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Mondo Jazz

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OTTO SEMPLICI IDEE PER MUSICA JAZZ

Post n°1377 pubblicato il 29 Novembre 2009 da pierrde


Il mensile del jazz italiano per eccellenza sta prendendo via via nuova forma dopo il passaggio di proprietà e speriamo che nel frattempo acquisisca anche nuovi contenuti. Da affezionato e attento lettore trentennale mi permetto alcune considerazioni con lo spirito più costruttivo possibile e naturalmente senza alcuna vis polemica:
 
1)La grafica, storico punto debole degli ultimi anni della rivista, è migliorata ma ancora non mi pare pienamente soddisfacente ed è ulteriormente migliorabile

2)Personalmente sono saturo dei cd del mese concepiti come compilations. Credo che la maggioranza dei lettori non abbia affatto bisogno di doppioni inutili tenuti in libreria, come nel mio caso, ancora incellofanati. Sarebbe meglio, per quanto la mia idea presenti difficoltà oggettive, cercare di cambiare impostazioni: inediti concordati con musicisti e label o, in alternativa, pescare negli archivi registrazioni live (penso ad esempio alla Rai e alla mole di concerti registrati che non vedranno mai la luce dopo il primo  passaggio radiofonico)

 3)Le attuali 12 pagine impegnate nell’inserto dedicato al compact del mese potrebbero essere ridistribuite in nuove rubriche, mantenendo solo quattro/sei pagine per la descrizione dell’album allegato alla rivista 

4)Parlando di nuove rubriche, considero indispensabile e complementare all’atteso sito internet del magazine, una o più pagine dedicate alla presenza del jazz nel web: video, musica in mp3, web-magazine, spazi dedicati, siti e blog dei musicisti, dei critici e giornalisti, e, perché no, degli appassionati 

5)Le riviste francesi pubblicano recensioni di album non ancora usciti. Musica Jazz da questo punto di vista è sempre in ritardo. Non solo, ma credo che le recensioni sulla rivista vadano rivitalizzate: album particolarmente importanti debbono avere più recensioni, coinvolgendo anche musicisti. Mi piace poi l’idea di un album al mese, opportunamente scelto, che venga valutato in maniera motivata da due punti di vista completamente opposti.

 6)Aumenterei lo spazio a rubriche sempre interessanti come Carta Stampata. Il materiale non manca di certo e incentiverei anche i Visto da Fuori, spesso stimolanti e inconsueti

 7)Vedrei con molto interesse una sequenza di interviste a direttori artistici e organizzatori dei festival italiani. Confrontare problematiche, conoscere meglio il lavoro dall’interno, capire i criteri con i quali questi soggetti si muovono mi pare molto interessante

 8)Spesso la posta dei lettori è palestra di esibizionisti e di vacue polemiche. Non di meno, una rubrica con opportuni filtri potrebbe essere importante per tastare il polso dei…”consumatori” del magazine

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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
sergio pasquandrea il 29/11/09 alle 17:49 via WEB
Del tutto d'accordo sui cd antologici, che anch'io trovo insopportabili, però l'idea di pubblicare inediti comporta parecchie difficoltà, e infatti su Jazzit abbiamo dovuto smettere. Ottima invece l'idea di ripescare registrazioni radiofoniche non più reperibili. Il punto 4), quello sul web, è anche secondo me un'ottima idea, anche perché molte delle cose più interessanti che si leggono sul jazz, ormai si leggono sul web e non sulla carta. Punto 5), ritardi nelle recensioni: altra questione dolente, però è anche vero che la quantità di materiale pubblicata ogni mese in Italia è incredibile, e in questo marasma spesso non si sa davvero cosa privilegiare... La recensione multipla la fanno su Downbeat e spesso è molto interessante (ricordo un disco di Derek Bailey con giudizi che andavano dalla stroncatura totale al capolavoro...). Il punto 7), interviste ai direttori dei festival, secondo me si inserisce in un problema più generale, che è quello dell'attenzione alla realtà viva del jazz, che spesso in MJ manca. Si fanno articoli su musicisti minori, oppure sui soliti nomi noti e stranoti, e si trascurano le tante realtà interessanti (musicsiti, ma anche iniziative, festival, case discografiche ecc.) che ci sono nel nostro paese e altrove.
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
giovanni zanoni il 29/11/09 alle 23:36 via WEB
mi associo alle considerazioni sui cd antologici, peccato che anche jazzit abbia abbandonato le produzioni originali,tuttavia se valgono ancora le regole sui diritti d'autore si potrebbero anche ristampare interi album magari usciti solo su vinile o 45 giri o ep .di sicuro interesserebbero piu' dell'ennesimo sampler di una casa discografica o dell'ennesima antologia di ella fitzgerald,ellintgton,parker ecc.Il neofita comprerebbe in ogni caso e il fedelissimo sarebbe piu' gratificato.penso anche al materiale uscito su Alto,Ozone,Cicala ecc. che in quanto gia' "bootleg" non dovrebbe porre problemi di copyright o ai dischi dei jazzisti italiani usciti prima del 1959 -Musica Jazz fece due ottimi long playing intitolati "Italian Jazz graffiti" ;quanto ai concerti radiofonici la rete propone molti siti da cui attingere e tenendo sempre a mente la regola dei 50 anni si potrebbero realizzare progetti interessanti e dettagliati
 
 
pierrde
pierrde il 01/12/09 alle 20:58 via WEB
Apprezzo molto il fatto che un album possa essere visto come un capolavoro piuttosto che giudicato robaccia senza che i musicisti o i discografici facciano la benchè minima rimostranza. Non credo tutto questo sia possibile in una realtà provinciale come la nostra ma mi piacerebbe molto leggere una rivista italiana fatta cosi'...
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
dario il 01/12/09 alle 11:30 via WEB
In un altro post un redattore di MJ ha spiegato che loro recensiscono solo i cd che ricevono gratis. Con tutto il rispetto per jazzit, finché MJ sarà l'unica rivista diffusa in maniera decente, temo che faranno ben poco per migliorare il proprio prodotto.
 
 
pierrde
pierrde il 01/12/09 alle 19:16 via WEB
Non saprei dire quanto sia cosa giusta o meno ma credo che funzioni cosi' un pò dappertutto: le riviste recensiscono album forniti da label e musicisti. Trovo invece abbastanza incredibile che su MJ non si parli di iniziative editoriali o di quant'altro, quindi da Jazz Italiano Live fino alle enciclopedie jazz da edicola, solo perchè nessuno le fornisce gratuitamente. Se l'iniziativa è di valore credo sia gioco forza parlarne comunque....
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
GIANNI B.MONTANO il 02/12/09 alle 16:11 via WEB
Sono d'accordo su quasi tutti i punti. Forse basterebbe ritornare al livello della rivista diretta da Sessa o da Candini. Jazzit in questo momento è nettamente la migliore rivista del settore. Saluti da chi legge tutti i giorni il blog
 
 
pierrde
pierrde il 02/12/09 alle 18:24 via WEB
Grazie per il credito...Jazzit è una rivista che indubbiamente è cresciuta molto. Paga la cadenza bimestrale rimanendo tagliata fuori dall'attualità, solo parzialmente compensata dal sito internet. Credo che l'argomento sia interessante e meriti un post più approfondito...
 
   
Utente non iscritto alla Community di Libero
sergio pasquandrea il 02/12/09 alle 23:18 via WEB
ci stiamo lavorando...
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Cristina il 02/12/09 alle 19:46 via WEB
Secondo me è vergognoso che un festival del calibro di Sant'Anna Arresi venga raccontato su una colonna di poche righe quando alcuni concerti meriterebbero un servizio di piu' pagine. Per chi ha vissuto il festival con emozione è veramente triste. Cristina.
 
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