Mondo Jazz
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IL JAZZ SU RADIOTRE
martedì 9 ottobre 2018 alle 20.30
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JAZZ & WINE OF PEACE
Pipe Dream
violoncello, voce, Hank Roberts
pianoforte, Fender Rhodes, Giorgio Pacorig
trombone, Filippo Vignato
vibrafono, Pasquale Mirra
batteria, Zeno De Rossi
Registrato il 26 ottobre 2017 a Villa Attems, Lucinico (GO)
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« LUI, ATTRAVERSO ME | THERE'S NO HEAVEN.... » |
Sette anni fa sembrava una scommessa o poco più. Due anni fa un fenomeno interessante da tenere sott’occhio. Quest’anno a quanto pare comincia a fare tendenza: sabato 20 aprile si celebrerà la settima edizione del «Record Store Day», giornata mondiale dell’orgoglio del disco in vinile. Formula collaudata: quattrocento tirature limitate di Lp, Ep, singoli e picture disc contenenti brani più o meno inediti in edizione di pregio in vendita nei negozi indipendenti che aderiscono all’iniziativa. Della serie: voi portate a casa una rarità del vostro artista preferito, noi facciamo un po’ di grana a sostegno della «causa».
Si sa che, quando tratti con i fan, la leva giusta da muovere è sempre quella del feticismo. Quest’anno poi la manifestazione si arricchisce con l’intervento di un ambasciatore ufficiale, il leader dei White Stripes Jack White, e una serie di eventi collaterali per gli appassionati del microsolco. L’attenzione cresce: in Italia l’edizione del 2012 rispetto a quella dell’anno precedente ha fatto registrare un incremento del 25% nel giro d’affari degli store aderenti. Motivo buono per investirci su con ancora maggiore decisione.
Sono 214 i negozi che qui da noi parteciperanno all’iniziativa contro i 192 della scorsa edizione e in più proiezione del documentario di Pip Piper «Last Shop Standing», ispirato al libro di Graham Jones «Il 33° Giro» edito da Arcana a Milano (Teatro Dal Verme), Roma (Brancaleone), Napoli (Pan), Torino (Astoria Club), Firenze (Auditorium Flog) e Bologna (Cineteca).
......
Non vi basta per uscire di casa e infilarvi nel primo record store a disposizione? Lasciatevi convincere allora da Nick Hornby, il romanziere inglese che con «Alta fedeltà» ha manifestato il proprio profondo amore per il microsolco: «Sì, sì, lo so. Scaricare musica è più semplice, e forse costa meno. Ma cosa ascoltano nel negozio in cui abitualmente scaricate musica? Niente. Chi ci incontrerete? Nessuno. Dove sono le bacheche in cui si segnalano appartamenti da condividere, o si cercano musicisti per formare band destinate a sfondare?». Eggià. Come dice il vecchio Hornby, «i negozi di dischi non vi salveranno la vita, ma possono renderla migliore».
di Francesco Prisco - Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/Msv5p
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