Mondo Jazz
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IL JAZZ SU RADIOTRE
martedì 9 ottobre 2018 alle 20.30
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JAZZ & WINE OF PEACE
Pipe Dream
violoncello, voce, Hank Roberts
pianoforte, Fender Rhodes, Giorgio Pacorig
trombone, Filippo Vignato
vibrafono, Pasquale Mirra
batteria, Zeno De Rossi
Registrato il 26 ottobre 2017 a Villa Attems, Lucinico (GO)
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Track listing: The Sum Of All Parts; Fast Track; Lazy Snake; Double Vision; Equality; Modern Times; Rivers Run; Processional; Pass It On.
Personnel: Dave Holland: bass; Eric Harland: drums; Antonio Hart: alto saxophone; Robin Eubanks: trombone; Mulgrew Miler: piano; Alex Sipiagin: trumpet.
Dave Holland è oramai sulla scena da più di quantant'anni, e se la prima parte della sua carriera si è contraddistinta per l'appartenenza a gruppi di grandi leader dall'impatto dirompente e rivoluzionario (Miles Davis e Anthony Braxton), dagli anni '80 in poi il contrabbassista inglese è diventato leader di formazioni e grandi orchestre con risultati notevolissimi ma all'insegna di un moderno e classico mainstream di matrice free-bop, in cui la parte scritta e l'arrangiamento sono comunque preponderanti rispetto all'improvvisazione pura. Dopo una lunga militanza per l'etichetta di Manfred Eicher, Holland firma il suo diciottesimo album da leader, il terzo per Dare2. Il menù è variato ma il prodotto è eccellente: per la prima volta nella formazione compare un pianista, il bravo ed eclettico Mulgrew Miller (ascoltatelo nella ballad Equality), ci sono tre ottimi fiati che comunque già gravitavano nelle formazioni precedenti, e compare un giovane talentuosissimo batterista, Eric Harland, vero trascinatore dotato di eccellente tecnica. L'intesa con Holland è istantanea, e già nel primo brano dal sapore latino (The sum of all parts, un inedito a firma Robin Eubanks) l'incontro produce faville. Dei nove brani presenti nell'album ben sette appartengono al repertorio di Holland e compaiono in diversi dischi pubblicati in un arco temporale che abbraccia gli anni '80 e '90. Sono stati rigenerati e ripensati con nuovi arrangiamenti ed adattati alla nuova formazione con risultati spesso superiori agli originali. Splendida l'improvvisazione collettiva dei fiati nella versione aperta di Rivers Run, capace di non far rimpiangere la versione originale presente nell'album Triplicate del 1988 in trio con Jack de Johnette e Steve Coleman. Il brano inedito a firma Holland è Fast Track, che sembra mutuato dagli album Blue Note degli anni '60 tanto è classicheggiante, con un Miller lanciato sulle orme di Mc Coy Tyner, spumeggiante e teso. Come tutti i lavori precedenti Pass It On piace immediatamente e convince sempre più ad ogni ascolto successivo.
V A L U T A Z I O N E : * * * *
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