Mondo Jazz
Il Jazz da Armstrong a Zorn. Notizie, recensioni, personaggi, immagini, suoni e video.
IL JAZZ SU RADIOTRE
martedì 9 ottobre 2018 alle 20.30
------------------------------------------------------------------
JAZZ & WINE OF PEACE
Pipe Dream
violoncello, voce, Hank Roberts
pianoforte, Fender Rhodes, Giorgio Pacorig
trombone, Filippo Vignato
vibrafono, Pasquale Mirra
batteria, Zeno De Rossi
Registrato il 26 ottobre 2017 a Villa Attems, Lucinico (GO)
MONDO JAZZ SU FACEBOOK E SU TWITTER
CERCA IN QUESTO BLOG
JAZZ DAY BY DAY
I PODCAST DELLA RAI
CERCA IN QUESTO BLOG
« URI CAINE - THE OTHELLO ... | ANTONIO FARAO' - WOMAN... » |
Il primo album di Guidi aveva suscitato l'interesse e l'ammirazione di critica e appassionati. Anch'io nel recensirlo ne parlavo con stupore e curiosità. Un musicista cosi' giovane in grado di esprimere una maturità già definita e un bagaglio tecnico cospicuo è un avvenimento di notevole importanza nell'ambito del jazz italiano. Il pianista umbro vanta una preparazione accademica che gli conferisce un background raffinato e colto, senza contare il profondo amore e la conoscenza dei grandi protagonisti del jazz, Miles e Ornette in particolare . Il nuovo album vede all'opera tre quarti della precedente formazione, con l'ingresso di Stefano Senni al contrabbasso in sostituzione di Francesco Ponticelli. Complessivamente un passo avanti rispetto a Indian Summer: una compattezza ed un affiatamento maggiore, un pugno di belle composizioni ed una sagace scelta di temi noti, spaziando da Coleman alla musica latino-americana per finire all'elettronica. Kinzelmann si conferma sassofonista molto interessante, lucido e viscerale, cosi' come la sezione ritmica, incalzante ed elastica. Guidi mi impressiona ancora di più per il tocco raffinato, il gusto e la sensibilità espressiva e la varietà compositiva. Forse nell'album sono affastellate anche troppe piste da sviluppare, con il rischio di non mettere a fuoco una direzione precisa. Ma forse, avere tanta carne al fuoco, è sinonimo di ricchezza ispirativa e gusto nell'attingere a ciascuna fonte per costruire e completare la propria tavolozza. Il tempo dirà quali strade Giovanni e i suoi sceglieranno di approfondire. Per ora limitiamoci a gustare questo album prelibato: l'atmosfera sospesa di Qizas, quizas, quizas, il rockeggiante Franckie Bear, il grappolo di note maliconico e dolcissimo che introduce You are here ed infine The House Behind This One, il brano struggente e miracolosamente equilibrato che da il titolo all'album e che forse è ripreso da una poesia di Raymond Carver dallo stesso nome. Track listing, formazione e informazioni, e la possibilità di brvi ascolti cliccando il sito Cam Jazz .
V A L U T A Z I O N E : * * * *
AUTORI DEL BLOG
Andrea Baroni
Fabio Chiarini
Roberto Dell'Ava
Franco Riccardi
Ernesto Scurati
ULTIMI COMMENTI
Inviato da: Less.is.more
il 24/08/2019 alle 11:46
Inviato da: Less.is.more
il 23/08/2019 alle 21:27
Inviato da: Piero Terranova
il 13/07/2019 alle 20:06
Inviato da: Luciano Linzi
il 19/10/2018 alle 15:44
Inviato da: juliensorel2018
il 12/10/2018 alle 15:21