Mondo Jazz
Il Jazz da Armstrong a Zorn. Notizie, recensioni, personaggi, immagini, suoni e video.
IL JAZZ SU RADIOTRE
martedì 9 ottobre 2018 alle 20.30
------------------------------------------------------------------
JAZZ & WINE OF PEACE
Pipe Dream
violoncello, voce, Hank Roberts
pianoforte, Fender Rhodes, Giorgio Pacorig
trombone, Filippo Vignato
vibrafono, Pasquale Mirra
batteria, Zeno De Rossi
Registrato il 26 ottobre 2017 a Villa Attems, Lucinico (GO)
MONDO JAZZ SU FACEBOOK E SU TWITTER
CERCA IN QUESTO BLOG
JAZZ DAY BY DAY
I PODCAST DELLA RAI
CERCA IN QUESTO BLOG
« AUGURI CARLA | SARAJEVO » |
Moderat, Massive Attack, Pharrel Williams, Ricardo Villalobos, Van Morrison, Archive, Lykke Li, Morcheba, Steve Wonder, Melanie De Blasio, Paloma Faith: sono solo alcuni degli straordinari nomi, attesi tra il 4 e il 19 luglio, al quarantottesimo Montreux Jazz Festival.
Elettronica, jazz, blues, pop, trip hop, ambient, indie, per due settimane di spettacolo d’altissimo livello. Programma già on line, prenotazioni aperte e la macchina organizzativa in piena attività, così come la grande campagna di promozione.
E proprio a supportare immagine e comunicazione c’è anche un bellissimo concept video, che ruota intorno a un’installazione progettata per il festival: un lavoro che porta la firma di Cauboyz, collettivo francese con base a Nancy, attivo nell’ambito della fotografia, del graphic design e dei video musicali.
Per il super evento di Montreux hanno tirato fuori, insieme a due musicisti (Jerry Léonide e Simon Henner) e un ebanista (Livier Baumgartner), un’imponente installazione luminosa in cui luce e suono si corrispondono e si intersecano, inseguendo il ritmo sinestetico di una partitura eseguita dal vivo.
Un Wurlitzer 200A del 1972, storico pianoforte elettrico prodotto in America tra gli anni Cinquanta e gli Ottanta, è collegato a sessantaquattro box retro illuminati, su cui sono posizionate delle mascherine con i nomi degli artisti invitati al festival. A ogni tocco di tastiera si accende una luce e la scultura si anima, in uno scintillante light show…
Helga Marsala
Fonte:
http://www.artribune.com/2014/05/un-light-show-firmato-cauboyz-per-il-montreux-jazz-festival/
Facciamo una semplice e schematica valutazione: con alle spalle il budget che ci si immagina, le locations strepitose della cittadina svizzera e la storia a lungo gloriosa del festival che giunge quest'anno alla quarantottesima edizione se ne deduce che :
il programma è terrificante almeno quanto i prezzi dei biglietti (fino a 450 franchi svizzeri per Stevie Wonder)
Il mio giudizio, personale, senza pretese di verità rivelate ma del tutto constatativo, cambierebbe radicalmente se Montreux togliesse quell'inutile appendice al nome del festival. Jazz è decisamente una parola grossa e superata almeno da quelle parti.
AUTORI DEL BLOG
Andrea Baroni
Fabio Chiarini
Roberto Dell'Ava
Franco Riccardi
Ernesto Scurati
ULTIMI COMMENTI
Inviato da: Less.is.more
il 24/08/2019 alle 11:46
Inviato da: Less.is.more
il 23/08/2019 alle 21:27
Inviato da: Piero Terranova
il 13/07/2019 alle 20:06
Inviato da: Luciano Linzi
il 19/10/2018 alle 15:44
Inviato da: juliensorel2018
il 12/10/2018 alle 15:21