Creato da pierrde il 17/12/2005
Mondo Jazz
Il Jazz da Armstrong a Zorn. Notizie, recensioni, personaggi, immagini, suoni e video.
IL JAZZ SU RADIOTRE
martedì 9 ottobre 2018 alle 20.30
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Registrato il 26 ottobre 2017 a Villa Attems, Lucinico (GO)
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Ultimi Commenti
riccardo il 18/03/15 alle 10:31 via WEB
Non entro nel merito della Krall e di quel che sta producendo.Osservo solo, sul piano proprio del metodo e non del merito, che certo modo di vedere le cose nasconde un approccio alla musica pregiudiziale e ideologico, ormai davvero stantio, che divide sostanzialmente la musica in due filoni: quello commerciale e quello "impegnato" e conseguentemente si attribuisce onestà e sincerità musicale ed artistica a priori in base a tale classificazione. Solo che a volte "l'impegno" è solo dichiarato e si è davanti ad una musica altrettanto povera, se non di più.
Tanto per cominciare bisognerebbe valutare la musica per quel che è e per quel che si ascolta, solo che molti (anche tra chi da a vedere di intendersene), non hanno gli strumenti per farlo.
Ci sono tanti modi per essere non onesti e non sinceri musicalmente e a volte lo si è mantenendo solo una apparenza di sincerità. Potrei fare decine di esempi anche tra i nomi più acclamati oggi nel jazz nostrano, ma creerei solo inutili polemiche.
Di fatto ormai domina il marketing sulle scelte discografiche e certe cose avvengono anche nella musica di nicchia come anche è valutabile il jazz (e dintorni più o meno improvvisati). Solo che nelle valutazioni si usano sempre due pesi e due misure e sempre su valutazioni del tutto pregiudiziali, anche in positivo. A volte ci si azzecca comunque, e magari questo è il caso, ma non è questo il punto.
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loopdimare il 17/03/15 alle 23:56 via WEB
Apparentemente sembra che il successo della Krall sia aumentato in proporzione all'aumento di canzoni soporifere e del numero di archi inseriti tra le file dell'orchestra.
Io rimango dell'opinione che avrebbe avuto lo stesso successo anche con il repertorio più vivace del periodo Impulse, ma è solo un'opinione.
Anche in quel caso, la bella Diana si sarebbe comunque assicurata un bel gruzzolo per la sua vecchiaia ed avrebbe fatto addormentare molte meno persone...
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Gianni M. Gualberto il 17/03/15 alle 16:14 via WEB
Non riesco a capire il problema... Se non si ama certa musica, che sia di evasione o meno (e c'è di ben peggio della Krall, che è un'onesta mestierante, come sono, in fondo, con un pizzico di talento in più, Dee Dee Bridgewater o Dianne Reeves, le cui carriere dimostrano da tempo che una certa generazione di interpreti vocali è purtroppo scomparsa da tempo senza mai essere stata degnamente sostituita), basta non ascoltarla, basta non acquistare le incisioni. Non credo che la Krall provochi chissà quali devastazioni, né mi pare così angoscioso il fatto che il suo conto in banca s'arricchisca (adoro i pauperisti assoluti, posseggono deliziose tavolozze monocromatiche...): non mi pare che pretenda di essere la Musa degli intellettuali, né un'icona delle avanguardie (che spesso vengono dichiarate tali da chi non ha sufficienti competenze per farlo). E' un'adeguata artigiana industrializzata che ha il suo pubblico, il resto è solo moralismo simpatico ma sprecato. Quella della Krall è musica d'evasione ben confezionata, in cui hanno anche un non impegnativo ruolo alcuni tratti d'improvvisazione jazzistica. Il che vale per un'amplissima parte della produzione musicale d'oggidì (e non solo). Conosco degnissimi compositori contemporanei di grande fama, anche notevoli intellettuali, che amano la Krall e troverebbero Dolphy semplicemente noioso o insignificante, il che non impedisce loro di essere grandemente creativi in altri contesti. Trovo più esulcerante la finta avanguardia o i successi musicali creati per intorpidire gli adolescenti (due facce della stessa medaglia), trovo più inquietanti i dilettanti allo sbaraglio: la Krall (che è una discreta pianista) è una professionista che si rivolge ad un determinato pubblico che non sa, non può, non vuole affrontare altro in termini di legittima evasione. Amen. La Krall non è la prima, non sarà l'ultima, fa parte di un determinato contesto che va comunque analizzato (anche Paul Whiteman è passato, presso certo ammuffito armamentario scaturito da università giovanili di scarto, come un fenomeno puramente commerciale o, addirittura, reazionario: non era nulla di tutto ciò) e non va necessariamente confuso con altro, così come i Mamas and the Papas non erano i Monkees... Si rischia di fare di ogni erba un fascio in nome di non ho capito bene quale purezza e in base a non so bene quali parametri e all'interno di quale contesto. In questo modo la figura dell'intellettuale viene a sembrare un'ingrugnita caricatura, uno stereotipo persino insopportabile, com'è sempre insopportabile la seriosità rispetto alla serietà. Prendersela con la Krall mi pare esagerato: c'è di molto peggio, anche in termini di onestà intellettuale, che non di rado sembra suscitare meno malumore. Purtroppo....
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loopdimare il 16/03/15 alle 20:27 via WEB
Un cartellone onesto.
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pierrde il 12/03/15 alle 13:09 via WEB
Ciao Antonia, parole "pesanti" e distillate: mi ci riconosco....
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ossimora il 12/03/15 alle 09:39 via WEB
Con gli anni diciamo che le parole diventano più "corpose" e se ne spendono meno .Buongiorno
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Gianni M. Gualberto il 23/02/15 alle 12:18 via WEB
Disgustose, sioniste e persino ebree. Terribile stare in loro compagnia, sono d'accordo.
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Rodolfo Marotta il 22/02/15 alle 20:50 via WEB
In ogni caso non interverrò più in questo blog a causa della presenza di persone disgustose che lascio alla vostra compagnia.
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Rodolfo Marotta il 22/02/15 alle 20:47 via WEB
Sono stato attinente all'oggetto. Ho detto che ritengo doveroso boicottare Israele anche nelle sue manifestazioni musicali. Ho ritenuto di ribadire che antisionismo e antisemitismo non sono la stessa cosa. Stop. Non dico altro, il letame lo lascio trattare a chi è pratico...
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pierrde il 20/02/15 alle 16:49 via WEB
In questo blog ho ospitato spesso commenti salaci e confronti serrati, spesso con arricchimento mio personale e dei partecipanti. In dieci anni di esistenza però ho dovuto censurare una sola volta un imbecille anonimo che si divertiva ad insultare una musicista senza motivo alcuno. Ricordo a tutti coloro che commentano due semplici evidenze: siete ospiti e il tema principale del blog è musicale.
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Molto bello e interessante il nuovo blog.
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La musica di di Monk ne definisce la prepotente...
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Grazie!
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Una notizia che scalda il cuore. Anche perchè è decisamente...
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