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Mondo Jazz

Il Jazz da Armstrong a Zorn. Notizie, recensioni, personaggi, immagini, suoni e video.

IL JAZZ SU RADIOTRE

 

martedì 9 ottobre 2018 alle 20.30

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SEGNALI DI INVECCHIAMENTO

Post n°1197 pubblicato il 20 Marzo 2009 da pierrde

Quando ero più giovane l'arrivo della bella stagione era sinonimo di organizzazione, viaggio, scelta di  festival e di  programma. Per anni ho modulato parte delle mie ferie per programmare uscite con il branco di fedelissimi amici alla scoperta di città, paesi e musicisti. Cosi' il ricordo di gastronomia, arte, musica ed amicizie è strettamente legato a luoghi imparentati con il jazz: Willisau, Moers, Saalfelden, Lugano, Ravenna, Pescara, Perugia, La Spezia, Pisa, e via festivalando...Ora, molte primavere dopo, parte di quei festival si è convertita alle mode dominanti ed il jazz ne è stato estromesso (Lugano) o è solo un ospite mal sopportato (Montreaux), o ancora, relegato in piccoli spazi e a notte fonda (Umbria Jazz). I grandi che allora imperversavano o non ci sono più (Miles, Roach, Mingus, Bill e Gil Evans, Lester Bowie, ecc.ecc.) o sono diventati anziani e meno propositivi. Ci sono le dovute eccezioni, penso a Braxton, Leo Smith e Roscoe Mitchell,e per fortuna ci sono anche le nuove generazioni (qualcuno già sbocciato, qualcun altro sopravalutato, altri ancora sottovalutati). Anche gli amici hanno i loro problemi ( genitori anziani, figli in età scolare, crisi di coppie...), e nemmeno io mi sento più cosi' motivato: le distanze pesano, quelle che una volta erano sistemazioni economiche (tenda, campeggio, ostello) adesso sono poco praticabili. I costi sono saliti, una settimana a Perugia per Umbria Jazz costa come un  viaggio in oriente, ed il rischio fregature è almeno pari (smarrire il bagaglio o ascoltare del mediocre jazz è facilissimo...). Quando poi scorri i programmi dei festival la mazzata è assicurata: si spaccia roba di dubbio gusto e nessun valore come "evento". Per fortuna esistono i festival di tendenza, ma, con i vari giri di vite delle finanziarie la domanda è : fino a quando ? Ecco quindi che pur avvicinandosi la buona stagione i miei pensieri sono sempre meno imparentati con il jazz, con gli amici e  con la scoperta di nuove città e di musicisti sconosciuti.  Starò invecchiando ? 

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Commenti al Post:
aramis1943
aramis1943 il 20/03/09 alle 09:54 via WEB
no,non credo che sia questione di età che avanza.......spariti i grandissimi,le proposte nuove spesso deludono (non tutte) e ci si accorge che il grande jazz è stato già scritto...
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
quoyle il 20/03/09 alle 09:58 via WEB
Non credo sia sintomo di invecchiamento, il tema e' che ci sono un sacco di pregiudizi sul jazz e quindi si tende a cercare roba commerciale, pensando che non ci sia il pubblico, quando invece non e' cosi' e allora i festival diventano tutti dei baracconi pieni di nomi che con il jazz hanno un rapporto lontanissimo. Cmq il tema sarebbe lungo da sviscerare, alla fine il risultato e' che anche io con nostalgia ed un pizzico di vero dolore non frequento piu' i festival da qualche anno.
 
 
pierrde
pierrde il 20/03/09 alle 20:57 via WEB
Già, molto vere queste tue ultime parole. Anno dopo anno anch'io continuo a sfrondare. Mi rimangono pochissimi appuntamenti (Clusone in estate, Atelier Musicale in inverno)e spesso comunque rinuncio all'ultimo momento: la stanchezza, l'andare soli, un pizzico di pigrizia....
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Emanuele il 20/03/09 alle 10:30 via WEB
Carissimo Pierrde, vedo che sei di Chiavenna. Ero là due anni fa con mia moglie in vacanza. Splendida cittadina. Ti seguo abbastanza sul blog. Sono un appassionato di jazz ma non me ne intendo molto. Grazie delle tue osservazioni e competenze. Mi aiuti a scoprire musicisti nuovi Per esempio ho acquistato il cd di Francesco Bearzatti dedicato a Tina Modotti. Bellissimo. Spesso lo ascolto. Grazie per il tuo blog e contattami. Emanuele di Alba (Cuneo)
 
 
pierrde
pierrde il 20/03/09 alle 20:49 via WEB
In effetti qui si vive bene, a misura d'uomo, se poi ami la montagna e la natura è un paradiso.Ma anche tu vivi in una regione che ha molto da dare.. Mi fa piacere la condivisione di buoni album, Tinissima l'ho amato molto, ancor più dal vivo.Se torni dalle mie parti fatti vivo...
 
lelelele54
lelelele54 il 22/03/09 alle 12:02 via WEB
non posso darti torto...mi sono rivisto nel tuo post...le mie estati alla ricerca dei miei miti...Clusone, Milano, Perugia, Lugano, Varese ( una delle ultime apparizioni di Miles Davis )...gli inverni nebbiosi al Capolinea ( l'ultimo saluto ad un ormai moribondo Chet Baker ) e gli indimenticabili concerti di Gerry Mulligan, Sonny Rollins, Max Roach...ma non vedo proprio tutto nero...credo che il jazz nello spiegarsi verso un pubblico meno preparato incorra inevitabilmente in qualche imbarbarimento di passaggio...non sono un esperto o un addetto ai lavori...non so nemmeno leggerla la musica io...tuttavia sono un curioso incallito e fra le varie banalità estive come dici tu, giustamente, mi sono recentemente goduto un Pat Metheney ( che io venero come il Keith Jarret delle chitarre ) un Richard Galliano e due assi super come il duo Rava-Bollani...allora non disperare...la bella stagione sta per cominciare....buona caccia...emanuele
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
fiorenzo il 22/03/09 alle 13:23 via WEB
se metheney,jarrett o galliano, oppure l'inflazionato duo rava-bollani, passono dare salute mentale...Beh!.... allora è più salutare fare un giro nelle montagne della mesolcina o di chiavenna fiorenzo
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
daniele il 22/03/09 alle 17:27 via WEB
perchè se un gruppo è inflazionato non può fare bella musica ?
 
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