Mondo Jazz
Il Jazz da Armstrong a Zorn. Notizie, recensioni, personaggi, immagini, suoni e video.
IL JAZZ SU RADIOTRE
martedì 9 ottobre 2018 alle 20.30
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JAZZ & WINE OF PEACE
Pipe Dream
violoncello, voce, Hank Roberts
pianoforte, Fender Rhodes, Giorgio Pacorig
trombone, Filippo Vignato
vibrafono, Pasquale Mirra
batteria, Zeno De Rossi
Registrato il 26 ottobre 2017 a Villa Attems, Lucinico (GO)
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E’ uno dei compositori più prolifici ed estrosi della seconda metà del ventesimo secolo, ma anche un nome di indiscusso valore nel firmamento del jazz mondiale. E nelle sue vene scorre sangue calabrese. Affondano infatti ad Albi, comune di poco piu’ di mille anime in provincia di Catanzaro, le radici familiari di Armando Anthony ‘Chick’ Corea, 73 anni, musicista che, nell’ultimo quarantennio, ha calcato le scene dei principali teatri del mondo collezionando, dal vinile al cd, un volume impressionante di dischi realizzati.
Dalle colline della Presila Catanzarese il nonno di Corea, Antonio, parti’ a cavallo tra l’otto e il novecento per approdare a Boston in cerca di fortuna inseguendo il sogno della ‘Merica, sulle orme di migliaia e migliaia di altri corregionali. Negli States, dove Anthony nacque nel 1941, il padre Armando senior si affermo’ come direttore d’orchestra e trombettista. E fu proprio lui ad introdurre il figlio nel mondo delle sette note: a soli quattro anni il piccolo Anthony Corea suonava il pianoforte. Da allora un crescendo di successi.
(...)
Ad Albi, circa un trentennio addietro, assieme ai genitori alla moglie e al figlio, il musicista era giunto in incognito a caccia di qualche lontano parente e animato dalla voglia di conoscere un po’ di piu’ della propria famiglia e dei propri avi. E nel borgo presilano, dove i Corea sono in tantissimi (qualcuno fa risalire l’etimo del nome ad una discendenza di stirpe orientale), c’e’ ancora la casa della sua famiglia assieme a tanti che portano il suo stesso cognome e che non attendono altro che celebrarlo degnamente.
(...)
Un luogo ideale per Chick Corea, e un modo per ritrovarsi e celebrare la memoria familiare. A partire da nonno Antonio, cui il musicista, come lui stesso ha raccontato la scorsa estate, deve il nomignolo di Chick. E ai ‘’concittadini’’, che gli hanno recato in dono una statuetta di San Nicola da Tolentino un rosario e un libro di poesie, ha anche svelato il mistero del nomignolo che lo accompagna da sempre, ‘’Chick’’. Un aneddoto che lo lega a quello stesso nonno, partito dalla Calabria senza mai piu’ farvi ritorno, che da bambino lo dondolava sulle sue ginocchia ripetendogli come una sorta di nenia ‘’chick,chick,chick,chick…’’
Fonte:
http://www.calabriaonweb.it/2013/07/23/ce-un-nonno-sbarcato-nella-merica-nel-mito-di-chick-corea/
foto: Ernest Gregory
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