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Mondo Jazz

Il Jazz da Armstrong a Zorn. Notizie, recensioni, personaggi, immagini, suoni e video.

IL JAZZ SU RADIOTRE

 

martedì 9 ottobre 2018 alle 20.30

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JAZZ & WINE OF PEACE

Pipe Dream

violoncello, voce, Hank Roberts

pianoforte, Fender Rhodes, Giorgio Pacorig

trombone, Filippo Vignato

vibrafono, Pasquale Mirra

batteria, Zeno De Rossi

Registrato il 26 ottobre 2017 a Villa Attems, Lucinico (GO)



 

 

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ELEZIONI

Post n°1247 pubblicato il 05 Giugno 2009 da pierrde
 

A poche ore dal voto mi sembra di poter dire che la febbre elettorale è più sentita sui media che non dal basso. Predominano a sinistra rassegnazione, insoddisfazione e voglia d'astensione. Apparentemente immune da dubbi l'elettorato di destra, sorta di gigantesco parco buoi che tutto demanda a Don Rodrigo e ai suoi bravi. Prima delle ultime politiche scrissi in un post tutta la mia delusione di elettore, dichiarando la mia astensione. Ricevetti commenti che mi invitavano a parlare di musica e a lasciare stare i...santi. Come se la musica, la letteratura, il cinema, il vivere quotidiano fossero corpo a se stante separato dalla politica. Ora, la situazione rispetto all'ultima tornata non mi pare granch'è cambiata: a sinistra c'è un leader senza partito, un ex magistrato che evidentemente non è al posto giusto e una sfilza di micro partitini inutili e capaci solo di moltiplicarsi ad infinitum. A destra ci sono un partito xenofobo ed estremista ed un estremista con la sua corte che sta finendo di occupare e smantellare il paese. Che fare ? Non lo so, questa volta non ho preso nessuna decisione. Mi riconosco però in questa bellissima e sagace invettiva che prendo di peso dal blog  Ruminazioni :

Vorrei poter dire a mia figlia: quando avrai la mia età starai meglio di quanto sto io.
Vorrei poter votare un partito con cui sono d'accordo almeno al 75%.
Vorrei poter votare per qualcuno, e non sempre contro qualcuno.
Vorrei poter dire: il mio voto serve a qualcosa.
Vorrei essere governato da qualcuno di cui non mi vergogno.
Vorrei poter tornare al Sud senza vergognarmi e senza sentire l'impulso di scappare.
Vorrei poter dire che il governo israeliano pratica l'apartheid senza che mi diano dell'antisemita.
Vorrei poter dire che Hamas è un branco di pazzi pericolosi senza che mi diano del sionista.
Vorrei che nessuno al mondo si sentisse in diritto di mettere il dito su un grilletto, per nessuna ragione.
Vorrei vivere in un mondo senza guardie e senza ladri.
Vorrei che i soldi venissero considerati per quel che sono: un male necessario; necessario, ma pur sempre un male.
Vorrei che la cultura venisse considerata per quel che è: l'unico mezzo di cui disponiamo per non soccombere l'uno sotto gli artigli dell'altro.
Vorrei vivere in un paese dove pagare le tasse, tutte le tasse, sia considerato un merito, e non una coglionata.
Vorrei vivere in un paese dove le tasse, tutte le tasse, escano dalle mie tasche per entrare, in un modo o nell'altro, nelle mie tasche o in quelle di chi ne ha più bisogno di me.
Vorrei poter dire che pubblico articoli su un sito gestito da un prete di Roma senza che il mio coltissimo e intelligentissimo amico mi lanci uno sguardo di sorpresa e di ironica commiserazione.
Vorrei che la Chiesa si facesse un po' più i fatti suoi.
Vorrei che tanti intellettuali smettessero di essere ossessionati da quel che fa la Chiesa.
Vorrei che si smettesse di imporre il velo alle donne e di infibulare le bambine.
Vorrei che si smettesse di dire che il preservativo non serve a niente.
Vorrei che papi e imam smettessero di pensare alle copulazioni altrui.
Vorrei non vedere tette e culi ogni volta che apro internet (o magari solo se e quando scelgo io di farlo).
Vorrei che si smettesse di dire: se fanno le puttane l'hanno scelto loro, non è mica colpa mia.
Vorrei che gente come Borghezio e Calderoli fosse nelle patrie galere, e non al governo.
Vorrei che i nostalgici del bolscevismo e della rivoluzione proletaria fossero al loro posto: nel passato.
Vorrei poter leggere su un giornale: sì, certo, qualcuno è andato a Salò anche in buona fede, e qualcuno ha fatto la Resistenza anche per interesse personale, ma alla fine i partigiani l'Italia l'hanno liberata, e ne hanno fatto una democrazia.
Vorrei sapere chi ha fatto cadere l'aereo a Ustica, chi ha messo le bombe a Bologna, a Piazza della Loggia, sull'Italicus, chi ha ucciso Kennedy, Martin Luther King e Malcolm X, chi ha sparato sui contadini a Portella della Ginestra, chi era davvero il mostro di Firenze, che fine ha fatto Mauro De Mauro, chi ha davvero ucciso Pasolini, chi ha sempre protetto Licio Gelli e soprattutto vorrei sapere perché invece non lo saprò mai.
Vorrei che Cesare Battisti fosse estradato e processato in Italia, ma vorrei che lo stesso impegno fosse applicato per far estradare Delfo Zorzi.
Vorrei che la Sinistra dicesse cose di sinistra.
Vorrei che, quando la Sinistra è al potere, facesse cose diverse dalla Destra.
Vorrei un'alternativa.
Vorrei poter dire liberamente che detesto il calcio e che il vino mi fa schifo.
Vorrei che, quando vengo tamponato da un carabiniere, la stradale e l'assicurazione diano ragione a me.
Vorrei vivere in un paese dove una persona venga giudicata per quel che fa, e non per quel che dice di voler fare.
Vorrei vivere in un paese dove una persona venga giudicata per quel che fa, e non per le idee o la religione che professa, o per il colore della pelle, o per l'accento con cui parla.
Vorrei che una persona fosse considerata prima di tutto un essere umano, e poi, in second'ordine, un italiano o un tunisino o un cinese o un finlandese.
Vorrei non sentir più dire “tanto lo fanno tutti”.
Vorrei non sentir più dire “sei troppo onesto”.
Vorrei che Fabrizio Corona fosse un perfetto sconosciuto.
Vorrei che l'Italia fosse un paese serio.
Vorrei che ognuno fosse in grado di vergognarsi davanti a se stesso più che davanti agli altri.
Vorrei che la società fosse “io e te insieme” e non “io contro di te” o “io e te contro di lui”.
Vorrei che, se un poveraccio ne ha più bisogno di me, ottenga una TAC prima di me che sono il figlio del primario.
Vorrei non provare l'impulso di ammazzare chi mi taglia la strada.

Vorrei un mondo che non esiste e che forse non esisterà mai.

Rispetto a Sergio dissento solo su un punto: da buon valtellinese impossibile toccarmi il vino, anzi, sono convinto che essere astemi è una delle malattie più gravi che possano capitare.....

 
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sergio il 05/06/09 alle 16:50 via WEB
Prosit... ;-))
 
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