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ESTIVAL JAZZ DI LUGANO: LA BRUTTA FINE DI UN GRANDE FESTIVAL

Post n°1212 pubblicato il 11 Aprile 2009 da pierrde

Tag: NEWS

Il declino di quello che fu uno dei più importanti e propositivi festival del centro delle Alpi continua inesorabile. Le prime notizie sulla prossima edizione già trapelano e l'appassionato di jazz non può che rivolgere lo sguardo altrove. Quello che non capisco, guardando i programmi degli ultimi anni, è cosa abbia spinto i due organizzatori, Andreas Wyden e Jacky Marti, a buttare letteralmente alle ortiche una lunga e gloriosa tradizione jazzistica per sostituirla con etno-pop di valore risibile e di nessuno spessore musicale . Musiche e protagonisti capaci di cavalcare la moda del momento ma senza futuro e subito facilmente dimenticabili. Eppure il duo insiste in questa sciagurata politica del nulla musicale. Ecco i propositi per la prossima edizione:

Spente le candeline sulla trentesima memorabile ( ???) edizione, Andreas Wyden e Jacky Marti si sono subito rimboccati le maniche per offrire un cartellone altrettanto prestigioso. Per prima cosa è

doveroso confermare le date di

Mendrisio (Piazzale alla Valle, 26-27 giugno) e di Lugano (Piazza della Riforma, 2-3-4 luglio) e mentre proseguono i preparativi è già possibile anticipare un grande protagonista: Rick Wakeman

La seconda notizia riguarda l’arrivo a Mendrisio dei Matt Bianco, un gruppo che

trascinerà code di fan e saprà infiammare Piazzale alla Valle.

L'unico commento serio che mi viene al momento è questo:

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ESTIVAL JAZZ DI LUGANO: LA BRUTTA FINE DI UN GRANDE FESTIVAL

sergio pasquandrea il 11/04/09 alle 12:33 via WEB

Fino a cinque minuti fa ignoravo chi fosse Rick Wakeman (sono piuttosto ignorante in ambito prog-rock). Ma i Matt Bianco sono ancora vivi? Comunque, dopo aver visto a Umbria Jazz Riccardo Cocciante che cantava "Margherita" con tutta la piazza che gli faceva il coretto e Giovanni Tommaso che osservava soddisfatto (senza suonare), direi che sono vaccinato contro il peggio.

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fiorenzo il 11/04/09 alle 16:32 via WEB

I due organizzatori Wyden e Marti sono due rockettari di lunga data e tali sono rimasti,che capiscono di jazz poco o nulla,difatti quando dovevano presentare alla stampa il festival si rivolgevano alle enciclopedie di jazz copiando il testo parola per parola.Quello che non capisco io � cosa abbia spinto i due a creare Estival,un festival jazz.Per una quindicina di anni � stato un grande festival declinando piano piano fino all odierno nulla assoluto.

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thelonious il 11/04/09 alle 22:19 via WEB

che tristezza... le code di fans per i Matt Bianco poi...

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Ugo il 12/04/09 alle 23:27 via WEB

Il problema � essenzialmente di sponsoring: non va dimenticato che Estival � un festival gratuito.Estival si becca diversi milioni di franchi per poter organizzare 6 serate gratuite. Il Credit Suisse, che paga, vuole una festa di massa per un target di et� medio bassa: � interessato ai futuri nuovi clienti. Quindi vai con il pop. Si cerca di allestire un programma che interessi ai potenziali nuovi clienti italiani, ecco il perch� di nomi come gianna nannini. Perugia al confronto � pi� dignitoso, secondo me: c'� un po' di tutto ma pagando vedi quello che vuoi. Nessuno ti obbliga a cuccarti i Cure. Per Wakeman il discorso � diverso: "viene via per poco" perch� � amico degli organizzatori..

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pierrde il 13/04/09 alle 17:09 via WEB

Ero anch'io dell'idea che la svolta non fosse farina del sacco di Marty ma precisa scelta dello sponsor.La prima considerazione per la banca svizzera � che ora mi � pi� chiaro perch� da alcuni anni il loro bilancio � una specie di voragine: se analizzano il mercato come il potenziale target del futuro cliente ecco che si spiegano molte cose....

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fiorenzo il 13/04/09 alle 20:21 via WEB

che lo sponsor detta legge a suo favore � chiaro,per� in aggiunta a quello che ho scritto sopra,nemmeno i grandi jazzisti apparsi a estival erano farina del sacco di Marti e Wyden.

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