Mondo Jazz

Caro loop, per stemperare la polemica non trovi niente di meglio che tirarmi dentro per i capelli (che non ho) e inventarti una ennesima polemica personale nei miei confronti, visto che, proseguendo a quanto pare seriamente, dimostri che la tua non è una battuta, allora te lo dico forte e chiaro: dimostri di essere solo un gran rompiscatole, che ha tempo da perdere e in cerca di rogne, che non solo ha grandi pregiudizi sulla musica ma ha l'impertinenza e anche una certa dose di maleducazione di mettere in testa ad altri faziosità e pregiudizi che non lo riguardano. Io non faccio attacchi a Guidi semplicemente perché non lo conosco bene né l'ho sentito suonare dal vivo. Quando avevo da dire qualcosa su quel che penso di conoscere con cognizione di causa non mi sono mai tirato indietro. Peraltro insulti personali non ne ho mai scritti, ho sempre per oggetto la musica nei miei scritti e può darsi benissimo che scriva un mare di cazzate, ma non credo molto più grosse delle tue. FRancamente quasta storia di occuparsi di chi scrive invece che dell'argomento trattato è una cosa che ho riscontrato spesso su forum e blog e hanno sempre alla fine lo scopo magari non consapevole di creare baruffa e delegittimare in qualche modo la controparte ritenuta più o meno fastidiosa. Giudicare le persone per gli scritti in rete è abbastanza sciocco e superficiale e sostanzialmente inutile. Per il resto una opinione positiva o negativa che sia vale per quel che vale, sia che sia specifica o generica e ribadisco che ognuno ha il diritto di dire la propria nel modo che preferisce, sempre nel rispetto delle regole. Infine se proprio devo dirla tutta solo uno sprovveduto del jazz può utilizzare Monk per esemplificare una possibile confusione tra un grande jazzista con un possibile "Monaco" italiano, perché se c'è un pianismo che mai e poi mai potrai riconoscere in un italiano del passato, del presente e persino del futuro, che possa mai pensare anche solo di avvicinare un così peculiare modo di suonare il piano, così tipicamente percussivo e afroamericano, stai tranquillo che questo è quello di Monk. D'altronde in un ambientino italico in cui c'è chi reclama 1/3 del marchio "Jazz" con pretesa di essere preso sul serio e c'è chi sentendo Rava crede di sentire un Davis italiano, ci si può aspettare di tutto e quindi che si confonda Monk con Monaco, ma non è un mio problema. Non ci sarà mai un Sig. Monaco che possa suonare nel modo di Monk e se uno lo confonde forse deve cominciare a occuparsi delle poprie di orecchie invece che preoccuparsi dei presunti pregiudizi o faziosità altrui. Te capit?