Mondo Jazz
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IL JAZZ SU RADIOTRE
martedì 9 ottobre 2018 alle 20.30
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JAZZ & WINE OF PEACE
Pipe Dream
violoncello, voce, Hank Roberts
pianoforte, Fender Rhodes, Giorgio Pacorig
trombone, Filippo Vignato
vibrafono, Pasquale Mirra
batteria, Zeno De Rossi
Registrato il 26 ottobre 2017 a Villa Attems, Lucinico (GO)
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Sulla figura di Charles Lloyd molto si potrebbe scrivere, tante sono infatti le vicissitudini umane e musicali che ne hanno contraddistinto l’esistenza. Ma, in estrema sintesi, possiamo dire che Charles conosce notevole fama negli anni ’60 : prima con Chico Hamilton, poi nel sestetto di Cannonball Adderley, e infine grazie ad un proprio quartetto in cui figurano giovanissimi musicisti che poi diventeranno nomi di importanza assoluta, cioè il pianista Keith Jarrett e il batterista Jack De Johnette.
Nel frattempo incide con Herbie Hancock, Ron Carter e Tony Williams, segnando una prassi che lo accompagnerà per tutta la vita, vale a dire circondarsi sempre di musicisti di altissimo valore. Fino al 1969 effettua tournee in tutto il mondo, addirittura in Unione Sovietica come primo gruppo americano in assoluto. All’apice della fama, Lloyd però si ritira dalla scena attiva e si dedica soprattutto alla meditazione trascendentale.
Dopo circa un decennio si trasferisce in Europa, dove l’incontro con Michel Petrucciani lo riconduce alla vita, spingendolo a riprendere in mano il sassofono e ad allacciare un proficuo rapporto di collaborazione con la prestigiosa etichetta tedesca ECM, per la quale registra ormai da oltre vent’anni. Sassofonista dal timbro personalissimo, Lloyd porta la sua espressività ad un livello spirituale e mistico come nessun altro nella storia del jazz, dopo John Coltrane. Nel suo vocabolario entrano flauti e strumenti insoliti, di chiara estrazione orientale, e il linguaggio si pone come affascinante crocevia tra un jazz libero dalle strutture armoniche tradizionali e il retaggio bop, aperto ben volentieri a semplici melodie tratte dal repertorio folk.
A settantasei anni, Charles Lloyd è non solo uno dei pochi grandi jazzisti storici viventi, ma principalmente un poeta che si serve della musica per un messaggio universale di pace e armonia tra tutti i popoli della terra. I suoi concerti sono esperienze di vita unici e memorabili, che Ancona Jazz si onora di presentare al proprio pubblico.
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