Mondo Jazz
Il Jazz da Armstrong a Zorn. Notizie, recensioni, personaggi, immagini, suoni e video.
IL JAZZ SU RADIOTRE
martedì 9 ottobre 2018 alle 20.30
------------------------------------------------------------------
JAZZ & WINE OF PEACE
Pipe Dream
violoncello, voce, Hank Roberts
pianoforte, Fender Rhodes, Giorgio Pacorig
trombone, Filippo Vignato
vibrafono, Pasquale Mirra
batteria, Zeno De Rossi
Registrato il 26 ottobre 2017 a Villa Attems, Lucinico (GO)
MONDO JAZZ SU FACEBOOK E SU TWITTER
CERCA IN QUESTO BLOG
JAZZ DAY BY DAY
I PODCAST DELLA RAI
CERCA IN QUESTO BLOG
« BATTITI DI DOMENICA 11 MARZO | 12 MARZO 1955: LA SCOMPA... » |
Pubblico delle grandi occasioni quello accorso sabato sera all'Auditorium Sant'Antonio di Morbegno per il recital in solo di Richard Galliano.
Successo prevedibile con più bis e caloroso apprezzamento, giusto riconoscimento ad un grande musicista, virtuoso dello strumento ma anche straordinario evocatore di emozioni come nella finale Libertango o nel primo bis Gnossienne N. 1 di Eric Satie.
Il racconto potrebbe finire qui, e tutto sarebbe riconducibile a generose dosi di classe e anima. Rimane però a mio avviso un lato di più difficile definizione e più arduo da estrapolare rispetto ad una serata finita in gloria, dove il rumore degli applausi potrebbe rendere vacuo qualsiasi appunto critico.
Eppure la formula del concerto in solo è sicuramente un'arma a doppio taglio sopratutto per uno strumento "difficile" come la fisarmonica. Galliano è stato abile ad evitare le secche di un prevedibile riflusso di concentrazione, ma ha ottenuto l'attenzione del pubblico solo mostrando le numerose anime della sua esperienza musicale. Cosi' sono sfilati il tango, la musica brasiliana, la new musette parigina, l'omaggio a Lucio Dalla, Bach, Piazzolla, la musica di Edith Piaf, il ricordo di Nino Rota e le composizioni originali, in un contesto un pò sfilacciato e senza un vero filo conduttore se non la perizia strumentale del musicista, sicuramente formidabile ma non del tutto bastante ad un orecchio appena un pò più smaliziato.
Del resto era prevedibile che, vista la formula solistica del concerto e nonostante le note di presentazione degli organizzatori, di jazz non se ne sarebbe ascoltato affatto, anche in considerazione del fatto che Galliano è jazzista solo in parte, poichè le sue influenze sono molteplici e solo parzialmente riconducibili alla musica afro-americana.
Gli appassionati valtellinesi ricorderanno il concerto di Galliano con il suo gruppo nella piazzetta di Berbenno alcuni anni fa: un vibrante tributo alla musica di Astor Piazzolla condotto con maestria e originalità. Stesso straordinario musicista ma con ben altro progetto ed un risultato finale di spessore molto superiore.
Ma, e chiudo con i miei rilievi critici, spesso un progetto non basta neppure:proprio l'ultimo album di Galliano inciso per Deutsche Grammofon ne è la prova. Cinque formidabili jazzisti alle prese con le straordinarie musiche di Nino Rota strappano sbadigli e fanno rimpiangere abbondantemente l'originale.
|
AUTORI DEL BLOG
Andrea Baroni
Fabio Chiarini
Roberto Dell'Ava
Franco Riccardi
Ernesto Scurati
ULTIMI COMMENTI
Inviato da: Less.is.more
il 24/08/2019 alle 11:46
Inviato da: Less.is.more
il 23/08/2019 alle 21:27
Inviato da: Piero Terranova
il 13/07/2019 alle 20:06
Inviato da: Luciano Linzi
il 19/10/2018 alle 15:44
Inviato da: juliensorel2018
il 12/10/2018 alle 15:21