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martedì 9 ottobre 2018 alle 20.30
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Registrato il 26 ottobre 2017 a Villa Attems, Lucinico (GO)
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La mia passione per gli outsiders mi porta oggi a parlar un po’ della bella realtà musicale che risponde al nome di Silta Records: una piccola casa discografica fondata da Giorgio Dini, contrabbassista operante nel campo dell’avanguardia, ma con solide radici jazzistiche. Ultimamente –difatti- per ribadire una comunanza tra sperimentalismo musicale contemporaneo tout court e sentori di jazz, ha inciso e pubblicato un disco – “Temporary”-assieme a niente di meno che William Parker, altro grande contrabbassista.
Non solo Giorgio è un musicista ma è anche un infaticabile sostenitore della buona musica, e mentre cura un sito apposito dedicato al suo strumento preferito, il contrabbasso appunto, (www.musicherie.com), porta avanti e “spinge” letteralmente il suo gioiellino discografico che è la Silta Records.
Questa etichetta annovera incisioni di fulgide personalità della ricerca sonora, a partire da Markus Stockhausen, sino a Giancarlo Schiaffini e via di seguito. Una particolarità della Silta (www.siltarecords.it) è quella di non chiedere diritti sulle composizioni dei musicisti i quali incidono sotto la sua egida, cosa è abbastanza fuori dal comune.
Personalmente debbo confessare che non sono un grande, come dire?, fruitore dello sperimentalismo sonoro, in quanto lo vedo legato ad una stagione, come quelle del Free, che ritengo datata assai, anche se conosco la tesi difensiva la quale recita “Ancient to the future”, parafrasando l’Art Ensemble of Chicago.
Essere “tradizionali” ma proiettati nel futuro riuscì molto bene all’AEOC almeno svariate volte, inframmezzando tra una tirata free e l’altra, marcette, schegge di jazz swing al 100%, silenzi e pause notevoli, melodie quasi cantabili….ma nel puro sperimentalismo questa “ricetta” trova poco “asilo”…e il risultato può esser destinato solo a palati molto forti. Con questo non dico, ovvio, che la musica non sia di assoluto interesse, anzi!
E’ solo che dobbiam essere predisposti a gustare un piatto forte davvero. Un po’ la differenza tra mangiar cinghiale di Pitigliano & Chianti e lesso di carne fassona & Barbera.
Post a cura di Danilo
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