e piena di privilegi immeritati) ,l'aria ciondolante di chi colga il significato estremo ma restio a condividere, una realta' che non "c'azzecca " nulla con la vita reale.Eh si...da' oltremodo sulle palle leggere come si racconta cosi' il jazz ma soprattutto lo svariato mondo da queste parti ( scusate, ma e' quel che penso). E' decadente, piuttosto borioso , filtrato da sovrastrutture scontate, che nulla hanno a che fare con la presa diretta di anima e coscienza , razionale quanto vigile,(nonostante le buone intenzioni didascaliche del curatore che conosce da che parte esiste il bene).Non apre sopratutto al dialogo e al confronto , da quel che vedo(che e' poi vera radice di emancipazione e crescita ). Verrebbe facilmente da dichiarare che cosi' per contrappasso si diventa ad amare ECM , evitando ogni rischio e suadendo lo spirito critico :-) Appassendo.Si finisce nel riconoscersi nel primo burino malevolo ma sagace , che dia il la all'intolleranza manipolabile.L'esatta sensazione di oltraggiosa noia , al contrario, che si ricava passeggiando tra questi luoghi (con la certezza sanguigna e vitale che basti allontanarsi di qualche passo per respirar meglio e senza seriose afflizioni inutilmente imposte). Thanks God. rain

Argomentazioni dotte e fumose che non mi convincono ad entrare nell’ennesima sterile polemica di matrice ideologica. La politica (?) italiana non mi interessa. I partiti della sinistra (?) ancora meno. Quelli di destra patetici e ridicoli come il loro conducator. Non voto da moltissimo tempo. In questo spazio si può parlare liberamente e senza “censure”, l’hai fatto più volte e, temo (:-)), lo farai ancora. Abbiamo vedute diverse sul jazz, in particolare quello italiano, ma mi pare cosa assolutamente normale in democrazia. Le tue idee su ECM, Marsalis, Rava e via dicendo sono rispettabilissime esattamente come quelle di segno contrario. La lettura del mio blog non è (ancora) obbligatoria. Se ti allontani di qualche passo, Adieu !