Mondo Jazz
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IL JAZZ SU RADIOTRE
martedì 9 ottobre 2018 alle 20.30
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JAZZ & WINE OF PEACE
Pipe Dream
violoncello, voce, Hank Roberts
pianoforte, Fender Rhodes, Giorgio Pacorig
trombone, Filippo Vignato
vibrafono, Pasquale Mirra
batteria, Zeno De Rossi
Registrato il 26 ottobre 2017 a Villa Attems, Lucinico (GO)
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Elenco dei brani:
1. The End of a Summer; 2. Konbwa; 3. Kiss from a Rose; 4. Last One Out; 5. Quint; 6. Senza; 7. Not the End of the World; 8. Sepia; 9. Geld; 10. Where in the World.
Musicisti:
Julia Hülsmann (piano); Marc Muellbauer (contrabbasso); Heinrich Kobberling (batteria).
L'etichetta di Monaco non ha mai concesso grande spazio ai musicisti tedeschi, pertanto questo album giunge come una cosacrazione del trio di Julia Hulsmann, attivo in questa forma da diversi anni ma ascoltato su disco fin'ora esclusivamente come accompagnamento a cantanti. L'album per ACT con Rebekka Bakken, Scattering Poems del 2003, vinse il premio tedesco Jazz Award, ma il trio è ricordato per tournè e altre prove discografiche con Anna Lauvergnac, Roger Cicero e Daniel Mattar. Il trio affronta la prova con maturità e consapevolezza, forte di un affiatamento rodato con la conoscenza e, nonostante i diversi interessi musicali dei componenti, con una comune unità di intenti e passione verso l'aspetto melodico delle composizioni. Tocco raffinato, gusto ed intelligenza, spiccata sensibilità, arricchita da una visione romantica sono gli ingredienti principali. Delle dieci composizioni sono una, Kiss from a Rose, non proviene dalla penna del trio ma è un sucesso pop di Seal, qui sottoposto ad una cura disintossicante da zuccherosità e restituito a nuovo e diverso splendore. Gli altri brani provengono dal repertorio quasi decennale di Julia, salvo l'evocativo brano che da il titolo all'album, concepito e registrato poco prima della registrazione. Tutti i pezzi hanno una forza ed una pregnanza simili, di buon livello senza toccare vertici assoluti. Julia conferma le doti intraviste nelle precedenti prove discografiche, impressionando sui tempi medi per cifra stilistica ed interplay. Molto buona la prova della sezione ritmica, con il contrabbasso di Muellbauer che spicca per cantabilità e potenza di suono. Manca forse il brano trascinante o l'improvvisazione fulminante, ma, a dire il vero, nell'affollato campo dissodato del trio pianoforte-contrabbasso-batteria, questo è un problema comune a tutti coloro che sono venuti temporalmente dopo Bill Evans.
V A L U T A Z I O N E : * * * 1/2
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