Mondo Jazz

Uno si compra il libro della Somarè con DVD allegato, 18 euro ed evita di intasarsi la casa di inutili CD...

12 uscite per 10 euro cadauna (piu' il prezzo del giornale) sono in totale piu' di 120 euro. Credo che con tale cifra si possa acquistare molto materiale in piu' (basta girare un poco in rete e si trovano informazioni e filmati). Poi possiamo essere daccordo sul fatto che comunque questo e' il modo piu' facile per raggiungere un elevato numero di possibili utenti. Ma alla fine chi ha veramente voglia in scoprire nuova musica ha altri - migliori - canali. Ciao ciao

Ho preso il primo numero e devo dire che è una delusione totale (e i motivi per esteso stanno qui). Però vorrei sapere: anche ammesso che uno apprezzi gli interventi sul DVD (che io ho trovato di una genericità sconcertante, per non dire della loro imprecisione) cosa ci trovi/trovate di storico in quest'opera? Il CD non è in ordine cronologico, l'unico brano che attiene alle origini è "Tiger Rag" (mentre è inclusa un'incisione di Armstrong del 1955), nel DVD c'è - tra l'altro - uno che parla degli spirituals e del gospel come se fossero la stessa cosa... per 120 euro uno si compra il Polillo, il libri di Schuller e la terra del blues di Lomax, e gli resta qualcosa per la discografia. alf

E' evidente che la proposta editoriale non è rivolta a chi il jazz lo segue da molti anni. Quasi sicuramente nei 12 cd non c'è un solo brano che un appassionato non abbia già,ed è altrettanto evidente che un testo storico come quello di Polillo possa essere più prezioso per chi comincia. Però, detto questo, perchè disprezzare un prodotto pensato per allargare la base di ascolto ed invogliare nella maniera più semplice e diretta (musica + immagini)? Ogni tanto i jazzofili assumono atteggiamenti simili a quel partito di estrema sinistra che, prima di sparire, ha passato il proprio tempo a dividersi e a far cadere governi di cui faceva parte. Tafazzi mi è molto simpatico, ma non posso condividerlo.....

A me piacerebbe pensare che fare divulgazione e fare le cose alla carlona non debbano per forza essere sinonimi. Certo dalla collana in esame non mi aspettavo una trattazione alla Schuller o alla Lomax (sicuramente pallosa per il non introdotto). Però qualcuno mi sa spiegare come si fa a presentare il jazz con un'ora di interventi di ITALIANI BIANCHI? Cosa c'entrava Debussy? E la banda di Otricoli? Magari c'entrano (anche se per quanto mi sforzi....), ma nessuno si è curato di spiegarlo. In che rapporto stanno i brani sul CD col contenuto del DVD? Come può saltare in testa a qualcuno di dire che il jazz è una musica "Latino Americana"? Se c'è un motivo, andrebbe spiegato. Io non sono contrario ad allargare la base di ascolto del jazz (nè mi straccio le vesti se non avviene, e non mi pare tafazziano) ma non credo possa avvenire in questo modo raffazzonato, nè credo mi piacerebbero gli effetti se avvenisse. Di KennyG ne basta uno.

alf

Immaginavo che non dovessere essere un ottimo lavoro. Ho fatto bene a non comprarlo allora. Effettivamente per quella cifra si acquistano un bel po' di libri e anche qualche cd. Invece di spendere 120 euro uno per iniziare si compra il Polillo o lo Schuller (e perché non tutti e due) e la guida Penguin del jazz (è uscita l'ultima edizione da poco) per sapere quale cd acquistare...e gli avanza anche qualche euro per comprare i primi cd...

Forse non sarà ottimo, ma ti inviterei ad acquistarne una copia per verificare di persona se le critiche sono esagerate come io credo o meno. Un neofita sicuramente si annoierebbe con Schuller, non saprebbe districarsi con il Penguin e troverebbe Polillo un tomo di dimensioni scoraggianti, al contrario si divertirebbe con il dvd ed il cd. Poi naturalmente ognuno è libero di spendere il proprio denaro come meglio crede....

sei sicura di quel che dici? Ripensaci sù,da brava bambina!

Purtroppo, debbo dare ragione alle critiche più aspre. La divulgazione ha un valore solo se agisce con qualità e, soprattutto, senza fornire disinformazione (basti valutare l'intervento semplicemente surreale di Antonio Ballista...). Oltre a fare infelice lo specialista (gruppo etnico che in Italia è ancora di rado presente, in assenza di una musicologia specifica), l'iniziativa letteralmente truffa il neofita. E non si tratta, purtroppo, di tafazzismo, che invece si manifesterebbe nel continuare ad aquistare un lavoro così basso e mediocre. Quanto al Polillo, direi che è quanto di più divulgativo è stato scritto in Italia ad oggi. Discutibile, certo, ma non ho letto sino ai nostri giorni un testo italiano in grado di eguagliarlo. GMG

ciao,ho ascoltato,pur senza cultura musicale,alcuni video..e ti dico solo questo:questa musica viene dal cuore!è così evidente,anche per una incolta come me..grazie,la voglio conoscere di più,c'è qualcosa di sincero,puro,dolce e struggente..favolosa..grazie,diffondiamola,è così VERA che i bastardi non la possono apprezzare..ci vuole un'anima,ci vuole AMORE! Gloria!