Mondo Jazz
Il Jazz da Armstrong a Zorn. Notizie, recensioni, personaggi, immagini, suoni e video.
IL JAZZ SU RADIOTRE
martedì 9 ottobre 2018 alle 20.30
------------------------------------------------------------------
JAZZ & WINE OF PEACE
Pipe Dream
violoncello, voce, Hank Roberts
pianoforte, Fender Rhodes, Giorgio Pacorig
trombone, Filippo Vignato
vibrafono, Pasquale Mirra
batteria, Zeno De Rossi
Registrato il 26 ottobre 2017 a Villa Attems, Lucinico (GO)
MONDO JAZZ SU FACEBOOK E SU TWITTER
CERCA IN QUESTO BLOG
JAZZ DAY BY DAY
I PODCAST DELLA RAI
![](http://www.radicalmatters.com/img/review/rm_radio_rai3_battiti_febbraio_2007_.jpg)
CERCA IN QUESTO BLOG
« JAZZ A MILANO: OTTO AUDI... | UMBRIA JAZZ NEGLI USA » |
Personnel: Larry Kohut: bass; John Kregor: guitar; Jon Deitemyer: drums.
Tracks: Code Cool; The Wind Song; Romanesque: Smash; Redshift; Spring Song; Devil's Food; Scream; The Swim; Bashful (Instrumental); The Storyteller; Missing.
Ho sempre apprezzato gli album di Patricia Barber, pianista, cantante e compositrice raffinata e dalla vena intimista. Con questo Smash, Patricia approda alla Concord e firma un disco vario quanto basta e con molti degli ingredienti usuali nei suoi progetti: testi intelligenti e di rara sensibilità, brani mutevoli a seconda degli umori, con ampie strizzate d'occhio al rock più intelligente senza dimenticare la musica di matrice brasiliana, una spruzzatina di fusion e anche ampie aperture strumentali più marcatamente jazz.
Molta carne al fuoco dunque, ma cucinata con pazienza e senza eccessive concessioni ne al business ne all'immagine della donna che canta e suona (anche) jazz cosi' mercificatamente trendy in molte epigoni della Barber.
Anche senza volerlo il pensiero, se non il paragone, corre verso Diana Krall e la sua ormai raggiunta dimensione di star. Qui siamo agli antipodi, fin dalla copertina più che castigata rispetto alle pose sexy e alla lingerie ostentata dalla Krall nell'ultimo Glad Rag Doll.
Fortunatamente però il contenuto musicale è di sostanza, sapido e intrigante quanto basta a far rapidamente dimenticaregiarrettiere e scollature. Due i brani che immediatamente entrano in circolo, la title track con quell'inserto strumentale di stampo rock con un gusto ed una trattenuta raffinatezza da renderlo istantaneo piacere, e Scream, dall'andamento simile con una ampia apertura strumentale dove ancora spicca la chitarra di John Kregor.
Ma molte sono le gemme disseminate nell'album: la jazzata e strumentale Bashful, la piacevole samba fusion di Devil's Food, la ritmica Code Cool.
Intimista fino alla cruda onestà nelle liriche, vario e ben congegnato nelle parti stumentali Smash è un album sincero e raffinato, opera di una cantautrice e strumentista che meriterebbe molta più considerazione.
AUTORI DEL BLOG
Andrea Baroni
Fabio Chiarini
Roberto Dell'Ava
Franco Riccardi
Ernesto Scurati
ULTIMI COMMENTI
Inviato da: Less.is.more
il 24/08/2019 alle 11:46
Inviato da: Less.is.more
il 23/08/2019 alle 21:27
Inviato da: Piero Terranova
il 13/07/2019 alle 20:06
Inviato da: Luciano Linzi
il 19/10/2018 alle 15:44
Inviato da: juliensorel2018
il 12/10/2018 alle 15:21